Elezioni Venezuela: l’epilogo del socialismo bolivariano

[Amati75]

E adesso che ha vinto un'accozzaglia di 30 partiti che in Italia chiameremmo inciucio o larghe intese graditi agli statunitensi e all'FMI siete contenti?

Piu' che altro son contenti i Venezuelani, dopo 16 anni di politica economica idiota, le cui conseguenze erano ampiamente previste, forse ora, forse dato che 16 di scelte idiote non sono modificabili in poco tempo,specie con il prezzo del petrolio cosi basso, ci vorranno alcuni anni, se tutto va bene, per rimettere realmente in sesto l' economia del paese.

[LupoSciolto°]

Molly, ma non perdere tempo con 'sti due falsari. E' gente pagata per provocare.

[Molly]

Chavez e Maduro sono stati due grandissimi statisti. Il problema è uno solo: l'aver voluto conciliare il socialismo con la putrida democrazia borghese. Avrebbero dovuto scegliere la "via cubana" e schiacciare le opposizioni. Nonostante la mia forte simpatia per il "chavismo", non ho mai nascosto le mie perplessità riguardo multipartitismo e presenza di canali televisivi gestiti da USraele. Che altri rivoluzionari lo tengano a mente.

Maduro non direi un grandissimo statista, è vero che si è trovato contro un'opposizione finanziata dagli Stati Uniti, con addirittura la dichiarazione da parte di Obama del Venezuela come una minaccia per la sicurezza statunitense, poi i sabotaggi economici e la crisi del petrolio, ma dopo la morte di Chavez il partito pare che sia diviso da lotte di corrente che lui non è stato in grado di sedare, non mi risulta abbia fatto fare progressi particolari alla rivoluzione bolivariana, mentre per affrontare i sabotaggi economici ha stretto accordi con aziende straniere come la Samsung, anche se non so di preciso con quali concessioni.
Sicuramente una persona migliore dei criminali arrestati e spacciati per prigionieri politici, però Chavez era tutto un altro personaggio.

[Molly]

Piu' che altro son contenti i Venezuelani

I bianchi della classe media di sicuro

[nordista]

L’opposizione antichavista vince le elezioni in Venezuela, Maduro sconfitto


Gli avversari conquistano 99 seggi su 167. Per il presidente sconfitta senza precedenti


Il presidente Maduro ammette la sconfitta

07/12/2015
EMILIANO GUANELLA

CARACAS

Grande trionfo dell’opposizione in Venezuela, che ottiene la maggioranza assoluta mentre il chavismo soffre una sconfitta gravissima, oltre le peggiori previsioni. Secondi i dati diffusi dalla presidente della Corte elettorale Tibisay Lucena, dopo cinque ore lunghissime ore di attesa dalla chiusura dei seggi, la coalizione oppositrice ha conquistato 99 seggi, mentre al governo ne sono aggiudicati 46, quando mancano ancora 22 seggi da definire.

Se la tendenza venisse confermata anche con i seggi mancanti, l’opposizione potrebbe arrivare ai due terzi del Parlamento, lo scenario migliore perché gli permetterebbe di definire i giudici del tribunale elettorale, impostare grandi riforme e, addirittura, di modificare la Costituzione.





Nella nottata i portavoce della Mesa de Unidad parlavano di una quota di 113 seggi, un traguardo possibile considerando i dati mancanti. «Hanno diffuso – ha detto Chao Torrealba – un primo stitico bollettino, ma ci mancano ancora molti seggi. Il voto si è imposto democraticamente rispetto ad un governo che non è democratico. Grazie a chi ci ha accompagnato in questi anni e grazie a chi ci ha votato per la prima volta».

Menzione obbligata ai tantissimi delusi del chavismo, dai barrios popolari alla classe media che soffre la gravissima crisi economica, le code per trovare prodotti alimentari di fronte ad una scarsezza mai vista, l’iper inflazione al 200%, la criminalità dilagante. Per il chavismo questo può essere l’inizio della fine. A poco meno di tre anni dalla morte di Hugo Chavez, i venezuelani sembrano voler seppellire un sistema che dura da 17 anni e che ha ormai esaurito la sua spinta sociale iniziale per attorcigliarsi in un vortice di cattiva amministrazione, corruzione, controllo totale e totalitario di tutti i poteri e gli organismi dello Stato.





