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  1. #21
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    Predefinito Riferimento: Atei ed Agnostici famosi.

    Magari non è così famoso, ma...


    Mai più Piccolo Buddha

    da La Stampa






    Osel, l'occidentale che
    rifiuta di essere un dio
    CLAUDIO GALLO
    Un giovane magro, sopracciglia folte, il naso appena incurvato, parla con una giornalista di «El Mundo». Sembra un ragazzo qualsiasi, ha 24 anni. Dice: «A 14 mesi avevano già deciso che ero la reincarnazione di Lama Yeshe. Mi portarono in India, mi misero una tunica gialla e mi sedettero su un trono». E no, non è proprio un ragazzotto qualunque: è Osel Rimpoche, per la mamma Osel Hita Torres, il Piccolo Buddha, come lo chiamano i giornali che dal 1985, anno della nascita, aggiornano la sua incredibile storia.

    E’ lui ma non sembra lui. Non ha i piedi sulla terra e la testa in cielo come un illuminato. Umano troppo umano, si arrabbia persino: «Mi hanno tolto alla mia famiglia, mi hanno gettato in un mondo medievale dove ho sofferto come un cane. Era come vivere in una bugia». I buddhisti pensano che questo mondo sia una bugia da dissolvere con la meditazione. E adesso Osel dice che la bugia è stata proprio cercare di uscire dalla bugia. Semplice, no? Una cosa almeno è chiara: Osel, in tibetano Chiara Luce, si è stufato di essere il Piccolo Buddha che ispirò il film di Bertolucci ed è tornato tra di noi. Ora si fa chiamare Oz (Il mago di Oz?) e ha finito lo scorso anno un corso triennale di cinematografia all’Università di Madrid. Adesso dice persino di essere diventato «agnostico», chissà che cosa significa. Un altro reincarnato ventenne, Lama Gomo, dice che Oz lo aiuterà nel suo progetto di portare il verbo buddhista ai giovani attraverso la musica hip-hop.

    Il grande mitologo americano Joseph Campbell ricordava che oggi il mondo va troppo in fretta perché possano nascere ancora dei miti. La nostra frenesia si è mangiata anche l’icona del bambino spagnolo destinato a raccogliere il testimone dell’anima (nessun buddhista scuserebbe mai questa parola) del grande lama Yeshe, che visse parte della sua vita a Pomaia, provincia di Pisa. Ma proprio il fatto di essere considerato l’incarnazione del guru tibeto-pisano, grande mattacchione, potrebbe far pensare che la vicenda spirituale di Osel-Piccolo Buddha non sia poi così conclusa.

    La chiave di tutto sta nella personalità stravagante di lama Yeshe. Ricorda la giornalista inglese Vickie McKenzie, che sulla storia di Osel costruì un bestseller: «Lama Yeshe sviluppava di continuo il suo spirito molto personale di insegnamento, infrangendo i modelli tradizionali per estrarne il significato essenziale». Capitava di trovarlo mentre si aggirava in bermuda e maglietta su una spiaggia australiana, o scorrazzava in auto sulle strade della costa californiana, impegnato a farsi un’idea di ciò che quella strana gente intendeva per «godersi la vita». Come un maestro Zen, era capace di disorientare i discepoli con una risata fragorosa quando li vedeva troppo calati nella parte, «Dovete diventare buddhisti - diceva - non tibetani». E giù a ridere.

    Lama Yeshe muore poco prima dell’alba del 3 marzo 1984 a Los Angeles. Subito il fedele Lama Zopa, spronato dall’atmosfera di attesa che si era creata tra i seguaci del maestro sparsi per il mondo, comincia la ricerca dell’incarnazione. Lentamente i segni cominciano a manifestarsi. Lama Zopa sogna Lama Yeshe che gli dice di essere sul punto di assumere una nuova forma umana e poi ancora sogna un bambino che cammina a quattro zampe sul pavimento di una sala da meditazione: ha gli occhi penetranti ma... accidenti... è occidentale. Dopo un anno di ricerca, Lama Zopa incontra il piccolo a Osel-ling, un centro buddhista non lontano da Granada. I genitori erano stati allievi del maestro scomparso, ricordano che durante una visita al centro aveva bisbigliato loro: «Non vi dimenticherò mai, abbiamo molto karma in comune».

