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  1. #11
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da Molly Visualizza Messaggio
    No non l'ho letto ma l'argomento mi interessa, dimmi pure
    È fondamentalismo allo stato puro, di una rigidità morale da far paura, speriamo in Iran vada nel dimenticatoio

  2. #12
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Molly
    Oddio, Khomeini non è stato così...liberale. A differenza di altri religiosi riformisti il suo pensiero appare meno condizionato da esigenze di tipo razionalistico e più spiccatamente misticheggiante, legato alla corrente gnostica e teosofica dell'islam iranico. Convinto però com'era del carattere totalizzante delle dottrina islamica e delle necessità quindi che la legge religiosa debba costituire il fondamento della vita del Paese, egli ha sviluppato soprattutto la tendenza a privilegiare il ruolo istituzionale dell'islam. La sua autorità accrebbe poi nel quadro della concezione del governo del giurisperito, principio su cui si basa la Costituzione della Repubblica islamica iraniana. e che stabilisce una sorta di primato della guida suprema anche rispetto alle altre autorità religiose.
    Da ciò una sistematica islamizzazione del paese, dolce fin quando vuoi ma concreta e alla fine perfino eccessiva (in questi ultimi tempi si è mssa in moto una certa liberalizzazione, controllata, dei costumi....)
    EX NIHILO NIHIL

  3. #13
    #Ciaone
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Non sto parlando di liberalismo, sto dicendo che l'Iran non ha mai propugnato l'idea di diffondere a forza l'islam nel mondo
    Mi sono rotta il cazzo dei giovani di sinistra, arrivisti, bugiardi, senza lode
    Gente che in una gara di idiozia riuscirebbe ad arrivare seconda

  4. #14
    Barbaro
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    i paesi arabi fino agli anni '70 erano abbastanza laici, per diversi motivi, lo zeitgeist del tempo, in alcuni paesi la decolonizzazione finanziata e stimolata dal sovietismo, e la nascente industrializzazione che favoriva la nascita di una identità di classe quindi sindacalista quindi tendenzialmente laica e di sinistra

    poi negli anni '80 è cominciato a cambiare tutto
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

  5. #15
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da Robert Visualizza Messaggio
    i paesi arabi fino agli anni '70 erano abbastanza laici, per diversi motivi, lo zeitgeist del tempo, in alcuni paesi la decolonizzazione finanziata e stimolata dal sovietismo, e la nascente industrializzazione che favoriva la nascita di una identità di classe quindi sindacalista quindi tendenzialmente laica e di sinistra

    poi negli anni '80 è cominciato a cambiare tutto
    Il 1979 è l'anno della svolta: Khomeini al potere, il Sequestro della Grande Moschea alla Mecca, l'invasione sovietica dell'Afghanistan, mujahhedin che avevano staccato la testa ai consiglieri militari sovietici nel periodo precedente all'Invasione

  6. #16
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    Nel corso di una trasmissione televisiva di ieri sera nella quale si parlava della povertà estrema di certe banlieu abitate per la gran parte da immigrati, un giornalista ha detto alla “signora”(tra virgolette) Daniela Santanchè che nel mondo ci sono circa 7 miliardi di abitanti e oltre la metà di essi vive tra la fame e la miseria, e la Santanchè ha risposto, letteralmente” se ne faranno una ragione”.

    Ora io le parole di questa “signora” non le voglio commentare perché potrebbe raggiungermi una denuncia per offese quindi sorvolo, ma colgo l’occasione per proporvi una spiegazione circa il terrorismo di molti islamici che da quelle banlieu escono e i commenti che ho sentito da altri della stessa fede nei quali è stato detto che “per Allah si può morire”, parole che io trovo incredibili.

