Il preside cancella il Natale: «Canti religiosi dopo Parigi? Una provocazione peric

[svicolone]

non è affatto una battuta: sto parlando molto seriamente.
io sono andato a scuola dai preti e la festicciola con i canti di natale non la facevamo nemmeno alle elementari, semmai ci portavano a messa il giorno prima delle vacanze di natale.
fare tutto sto casino perché il preside non organizza la festina con "tu scendi dalle stelle" mi sembra solo stupido, come mi sembrava stupido sorbirmi - a tutti i natali - "and so this is christmas" di john lennon alla scuola materna di mia figlia.

io non sono andato a scuola dai preti, sono stato insegnante in una scuola pubblica per diciotto anni, sono inviperito contro il vaticano, ma se non vuoi capire ( perchè capisci perfettamente, ma non sarebbe sufficientemente politically correct), l'idiozia totale di questo figuro che manco sa cosa sia la laicità, beh, scendi al livello del bamboccismo alla Lenzi.

che tristezza.

[paolo.rica]

Ma che possa essere stata una uscita del preside piu' realista del re... meglio cosi'. Ma che la festa si faccia con i canti natalizi organizzati dai bambini, eseguiti dai bambini, eseguiti dai Platters o da altri, non dovrebbe essere influenzato affatto dalla paura di provocare, infastidire o turbare gli islamici.

Poi si puo' anche decidere di levare i canti di mezzo e attrezzare un torneo di scopone scientifico per i genitori. Ma non perchè se no gli islamici si turbano, giusto per chiarezza, e secondo me.

[svicolone]

I genitori contro i canti arabi, gli insegnanti: "O così o niente Natale"

C'è un Comune in provincia di Vicenza dove il Natale già l'anno scorso ha avuto un sapore, anzi un suono, diverso e l'episodio quest'anno potrebbe ripetersi o, in alternativa, lasciare un rumoroso silenzio.
I genitori degli studenti di Romano d'Ezzelino, 15mila abitanti, sono di nuovo sul piede di guerra dopo che l'anno scorso nell'Istituto Comprensivo delle scuole primarie e secondarie, si è tenuto un concerto di Natale fatto con canti in arabo e africani che hanno relegato i canti della trazione natalizia e cristiana ad un ruolo marginale o, come l'ha definita la sindaco Rossella Olivo, "lo spazio amaro di una nota di fondo pagina". Alla fine della manifestazione, il vicesindaco presente all'evento, Remo Serraglio, si era addirittura rifiutato di salire sul palco, avendo già subodorato il malcontento di molti genitori che, puntuali, il giorno dopo sono andati in municipio a protestare.
La prima cittadina di Romano d'Ezzelino, dopo aver chiesto alla dirigenza scolastica unchiarimento sulla natura dell'evento - più simile ad un legittimo concerto multientico e non a un concerto natalizio -, si è ritrovata contro un muro di gomma dal quale non sono arrivate risposte per un anno intero, fino a 15 giorni fa.
Infatti, durante il collegio docenti al quale ha partecipato due settimane fa, Olivo ha ricevuto la precisazione che i genitori tanto hanno aspettato, sentendosi dire che "gli insegnanti, se sono insegnanti, significa che sono capaci e che nessuno può dirgli niente" e che "se i cittadini non hanno capito la proposta didattica, la colpa è di un'amministrazione ignorante", ha rivelato al telefono.
La vicenda adesso è ritornata sulla bocca degli abitanti del Comune vicentino, perché agli alunni non è ancora stato detto quali saranno i piani per quest'anno. Voci di paese, arrivate fino all'ufficio del sindaco, dicono che i bambini e i ragazzi non festeggeranno il Natale a scuola, quindi nessun concerto, né natalizio, né multientico, e nessuna festicciola per salutare i compagni di classe e gli insegnanti.
Il sindaco, che amareggiata ha rivelato di avere la quasi certezza che "quest'anno non faranno nulla", sperando di essere smentita da un ravvedimento dell'ultimo minuto, parla di "ripicca per lesa maestà", un messaggio che sembrerebbe dire: "Se non vi è piaciuta la nostra idea di Natale, non avrete nessun altro Natale".

