PROPOSTA DI LEGGE CHE PREVEDE SANZIONI PER IL MANCATO AIUTO AGLI ANIMALI VITTIME DI INCIDENTI… VERRA’ PUNITO IL MANCATO SOCCORSO: MA CHI FERMERA’ MAI IL REO?… DOTAZIONE DI SEGNALETICA LUMINOSA E ACUSTICA PER I MEZZI DI SOCCORSO
Il mancato soccorso a un animale, vittima di un incidente stadale, potrebbe essere presto punito con una sanzione amministrativa fino a 1.500 euro: la proposta di legge è stata inserita su richiesta dalla deputata Gabriella Gianmarco (Pdl) nella più ampia “Disposizione in materia di sicurezza stradale” in discussione alla Camera.
L’obbligo di soccorso fa parte di una proposta di modifica del codice civile e penale per la tutela degli animali, poi scoporata e inserita in diverse proposte di legge.
E’ inclusa anche la possibilità per i mezzi di soccorso per animali di avere in dotazione una segnaletica acustica e luminosa.
Il tema della salvaguardia degli animali domestici è molto sentita in Parlamento in maniera trasversale e quindi si spera che questa proposta possa fare una veloce strada anche al Senato.
E’ stato altresì creato, a cura del ministero del Turismo, un apposito comitato che ha il compito di analizzare il quadro normativo relativo ai diritti degli animali, in relazione a qualunque attività che possa incidere sull’immagine dell’Italia all’estero.
Partecipano a questo comitato varie asociazioni animalistem come Wwf Italia, Lipu, Enpa, Lav, Legambiente, nonché l’Anci e l’Upi.
Si sta lavorando in particolare per mettere a punto un’ordinanza con cui si obbligano tutti i comuni del litorale a predispore almeno una spiaggia e degli spazi verdi per tenere gli animali in libertà.
I trasporti poi sono un’altra nota dolente a cui si intende presto dare una regolamentazione meno ghettizzante.
In seguito l’obiettivo sarà occuparsi dei cani randagi.
In Italia una famiglia su tre ha un animale domestico: è assurdo che esistano ancora troppi divieti in ristoranti, bar e campeggi.
Si auspica una politica “animal friendly” che da un lato miri a intervenire sul piano culturale, garantendo il rispetto delle leggi vigenti, dall’altro che punti a favorire un programma di interventi per il turismo delle persone che si muovono e viaggiano con animali al seguito.
L’Italia è molto indietro in Europa sul tema della tutela dei diritti degli animali, rispetto ai Paesi più evoluti e con una tradizione in tal senso alle spalle. Occorrerebbe passare a norme penali più stringenti, innanzi tutto, che non escludano la carcerazione, limitando di fatto anche le peggiori sevizie a una ammenda. La condanna è sempre coperta in realtà dalla condizionale e nessuno finosce mai in galera.
Un altro aspetto è la gestione del randagismo da parte dei Comuni: sono ancora pù della metà quelli che non assolvono ai compiti sanciti dalla legge. Troppi i canile lager, dove gli animali non vengono assistiti e curati, troppi interessi nella gestione dell’affare “canile convenzionato”.
Ci vuole una nuova coscienza civile e una operazione culturale di promozione del rispetto degli animali, certo, ma senza controlli di strada se ne fa poca. Inutile fare delle buone leggi, se poi non vengono fatte applicare.
destra di popolo