    Alì Shariati, un teologo iraniano morto a 44 anni nel 1977, ha svolto un ruolo decisivo per l’evoluzione del pensiero islamico fra le masse: la sua visione concepisce l’islam come una terza via tra il capitalismo e il comunismo. Ora a questo imam iraniano praticamente dimenticato deve essere riconosciuto di aver acceso una scintilla che oggi si è trasformata in un incendio: la sostituzione, da parte di poveri ed emarginati, dell’ideologia comunista con la loro religione islamica per la quale, essendo si può anche felicemente morire al grido di Allahu akbar. Alla base di questa trasformazione ci sono chiaramente secoli di ingiustizie occidentali nei confronti delle popolazioni del nord Africa e del MO e così via.
    Bisogna dire che, come si vede, questa trasformazione ha peggiorato, per l’Occidente, le cose. Perché mentre con l’ideologia comunista si poteva lottare nelle piazze, scioperare e perfino cercare di accendere una rivoluzione contro l’avido capitalismo con la nuova ideologia a sfondo religioso nelle piazze si può anche uccidere, anzi per qualcuno si deve uccidere, attraverso l’arma del terrorismo.
    Concludo dicendo che un’ideologia a carattere religioso è certamente molto più pericolosa che una a carattere filosofico e politico. In conseguenza di ciò pensoes proprio che avremo molto di cui occuparci, negli anni a venire, anche se magari non vorremmo farlo.
    ma questo teologo cosa propone in pratica??? miseria o benessere???
    in terra o altrove???
    perchè se proponeva un miglioramento della vita in terra è inutile andare a fare i terroristi in francia... prima dovrebbero fare la rivoluzione in siria o in quei paesi per eliminare chi li affama ...e li bastona se toccano una donna... o se una donna si lascia toccare,,, come se dovessimo vivere tutti come i santi., poi magari potranno cercare di esportare la la loro teologia sempre che non cambino idea,.. accorgendfosi che le teologie hanno portato sempre morte fame e miseria,,,a tutti meno che alle gerarchie,.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  7. #17
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da anton Visualizza Messaggio
    ma questo teologo cosa propone in pratica??? miseria o benessere???
    in terra o altrove???
    perchè se proponeva un miglioramento della vita in terra è inutile andare a fare i terroristi in francia... prima dovrebbero fare la rivoluzione in siria o in quei paesi per eliminare chi li affama ...e li bastona se toccano una donna... o se una donna si lascia toccare,,, come se dovessimo vivere tutti come i santi., poi magari potranno cercare di esportare la la loro teologia sempre che non cambino idea,.. accorgendfosi che le teologie hanno portato sempre morte fame e miseria,,,a tutti meno che alle gerarchie,.
    C'è un problema nell'islamismo: che non è una religione di unitaria interpretazione. Tanto per cominciare lo stesso Maometto si è sempre dichiarato come colui che ha scritto quello che Dio (Allah) gli ha dettato. Lui del resto era un uomo qualunque, con le sue passioni, specialmente carnali, e i suoi difetti. Alla sua morte l'Islam possedeva soltanto un nucleo di credenze e pratiche di culto assolutamente ancora da definire. Anche la funzione di califfo, un'istituzione fondamentale perchè riferita al "vicario" del Profeta, era ancora tutta da definire.
    l'Islam si sviluppa poi nei 30 anni successivi alla morte di Maometto con i quattro califfi ricordati come i "ben diretti". Quando il terzo califfo morì assassinato cominciò il primo scisma, perchè fu accusato il quarto califfo, Alì, genero di Maometto, diaverlo ucciso per prenderne il potere. Si produsse una profonda spaccatura e nacque così il partito di chi credeva in Alì, e lo difendeva: il partito di Alì fu chiamato Shiat, quindi SCIITI.
    L'odio tra sunniti di varie scuole e sciiti dura quindi da 1400 anni circa.
    EX NIHILO NIHIL

  8. #18
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    Nel corso di una trasmissione televisiva di ieri sera nella quale si parlava della povertà estrema di certe banlieu abitate per la gran parte da immigrati, un giornalista ha detto alla “signora”(tra virgolette) Daniela Santanchè che nel mondo ci sono circa 7 miliardi di abitanti e oltre la metà di essi vive tra la fame e la miseria, e la Santanchè ha risposto, letteralmente” se ne faranno una ragione”.

    Ora io le parole di questa “signora” non le voglio commentare perché potrebbe raggiungermi una denuncia per offese quindi sorvolo, ma colgo l’occasione per proporvi una spiegazione circa il terrorismo di molti islamici che da quelle banlieu escono e i commenti che ho sentito da altri della stessa fede nei quali è stato detto che “per Allah si può morire”, parole che io trovo incredibili.