I genitori contro i canti arabi, gli insegnanti: "O così o niente Natale" - IlGiornale.it

siamo messi così, i ragazzi nelle mani di questi cretini totali.

[standing bull]

io non sono andato a scuola dai preti, sono stato insegnante in una scuola pubblica per diciotto anni, sono inviperito contro il vaticano, ma se non vuoi capire ( perchè capisci perfettamente, ma non sarebbe sufficientemente politically correct), l'idiozia totale di questo figuro che manco sa cosa sia la laicità, beh, scendi al livello del bamboccismo alla Lenzi.

che tristezza.

stammi bene a sentire: tu puoi dissentire da me, puoi dirmi che sono un radical chic e tutto il resto. ma politically correct lo dici a tua sorella. chiaro?

[standing bull]

Ma che possa essere stata una uscita del preside piu' realista del re... meglio cosi'. Ma che la festa si faccia con i canti natalizi organizzati dai bambini, eseguiti dai bambini, eseguiti dai Platters o da altri, non dovrebbe essere influenzato affatto dalla paura di provocare, infastidire o turbare gli islamici.

Poi si puo' anche decidere di levare i canti di mezzo e attrezzare un torneo di scopone scientifico per i genitori. Ma non perchè se no gli islamici si turbano, giusto per chiarezza, e secondo me.

perfettamente d'accordo.
ma da quello che ho capito io, non era questo il problema. magari ho capito male, ma può essere l'occasione di fare dei ragionamenti tra noi

[svicolone]

Più che comprensibile e, fino a un certo punto, condivisibile.
E adesso spiego perché solo fino a un certo punto.
Banalmente sembra che i musulmani di Rozzano non abbiano affatto chiesto di evitare i canti di Natale, quindi la questione potrebbe non porsi nemmeno.
Ma non è quello il problema vero, a parer mio: per me il fatto di decidere se fare o meno la festa con i canti di Natale prescinde completamente dai desiderata di cristiani, arabi, ebrei, buddisti e chi più ne ha più ne metta.
A mio parere non si dovrebbe fare, ma si potrebbero anche trovare delle soluzioni diverse dal festa sì/festa no: magari fare interpretare la ricorrenza ai bambini, coinvolgendo tutti e utilizzando la (eventuale) diversità di confessione come una opportunità di apprendimento e quindi di inclusione. Roba difficile, ma non impossibile.
Ma è il modo per diventare protagonisti invece che spettatori.

vedi che quando vuoi dici cose sensate? ma il preside lo hai sentito? hai sentito l'audio?

I CANTI DI NATALE, DOPO LA CARNEFICINA DI PARIGI , POTREBBERO ESSERE VISTI COME UNA PROVOCAZIONE

provocazione un canto di natale di bambini?
con le madri musulmane che si dichiarano per nulla turbate della cosa?

ma costui si rende conto delle bestialità che gli escono dalla bocca di un fiato?

[standing bull]

vedi che quando vuoi dici cose sensate? ma il preside lo hai sentito? hai sentito l'audio?

I CANTI DI NATALE, DOPO LA CARNEFICINA DI PARIGI , POTREBBERO ESSERE VISTI COME UNA PROVOCAZIONE

provocazione un canto di natale di bambini?
con le madri musulmane che si dichiarano per nulla turbate della cosa?

ma costui si rende conto delle bestialità che gli escono dalla bocca di un fiato?

a parte il fatto che non ti sei ancora scusato del politically correct, se il problema è che questo tizio ha detto una stupidaggine, sono d'accordo. ma il fatto è che, predicando male, ha razzolato bene.
e, se ci pensi bene, che due palle tu scendi dalle stelle!

