Erdogan e il petrolio dell?Isis, Mosca mostra le «prove»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la sua famiglia sono coinvolti nel traffico di petrolio della Turchia con lo Stato islamico. Lo hanno detto alcuni funzionari del ministero della Difesa russo, parlando a un evento a Mosca. La Russia sostiene di aver individuato tre percorsi attraverso i quali il petrolio dell’Isis giunge in Turchia. «Sono state individuate - ha detto il vice capo di Stato maggiore russo, Serghiei Rudskoi, durante un vertice delle autorità militari - tre rotte principali per il trasporto del petrolio verso il territorio turco dalle zone controllate dalle formazioni dei banditi in Siria e in Iraq». Secondo Rudskoi, ci sarebbero una rotta occidentale che porta agli scali marittimi turchi sul Mediterraneo, una rotta settentrionale che conduce alla raffineria di Patma, in territorio turco, e una rotta orientale che porta a una grande base nella cittadina di Zhizdra. Sempre stando a Rudskoi, parte del petrolio dell’Isis che arriva in Turchia è destinata al mercato interno e parte è venduta all’estero per la raffinazione.