Salvini, Berlusconi e Meloni. Una destra poco occidentale e molto populista
Mentre nel resto d’Europa e negli Stati Uniti i conservatori proseguono nel loro percorso riformatore, in Italia la destra si accartoccia sul solito populismo del momento.
Un vizio tutto italiano – In Piazza Maggiore si è riunita la destra italiana, quella che sta all’opposizione del governo guidato da Matteo Renzi. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno iniziato a stringere un’alleanza in vista delle prossime elezioni politiche. Un tridente che ha costretto alla panchina, anzi alla tribuna, chi sperava in un centrodestra diverso, repubblicano e occidentale dopo la fine dei governi Berlusconi. Le riflessioni di Gianfranco Fini, i mal di pancia in Forza Italia, i cosiddetti moderati che di volta in volta si sono allontanati fino a prendere le distanze da Silvio Berlusconi e dal nuovo leader della Lega Nord, e poi Angelino Alfano e il suo progetto di creare un centrodestra diverso. Niente, i tentativi di mettere la coalizione dei conservatori al passo con il resto d’Europa e in generale dell’Occidente è fallito di nuovo. La destra italiana si conferma più incline al populismo di stampo sudamericano, che al modo di governare dei conservatori di Stati Uniti ed Europa
Una coalizione destinata a perdere – Un problema culturale che in questi anni ha inciso e non poco sul destino del Paese e anche sul centrosinistra, spesso costretto a perseguire politiche lontane dal suo campo ideologico a causa dell’assenza di una destra responsabile. Non è un caso che i delusi di Forza Italia, della Lega Nord e in generale del centrodestra italiano si stiano avvicinando al Partito Democratico del premier Renzi e alla sua visione liberal di sinistra. Se persino Flavio Tosi sembra più in sintonia con le politiche del presidente del Consiglio e non con la deriva lepenista del suo ex segretario, vuol dire che il centrodestra ha dei problemi che rischiano di penalizzarlo alle elezioni. Non perché alle urne conta di più il voto dei moderati e dei centristi, ma per il fatto che non esiste un progetto credibile e realizzabile. C’è solo un miscuglio ideologico novecentesco e post moderno, animato da qualche “eroe” del momento come Marine Le Pen che, per intenderci, è la sfidante della destra repubblicana in Francia.
Salvini, Berlusconi e Meloni. Una destra poco occidentale e molto populista