    Alì Shariati, un teologo iraniano morto a 44 anni nel 1977, ha svolto un ruolo decisivo per l’evoluzione del pensiero islamico fra le masse: la sua visione concepisce l’islam come una terza via tra il capitalismo e il comunismo. Ora a questo imam iraniano praticamente dimenticato deve essere riconosciuto di aver acceso una scintilla che oggi si è trasformata in un incendio: la sostituzione, da parte di poveri ed emarginati, dell’ideologia comunista con la loro religione islamica per la quale, essendo si può anche felicemente morire al grido di Allahu akbar. Alla base di questa trasformazione ci sono chiaramente secoli di ingiustizie occidentali nei confronti delle popolazioni del nord Africa e del MO e così via.
    Bisogna dire che, come si vede, questa trasformazione ha peggiorato, per l’Occidente, le cose. Perché mentre con l’ideologia comunista si poteva lottare nelle piazze, scioperare e perfino cercare di accendere una rivoluzione contro l’avido capitalismo con la nuova ideologia a sfondo religioso nelle piazze si può anche uccidere, anzi per qualcuno si deve uccidere, attraverso l’arma del terrorismo.
    Concludo dicendo che un’ideologia a carattere religioso è certamente molto più pericolosa che una a carattere filosofico e politico. In conseguenza di ciò penso proprio che avremo molto di cui occuparci, negli anni a venire, anche se magari non vorremmo farlo.

    credo ci sia un errore di fondo:
    non c'è stata nessuna sostituzione di fondo tra comunismo e pensiero islamico.
    in un isamico non c'è questo problema perchè il concetto comunista (o altro) non è mai esistito esiste solo il concetto islamico.

    il problema dell'"isalmismo" è che non ha "passato" un epoca storia come le altre religioni occidentali hanno "passato", ovvero la "divisione" tra religione e laicità dello stato (con laicità non intendo uno stato ateo sia chiaro).
    per l'islam e l'islamico semplicemente non esistono necesità di partiti e di politica ma la legge che deve essere seguita dagli uomini e la legge di Dio (ovvero della loro interpretazione della legge di Dio).

    ecco intepretazione è mancanza di un referente che la interpreti è il problema principale che poi è il problema che l'assimila al marxismo.

    non esiste (ad oggi) una interpretazione, e ogni imam interpreta a modo più o meno suo e non c'è un referento che guida questa interpretazione.
    insomma in teoria come con il marxismo avremmo tante piccole comunità, ognuna autogestita, con qualche teorico (che per l'islam è l'imam) che interpreta per quella piccola società la legge di dio.
    e questo porterebbe a sua volta(come in effetti gia fa ora) a conflitti tra "gruppi sociali islamici" che interpretano la legge di Dio in modo diverso fra loro.
    stessa cosa che capiterebe con molteplici gruppi sociali marxisti.

    il "finale" islamico sarebbe quello che tenta di vare l'isis, ovvero creare un unico "ordine mondiale" governato da un califfato, e in questo caso l'intera interpretazione verrebbe fatta con l'accordo di poche persone, ovviamente solo il terrore, la forza e le armi potrebbero controllare una società si fatta, con "sparizione" di chi si vuole ribellare o vuole pensare con la sua testa.
    stessa cosa che capiterebbe con il marxismo.

    e quello che io penso oggi non è poi altro che quello che viene raccontato in "1984", che è stato scritto in un periodo storico in cui di stato islamico e terrorismo islamico non si parlava.

    detto quest mio pensiero, che ribadisco è solo un mio pensiero, dobbiamo fare TUTTI atutocritica.
    come già detto in altro post, diventa inutile dare la colpa ad entità "fumose/astratte" come usa, russia, europa...

    è ora che ci prendiamo le nostre reposnsabilità: quello che queste entità hanno fatto a noi andava bene,

    andava bene prima, quando d'erano le colonie, va bene ora che fanno la guerra che in fondo da parte nostra è sempre è solo stata guerra per petrolio e altre ricchezze.

    e a noi andava/va bene perchè da quelle guerre derivano i nostri ai (parlo di noi occientali).
    in fondo è cambiato poco dal tempo dei "negrieri" e delle colonie.
    solo la forma ed il fatto che pra queste "colonie" vengono definiti paesi arabi/africani "amici" e sono più o meno autogestitio da persone del luogo (assimilabili ai nostri feudatari) che senza l'appoggio dell'occidente crllerebbero in pochi giorni.

    ma questa rimane comunque "filosofia", "storia moderna"...

    il problema che sarebbe ora di affrontare anche da noi, normali cittadini è come si può rimediare.
    inutile continuare a dirci perchè e come è accaduto incominciamo a pensare a cosa fare.

