Elezioni Milano: sale l’attenzione nei confronti del commissario di Expo Giuseppe Sala candidato sindaco che il Pd e Renzi vorrebbero nel capoluogo lombardo. Anche in virtù di quello che sta succedendo a Roma, dopo le dimissioni ritirate dal sindaco Marino, Renzi punta dritto su Milano per confermare la sua leadership e su Sala per conquistare Palazzo Marino. Chi, a maggior ragione*dopo il successo di Expo, può meglio di Giuseppe Sala interpretare lo spirito del nuovo centrosinistra a cui Renzi lavora da tempo? Il diretto interessato per ora non scopre del tutto le carte ma resta possibilista rispetto alla sua candidatura.
“Il mio ruolo nel cda della Cassa depositi e prestiti è di consigliere e può lasciare aperto assolutamente tutto”. “Nessuna pietra tombale” replica Sala a chi gli chiede se a questo punto e dopo la nomina è da escludere una sua corsa come sindaco di Milano.*“Sono anzi onorato che qualcuno pensi a me per Milano. Sto dimostrando che la mia concentrazione sul lavoro che sto facendo non diminuisce. Tante voci avrebbero potuto anche distrarmi ma così non è. Rilancerò con ancora più energia per dimostrare cosa sarà qui sul sito nella fase di ‘dismantling’. Mi impegnerò fino all’ultimo giorno, ma è chiaro che l’ultimo giorno, e su questo non cambio idea, coinciderà con la fine di dicembre”.
Elezioni Milano e nodo primarie

C’è da sciogliere il nodo primarie. Renzi, ospite del programma di Fabio Fazio in onda su Raitre alcune settimane fa, parlando delle elezioni a Roma aveva espressamente parlato delle primarie come metodo per scegliere il candidato sindaco della Capitale. Vale lo stesso discorso per Milano? E Sala accetterebbe di partecipare ad una competizione interna al centrosinistra?


Scritto da: Giuseppe Spadaro
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