[svicolone]

a parte il fatto che non ti sei ancora scusato del politically correct, se il problema è che questo tizio ha detto una stupidaggine, sono d'accordo. ma il fatto è che, predicando male, ha razzolato bene.
e, se ci pensi bene, che due palle tu scendi dalle stelle!

saranno anche due palle tu scendi dalle stelle, ma questo babbeo come si permette di stabilire LUI, dall'alto della sua onniscienza, che scendi dalle stelle sono due palle?

E CHE è UN CANTO DOPO I FATTI DI PARIGI PROVOCATORIO E PERICOLOSO?

ma questo vorrebbe spedito a Mosul a calci in culo!!

[standing bull]

saranno anche due palle tu scendi dalle stelle, ma questo babbeo come si permette di stabilire LUI, dall'alto della sua onniscienza, che scendi dalle stelle sono due palle?

E CHE è UN CANTO DOPO I FATTI DI PARIGI PROVOCATORIO E PERICOLOSO?

ma questo vorrebbe spedito a Mosul a calci in culo!!

oh, più che dirti che ha detto una cazzata, cosa posso fare?
io dico che è uno che predica male ma razzola bene e che tu non mi hai ancora chiesto scusa per il potically correct: guarda che mi hai offeso.

[paolo.rica]

perfettamente d'accordo.
ma da quello che ho capito io, non era questo il problema. magari ho capito male, ma può essere l'occasione di fare dei ragionamenti tra noi

Il problema pare fosse esplicitamente quello che, cantando le canzoni di Natale, poteva passare come una provocazione nei confronti degli islamici. Non mi sembra una cosa cosi' strana e manco originale, assunto che anche gli anni scorsi ci sono state cose simili.

A me sembra una grande sciocchezza tentare un'integrazione culturale con gli islamici, perchè o si fa come dicono loro o niente. Ma questa è una mia esperienza personale. Ricordo che da ragazzo (avevo 21 anni, in Francia avevo dei vicini islamici, ed ho tentato per circa un anno di trovare una forma di convivenza pacifica con loro, senza esito. Le macchine le mettevano storte e al posto di due ci andava una macchina sola. La spesa la facevano alle 22 di sera ed urlavano e facevano casino in tutto il palazzo. I bambini se ne fottevano del regolamento che dalle 14 alle 16 non devi rompere il bip nel parco.....

Poi da Parigi mi spostai al sud, ed ebbi modo di conoscere altri islamici, persone squisite, educate e commercianti di un certo livello anche economico .... ma anche li non c'erano cavoli da fare : in un locale si eseguiva musica a richiesta, e gli spagnoli (numerosi) chiedevano musica spagnola o italiana, i francesi ovviamente la loro musica e gli islamici NON VOLEVANO MUSICA. Il padrone del locale bloccava il disc jockey (che metteva fisicamente i dischi in vinile....) che al quel punto spegneva tutto.

A lavoro c'era una sala mensa molto bella, con gli scaldavivande dove ognuno metteva il suo contenitore nell'acqua a mantenersi caldo fino all'ora di pranzo : gli islamici (3 persone su 120) chiesero uno scaldavivande solo per loro, ipotizzando che nei nostri contenitori ci fosse della carne di porco .........

Non parliamo poi degli anni 80 in Germania, che per fortuna è un paese assai accogliente verso gli immigrati, ma è anche estremamente intollerante verso esasperazioni della serie : " manifestazioni contro il consumo della birra" (mazzate e tutti a casa). Contratti di lavoro che prevedano risposo obbligatorio per gli islamici il sabato, o rifiuto di turni centrali (8-17) durante il ramadan.... (niente da fare, o accetti cosi o te ne vai.....).
Richiesta di insegnanti arabi che traducessero le lezioni ai ragazzini arabi del Gymnasium, risolta con corsi "aggiuntivi " di tedesco gratuiti, e chi non li superava veniva bocciato senza pietà........

Oggi la Germania convive perfettamente con gli islamici senza nessuna pretesa di integrazione, ma semplicemente proponendo il suo modello di vita, le sue regole ed i suoi tempi. In Italia òa cosa è molto diversa, forse.