  9. #19
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da lef1789714 Visualizza Messaggio
    credo ci sia un errore di fondo:
    non c'è stata nessuna sostituzione di fondo tra comunismo e pensiero islamico.
    in un isamico non c'è questo problema perchè il concetto comunista (o altro) non è mai esistito esiste solo il concetto islamico.

    il problema dell'"isalmismo" è che non ha "passato" un epoca storia come le altre religioni occidentali hanno "passato", ovvero la "divisione" tra religione e laicità dello stato (con laicità non intendo uno stato ateo sia chiaro).
    per l'islam e l'islamico semplicemente non esistono necesità di partiti e di politica ma la legge che deve essere seguita dagli uomini e la legge di Dio (ovvero della loro interpretazione della legge di Dio).

    ecco intepretazione è mancanza di un referente che la interpreti è il problema principale che poi è il problema che l'assimila al marxismo.

    non esiste (ad oggi) una interpretazione, e ogni imam interpreta a modo più o meno suo e non c'è un referento che guida questa interpretazione.
    insomma in teoria come con il marxismo avremmo tante piccole comunità, ognuna autogestita, con qualche teorico (che per l'islam è l'imam) che interpreta per quella piccola società la legge di dio.
    e questo porterebbe a sua volta(come in effetti gia fa ora) a conflitti tra "gruppi sociali islamici" che interpretano la legge di Dio in modo diverso fra loro.
    stessa cosa che capiterebe con molteplici gruppi sociali marxisti.

    il "finale" islamico sarebbe quello che tenta di vare l'isis, ovvero creare un unico "ordine mondiale" governato da un califfato, e in questo caso l'intera interpretazione verrebbe fatta con l'accordo di poche persone, ovviamente solo il terrore, la forza e le armi potrebbero controllare una società si fatta, con "sparizione" di chi si vuole ribellare o vuole pensare con la sua testa.
    stessa cosa che capiterebbe con il marxismo.

    e quello che io penso oggi non è poi altro che quello che viene raccontato in "1984", che è stato scritto in un periodo storico in cui di stato islamico e terrorismo islamico non si parlava.

    detto quest mio pensiero, che ribadisco è solo un mio pensiero, dobbiamo fare TUTTI atutocritica.
    come già detto in altro post, diventa inutile dare la colpa ad entità "fumose/astratte" come usa, russia, europa...

    è ora che ci prendiamo le nostre reposnsabilità: quello che queste entità hanno fatto a noi andava bene,

    andava bene prima, quando d'erano le colonie, va bene ora che fanno la guerra che in fondo da parte nostra è sempre è solo stata guerra per petrolio e altre ricchezze.

    e a noi andava/va bene perchè da quelle guerre derivano i nostri ai (parlo di noi occientali).
    in fondo è cambiato poco dal tempo dei "negrieri" e delle colonie.
    solo la forma ed il fatto che pra queste "colonie" vengono definiti paesi arabi/africani "amici" e sono più o meno autogestitio da persone del luogo (assimilabili ai nostri feudatari) che senza l'appoggio dell'occidente crllerebbero in pochi giorni.

    ma questa rimane comunque "filosofia", "storia moderna"...

    il problema che sarebbe ora di affrontare anche da noi, normali cittadini è come si può rimediare.
    inutile continuare a dirci perchè e come è accaduto incominciamo a pensare a cosa fare.
    Una solo veloce osservazione, che devo andare a guadagnarmi la pagnotta: sbagliato equiparare l'islamismo al marxismo, perchè è vero che l'islamismo ha decine di interpretazioni diverse ma il marxismo no, ogni diversità interpretativa non è marxismo, quindi se ti riferisci a socialdemocrazie di vario genere, a socialismo più o meno utopistici, parli di ideologie NON marxiste.
    EX NIHILO NIHIL

  10. #20
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    Predefinito Re: Dal comunismo al terrorismo

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    Una solo veloce osservazione, che devo andare a guadagnarmi la pagnotta: sbagliato equiparare l'islamismo al marxismo, perchè è vero che l'islamismo ha decine di interpretazioni diverse ma il marxismo no, ogni diversità interpretativa non è marxismo, quindi se ti riferisci a socialdemocrazie di vario genere, a socialismo più o meno utopistici, parli di ideologie NON marxiste.
    come no!
    scusa se mi si dice che non ci sono "guide", ma ogni gruppo sociale decide per se (cosa fare, che giustizia applicare,...) a questo punto ognuno interpreta come vuole.
    perchè se non c'è una legge valida per tutti che afferma che chi stupra deve stare in galera 20 anni, non solo in un gruppo soaiale la pena sarà di 5 anni in un altra sarà lapidato...
    e non solo siccome non esistono leggi scritte, allora anche lo stesso gruppo sociale cambierà la pena a seconda degli "umori" o dicome interpreta il marxismo.

    esattamente come nell'islam

    per l'islam da interpretare c'è il corano
    per il marxista il capitale o qello che sia.

 

 
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