Pippo Civati boccia senza remore la neonata Sinistra Italiana, il gruppo parlamentare che raccoglie Sel, ex Pd ed ex M5S, nato ieri al Quirino. “Mi è sembrata una assemblea molto politicizzata, quando c’è tutto un mondo che non lo è più, anche dal punto di vista generazionale” ha detto il leader di Possibile in un’intervista a Corriere della Sera.
Sinistra Italiana, Civati: “Bisogna rivolgersi ai giovani”
Per Civati, quella di ieri era un’assemblea di vecchi politicanti: “Bisogna rivolgersi anche ai giovani, fare alleanze senza Pd e costruire il programma con lo sguardo largo di un movimento politico e non di un gruppo parlamentare”.
Il fondatore di Possibile spiega di*non aver raccolto l’invito al Quirino “perchè non faccio parte del gruppo parlamentare che nasce. Non mi piace il metodo, è una operazione di vertice. Con loro – dice Civati sulle pagine della Stampa – collaborerò sempre con grande disponibilità. Ma quella platea non è la mia. Cos’è il popolo della sinistra? Chi milita in un partito o in un sindacato?”.
Civati: “Sinistra Italiana ceto politicizzato”
“Non so se era ceto politico ma di certo era un ceto molto politicizzato. C’era molto Pd in transito. Noi invece – sottolinea Civati – lanciamo la sfida a diverse generazioni di persone, a diversi tipi di elettori”. Spiega che Possibile e il gruppo nato ieri sono differenti “nell’approccio. Sinistra Italiana è un gruppo parlamentare che diventa un partito. Per me è un errore. Tutti dicono che bisogna partire dal basso, io ci sto provando a costruire una sinistra che parte dalla società e si rivolge alla società”
Scritto da: Redazione
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