In sostanza la giunta Marino aveva deliberato la rotazione dei vigili nelle varie zone di Roma (su indicazione dell'Anac di Cantone, per prevenire fenomeni di corruzione).
La stessa cosa sta per essere attuata sulla rotazione dei dirigenti con le stesse motivazioni.
I sindacati vanno su tutte le furie per la rotazione dei vigili, le procedure di rotazione del personale sono state attuate da qualche personaggio degli uffici comunali (probabilmente in modo da essere bocciati), la UIL ha fatto ricorso al giudice del lavoro, alla fine il giudice del lavoro ha dato ragione alla UIL e ai vigili.
Non è il momento di pensare al rinnovamento di un sindacato sempre più lontano dalle nuove esigenze e desideri dei lavoratori e disoccupati?
Il sindacato vince i ricorsi e fa perdere la fiducia - Corriere.it
di Sergio Rizzo
Si potrebbe tirare in ballo anche in questo caso la facilità con cui in Italia i Tribunali del Lavoro danno sempre ragione ai dipendenti. E di sicuro la storia raccontata da Ernesto Menicucci sul Corriere di giovedì scorso ne offrirebbe una facile occasione. Accade infatti che il suddetto Tribunale annulli il sacrosanto obbligo alla rotazione delle zone di competenza imposto ai vigili urbani di Roma dall’ex sindaco Ignazio Marino. Obbligo, peraltro, al quale si era arrivati anche in seguito a un pronunciamento dell’autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone.
La ragione della rotazione è intuitiva: un vigile che presta servizio per troppo tempo nello stesso territorio può essere più facilmente indotto in tentazione. Si tratta dunque di una misura tesa non solo a ostacolare la corruzione spicciola ma anche a tutelare l’onorabilità degli stessi vigili urbani, preservando i valori etici. La cosa però non è piaciuta ai sindacati. I quali, non potendo per evidenti ragioni eccepire nel merito, si sono appigliati alla forma. E il giudice ha dato loro ragione condannando il Comune per «comportamento antisindacale»: non aveva informato il sindacato prima di approvare il Piano anticorruzione nel quale era prevista la rotazione dei vigili, ma soltanto il giorno dopo. Non fa una grinza.
Così ora si può festeggiare: per le vecchie e rassicuranti rendite di posizione il pericolo è cessato. Complimenti dunque al Tribunale. Ma complimenti anche a chi al Comune ha alzato il pallonetto ai sindacati, non rispettando per filo e per segno le procedure: un comportamento tanto maldestro da far pensare a una mossa studiata. Soprattutto, però, complimenti alla Uil che ha promosso il ricorso. Se servivano altre ragioni per affossare di più la fiducia dei cittadini italiani nel sindacato, eccole.
21 novembre 2015 (modifica il 21 novembre 2015 | 20:04)