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Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
un uomo onesto, preparato,
capace di supportare culturalmente
e politicamente, il cambiamento che la
lega della prima ora, proponeva
senza compromessi.
l'inimitabile humor di cui sono permeate
le sue opere, lo rendeva un personaggio
amabile e simpatico persino ai suoi avversari
o agli indifferenti alla causa padanista.
peccato che la sua figura non sia stata
adeguatamente valutata e le sue idee,
finalmente condivise, dalla dirigenza leghista,
incapace di comprendere,
che senza un supporto culturale adeguato,
anche la proposta politica, annichilisce ed
evapora.
così, dopo il professor miglio, se ne va anche
il suo naturale erede, lasciando un vuoto
incolmabile nella cultura padanista.
invito a pregare per la sua anima,
sicuro che anche da lassù, non mancherà di
dare il suo contributo a un progetto,
che proprio nei tragici eventi di questi
giorni, dimostra ed esalta la vera alternativa
culturale e politica,
rispetto a una governance mondialista,
che vuole pervicacemente imporre la taglia unica.
grazie gilberto.
Requiem aetérnam
Dona ei Dòmine.
Et lux perpètua
lùceat ei.
Requièscant in pace.
Amen
notoriamente bossi era geloso del professor Miglio, ma non di Gilberto.
che la dirigenza leghista non si curasse di cultura era arcinoto. poi è stato anche chiaro il perché : volevano ciurlare nel manico. l'ho detto varie volte : Gilberto è colui che mi ha convinto a entrare nella lega. ma non posso non rimproverarlo di aver coperto bossi e affini, anche quando era sicuro della loro cattiva volontà.
Se possibile evitiamo polemiche ormai inutili.
Almeno in questo giorno triste.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
20 novembre 2015
La scorsa notte Gilberto Oneto ci ha lasciato, creando un grande vuoto in tutti noi che lo abbiamo conosciuto e che abbiamo avuto il privilegio di trascorrere molto tempo insieme ascoltandolo, spesso rapiti dai suoi infiniti interessi, e confrontandoci con lui sulle battaglie culturali e ideali che condividevamo.
Prima di tutto un amico fraterno ma anche un Maestro, che ci ha sempre instancabilmente accompagnati in tutte le attività che abbiamo svolto, consigliandoci, indicandoci la giusta via da percorrere o dandoci quell’idea in più percui… quando una questione diventava apparentemente insormontabile si diceva: “sentiamo il Gilberto” e con un nonnulla, sempre accompagnato dal suo sorriso sornione, riusciva sempre a risolvere l'Arcano.
Collaboratore instancabile, che fosse un articolo per la rivista, un convegno o una conferenza in cima al Passo del San Gottardo non si tirava mai indietro, anche negli ultimi mesi, quando la malattia cercava di fermarlo.
Un uomo libero, anticonformista di razza, intellettuale poliedrico oltre che un grande architetto paesaggista che ha girato il mondo e ha "conosciuto" la vita in tutte le sue sfaccettature; un uomo, soprattutto, che non ha mai dubitato, non è mai sceso a compromessi e ha sempre tenacemente combattuto per quello in cui credeva, con una fede candida e incrollabile.
Il nostro impegno, da oggi, sarà ancor più emozionante poichè ci condurrà a riprendere le sue opere e il suo immenso e instancabile lavoro intellettuale che merita una nuova diffusione poichè se, come scriveva Ernst Junger, “libri e proiettili hanno il loro destino”, certamente gli scritti di Gilberto possono cambiare il mondo e ridare dignità ed un nuovo destino alle nostre comunità padano-alpine.
Terra Insubre
Ultima modifica di Eridano; 20-11-15 alle 22:16
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
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Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Ho letto ora.
Riposa in pace, finalmente libero.
sklöpp & kanù
Ci lascia un fine pensatore, un'attento analista, un vero Padano.
Da oggi purtroppo siamo tutti orfani di un vero pilastro del pensiero Padanista.
Ciao Gilberto non ti scorderemo.
non fraintendetemi. volevo solo dire che si era illuso di "redimere" bossi e calderoli. oppure non ricordate l'operazione ducario ?