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  1. #1
    Uomo tropicale
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    Predefinito Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti: lezioni anche in cantiere

    Quasi un terzo dei 40 milioni di bambini che si spostano da un'area all'altra sono fuori dal circuito dell'istruzione e questa struttura punta ad agire sul problema. In più negli ultimi anni, il Partito ha riscoperto il pensatore per riempire il vuoto morale lasciato dalla fine del maoismo
    di China Files per il Fatto | 28 novembre 2015




    L’Associazione confuciana cinese ha aperto la sua prima scuola per lavoratori migranti a Jinan, capitale dello Shandong, “per arricchire le loro vite e le vite dei loro figli con la saggezza tradizionale”, riporta l’agenzia Nuova Cina. La scelta delloShandong non è casuale, dato che Confucio nacque proprio in quella regione nel 551 AC – si dice – per la precisione nell’odiernaQufu, località che è diventato una specie di Medjugorje del confucianesimo da quando il Partito ha deciso di rilanciare il sommo pensatore. Secondo le cronache, decine di lavoratori-scolari hanno cantato in coro “Il Maestro ha detto, ‘Non è piacevole imparare e poi praticare ciò che hai imparato?’”, all’inaugurazione della scuola.

    L’idea di aprire una scuola confuciana permigranti rappresenta un’operazione che in un colpo solo raggiunge più obiettivi. Da un lato, si calcola che quasi un terzo dei 40 milioni di bambini migranti siano fuori dal circuito dell’istruzione, nonostante la legge cinese preveda che ogni minore debba fare almeno nove anni di scuola. Il problema è quello dell’hukou, il sistema di residenza, che lega il diritto allo studio al luogo dove generalmente si è nati. Così, sia i migranti sia i loro figli non hanno più accesso all’insegnamento quando si trasferiscono. Ultimamente, nelle grandi città si è cercato di trovare una soluzione e sempre più giovani migranti sono accolti nelle scuole pubbliche. Ma sono troppi e gli istituti scolastici sono costretti a introdurre delle quote. Così c’è chi resta escluso. In questo caso, se non vogliono perdere il treno della conoscenza, i migranti sono costretti a fare “donazioni” alle scuole, oppure accedere alle cosiddette mingong zidi xuexiao, istituti specifici per migranti, di bassa qualità, nate da donazioniprivate e precarie, sempre a rischio chiusura.


    Ed ecco che arrivaConfucio a fornire un servizio prêt-à-porter: una scuola che – si legge – “offre lezioni diletteratura per ilavoratori migranti e dei corsi analoghi per i loro figli durante le vacanze invernali edestive”. E visto che questa gente lavora di solito nelle costruzioni, “le lezioni si tengono in cantiere e saranno poi spostate nel successivo sito di costruzione quando il progetto precedente sarà finito”. Insomma, se l’hukou inchioda l’insegnamento al luogo di residenza, la soluzione confuciana lo rende migrante come i suoi beneficiari, al seguito del lavoro salariato.
    Ma non è tutto. “Con i suoi insegnamenti, l’Associazione confuciana cinese spera di promuovere i valori che danno grande enfasi alla famiglia e all’armonia domestica”, ha detto il segretario generale dall’associazione stessa, Wang Daqian. Per quasi tutto ilNovecento, Confucio è stato sinonimo di vecchiume e arretratezza e cancellato dagli insegnamenti. Negli ultimi anni, ilPartito l’ha riscoperto per riempire il vuoto morale lasciato dalla fine del maoismo. Ma esistono tanti Confucio e la leadership cinese privilegia senz’altro quello che sottolinea il rispetto delle gerarchie e l’armonia, cioè l’assenza di conflitto. Soprattutto nel caso dei migranti, moltitudine potenzialmente destabilizzante.
    Michael Schuman, autore del recente Confucius and the World He Created ritiene che nel boom cinese degli ultimi trent’anni manchi qualcosa: “Certo, sono diventati tutti più ricchi, ma si è perso lo spessore morale di Confucio”, sottolinea. “Ora, molti cinesi cominciano a sentirne il bisogno e il recupero dell’antico pensatore permette ci credere che si possa essere sia di successo, sia morali, senza dover per forza di cose imitare l’Occidente. Si può restare profondamente asiatici”. Musica, per le orecchie del governo cinese che cerca di espellere “pericolose” influenze occidentali come l’idea di democrazia. Secondo Bai Tongdong, un filosofo neo-confuciano, “Confucio non è anticapitalista e crede che ci sia una gerarchia naturale, ma ritiene anche che sia il governante giusto sia l’uomo di successo debbano agire per il bene collettivo”. E questo ci dice molto anche sulla campagna anti-corruzione che il presidente Xi Jinping ha lanciato fin dal suo insediamento, nel 2012.
    È un Confucio selettivo, quello che va per la maggiore: sostiene l’idea di Stato imperiale più che pretendere, in quanto intellettuale, l’ascolto dei governanti e una società più giusta. Oggi, a livello anche accademico, il “maestro Kong” che tira coniuga Partito – imperatore collettivo – e meritocrazia, la formula alchemica che dovrebbe avviare la Cina verso il progresso ulteriore: innovazione, produzioni ad alto valore aggiunto, tecnologia, “società del benessere moderato” (xiaokang shehui). Intanto, i muratori migranti di Jinan cantano in coro massime confuciane, sperando che prima o poi ce ne sia un po’ anche per loro.
    di Gabriele Battaglia


    Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti: lezioni anche in cantiere - Il Fatto Quotidiano
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  2. #2
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    Predefinito Re: Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    ma chissà quanto è rimasto del confucianesimo e del taoismo autentico con la rivoluzione cinese.
    se vi sono rimasti un numero sufficiente di maestri per portare avanti la tradizione originale

  3. #3
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    Predefinito Re: Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    Ma esiste qualcosa di simile in Italia, un istituto, un associazione, anche per chi, pur non essendo cinese immigrato ma italiano autoctono o europeo qui residente, voglia approfondire lo studio, la conoscenza, e la pratica del Confucianesimo?
    Forse @euvitt ne potrebbe sapere qualcosa.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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  4. #4
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    Predefinito Re: Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Ma esiste qualcosa di simile in Italia, un istituto, un associazione, anche per chi, pur non essendo cinese immigrato ma italiano autoctono o europeo qui residente, voglia approfondire lo studio, la conoscenza, e la pratica del Confucianesimo?
    Forse @euvitt ne potrebbe sapere qualcosa.
    no, mi dispiace non so nulla dell'esistenza o meno di queste scuole in Italia
    soggiungo che sono stato sempre più attratto dal taoismo che dal confucianesimo che ho studiato più per dovere che per piacere
    dubito persino della bontà delle scuole cinesi...vi ricordo che Mao per un certo tempo si è sentito l'erede legittimo di Confucio e ...be' è come se Gambadilegno si sentisse alla pari di Walt Disney
    Non ho princìpi, l’adattabilità a tutte le cose è i miei princìpi

  5. #5
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    Predefinito Re: Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    Citazione Originariamente Scritto da euvitt Visualizza Messaggio
    no, mi dispiace non so nulla dell'esistenza o meno di queste scuole in Italia
    soggiungo che sono stato sempre più attratto dal taoismo che dal confucianesimo che ho studiato più per dovere che per piacere
    dubito persino della bontà delle scuole cinesi...vi ricordo che Mao per un certo tempo si è sentito l'erede legittimo di Confucio e ...be' è come se Gambadilegno si sentisse alla pari di Walt Disney
    Io invece lo trovo interessante, forse proprio perchè non è una vera e propria religione, almeno secondo me, ma più una dottrina filosofica e morale, un comportamento di vita sociale basato sulla ricerca dell'equilibrio e l'armonia nei rapporti tra gli uomini partendo dalla famiglia, antenati compresi, mi ricorda un pò il culto dei manes dei nostri antichi romani.
    Sulle manie di grandeur di Mao, vabbè...
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  6. #6
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    Predefinito Re: Cina, scuola confuciana per lavoratori migranti

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Io invece lo trovo interessante, forse proprio perchè non è una vera e propria religione, almeno secondo me, ma più una dottrina filosofica e morale, un comportamento di vita sociale basato sulla ricerca dell'equilibrio e l'armonia nei rapporti tra gli uomini partendo dalla famiglia, antenati compresi, mi ricorda un pò il culto dei manes dei nostri antichi romani.
    E' simile al discorso del buddhismo...molti non lo considerano una religione ma di fatto si comporta come tale, avendo riti, templi e sacerdoti, cosa che invece non hanno le filosofie occidentali: infatti non esistono riti, templi o sacerdoti hegeliani o heideggeriani, per dire. Qui in Italia non risulta vi sia una chiesa confuciana, in Cina invece sono numerose e in crescita https://en.m.wikipedia.org/wiki/Confucian_church
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