Il presidente Nicolas Maduro ha parlato a reti unificate subito dopo la diffusione dei risultati, ribadendo la teoria della “guerra economica” che il suo governo starebbe soffrendo rispetto agli interessi del capitalismo internazionale. Con un tono di voce molto più sommesso del solito, Maduro ha ricordato il caso di Salvador Allende e del golpe in Cile prendendolo ad esempio di un complotto non meglio specificato; l’ultimo tentativo per spiegare una sconfitta innegabile e inappellabile.

Il chavismo conserva il potere esecutivo, il mandato di Maduro scade fra tre anni, e ha ancora il controllo pieno sulla magistratura, ma con un’opposizione così forte in Parlamento la coabitazione fra i due blocchi sarà particolarmente difficile. Il Venezuela si apre ad una nuova fase e sarà strategica la posizione dei militari. Per questo dall’opposizione è stato rivolto un appello alle Forze Armate.

«Ringraziamo profondamente i nostri militari per la garanzia che hanno dato a questo voto e speriamo di poter contare su di loro per questa nuova fase politica del nostro paese. Il futuro – ha detto Torrealba - ci appartiene a tutti, il Venezuela è di tutti». A Caracas e in altre città del paese ci sono stati festeggiamenti e caroselli d’auto. Mai l’opposizione era arrivata a tanto ed ora si aprono nuove possibilità, tra cui l’ipotesi di chiedere nel 2016 referendum revocatorio per far cadere lo stesso Maduro. Uno scenario che pareva impossibile solo un anno fa e che ora, complice la disastrata gestione dell’economia da parte del governo, potrebbe delinearsi come la via per far crollare definitivamente la lunga esperienza bolivariana.

L?opposizione antichavista vince le elezioni in Venezuela, Maduro sconfitto - La Stampa

E finalmente il socialismo straccione di Chavez, (con il quale in passato quanlcuno impestava il forum) se ne va a casa.
Ai comunisti, alla fine, rimarrà in piedi un modello politico funzionante?

Uhm......la sinistra controlla la magistratura. Gia' sentita.........

[nordista]

I bianchi della classe media di sicuro

Che, visto l'esito (numeri) sono la stra-maggioranza.

[LupoSciolto°]

Maduro non direi un grandissimo statista, è vero che si è trovato contro un'opposizione finanziata dagli Stati Uniti, con addirittura la dichiarazione da parte di Obama del Venezuela come una minaccia per la sicurezza statunitense, poi i sabotaggi economici e la crisi del petrolio, ma dopo la morte di Chavez il partito pare che sia diviso da lotte di corrente che lui non è stato in grado di sedare, non mi risulta abbia fatto fare progressi particolari alla rivoluzione bolivariana, mentre per affrontare i sabotaggi economici ha stretto accordi con aziende straniere come la Samsung, anche se non so di preciso con quali concessioni.
Sicuramente una persona migliore dei criminali arrestati e spacciati per prigionieri politici, però Chavez era tutto un altro personaggio.

Chavez era indubbiamente meglio di Maduro (oltre ad essere un personaggio carismatico). Comunque le prime defezioni nel Grande Polo Patriottico si manifestarono già ai tempi di Chavez. Un gruppo di trotzkisti abbandonò la coalizione di governo.

[Amati75]

I bianchi della classe media di sicuro

Giudicando dalla vittoria e dai votiu direi che molto di piu' dei bianchi della classe media... l'artimetica non e' un opinione.

[Amati75]

Molly, ma non perdere tempo con 'sti due falsari. E' gente pagata per provocare.

I fatti ora sarebbero provacanti....

Brutta bestia la convizione ideologica.

[Molly]

Giudicando dalla vittoria e dai votiu direi che molto di piu' dei bianchi della classe media... l'artimetica non e' un opinione.

La classe media e in particolare gli immigrati europei non hanno mai sopportato il chavismo, per loro gli indios erano una manica di scansafatiche inferiori che vivono di assitenzialismo, un po' la considerazione che fino a qualche anno fa una parte di italiani del nord avevano dei meridionali, ma Maduro evidentemente ha le sue colpe se nonostante questo le classi meno agiate non hanno votato in massa per confermare il partito socialista, e purtroppo ora credo sia tardi per recuperare, a meno che un'opposizione che comprende 30 partiti tra cui anche mafiosi come Leopoldo Lopez si autoelimini nella corsa al potere.