    Era tempo di avvertire il Dalai Lama. Zopa gli spedisce una lista di dieci bambini che presentavano segni favorevoli. I candidati vengono vagliati per alcuni mesi, poi Tensin Gyatso fa sapere: «L’abbiamo trovato, è Osel». Ormai Piccolo Buddha, Osel parte alla volta dell’India per ricevere la sua educazione monastica. Dimora nel monastero di Sera. Non in quello celebre a Lhasa, dove i cinesi non lo farebbero mai entrare, ma nell’omonimo centro religioso a Mysore, Karnataka, nell’India del Sud. «Precipitato nel Medioevo», come dirà, assai poco riconoscente, vent’anni dopo.

    Nel frattempo i genitori divorziano e la madre comincia a dare segni di nervosismo al solo vedere una tonaca granata. Nel 1995, il piccolo Osel ha dieci anni, Maria Torres, allora quarantunenne, concede una sconcertante intervista al New York Times: «Non m’interessa che sia un lama importante, ha ancora bisogno di sua madre». Secondo la donna, i monaci stanno costruendo una specie di mostro: «Lo viziano a dismisura, lo trasformano in un piccolo tiranno, invece che in un piccolo Buddha». La mamma contro gli zii monaci: scoppia un conflitto ancestrale. Maria è scossa: «Ero attratta dal Buddhismo per la sua tolleranza. Ma adesso sto scoprendo che questi monaci non sono per nulla tolleranti. Il ragazzo deve conoscere il suo Paese, la sua cultura». Dopo liti, fughe e ritorni, si trova un accordo: la madre potrà insegnare lo spagnolo al figlio ma dovrà essere meno assillante.

    Osel vive in due mondi distinti, che alla fine entrano in collisione. Si comincia a parlare di lui come di un bambino capriccioso, sempre pronto a sfuggire ai rotoli dei Tantra per tuffarsi nei videogiochi. Lascia Sera e s’iscrive a una scuola privata in Canada, nella British Columbia. Legge ancora il Hevajra Tantra e studia il Kalacakra ma pensa a John Ford, a Kurosawa, a Spielberg. Sul sito web dell’Associazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana, fondata da lui stesso quand’era Lama Yeshe, compare nel 2004 un inquietante messaggio: «Gentili sostenitori e finanziatori, siccome il lama non sta studiando a Sera, il suo Fondo per l’Educazione è sospeso in attesa del suo ritorno». Nel settembre del 2006 è in California. Visita un centro buddhista, ricorda un adepto anonimo che andando via lascia la sua benedizione: «Non importa se vi calunniano o vi trattano male, rispondete con l’amore». Avrebbe potuto dirlo anche un cristiano.

    Osel, detto ora Oz il regista, ha davvero chiuso col Nirvana? Non è detto. Lama Yeshe era così stravagante da scegliere per la sua incarnazione un copione imprevedibile. Prima di convertire il mondo alle Quattro Nobili Verità, avrà pensato di godersi un’ultima raffinatezza da cinéphile o magari qualche base sincopata di hip hop. Intanto, il tempo non esiste.

    Mai più Piccolo Buddha - LASTAMPA.it
    Concedi alla ragione il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità. (Immanuel Kant)

  2. #22
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.



    -----------------
    Nota di Amministrazione: è assolutamente vietato editare i post modificandone il senso od omettendo un segno che indichi l'intervento della moderazione.
    Ultima modifica di Giordi; 07-06-10 alle 08:04

  3. #23
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    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  4. #24
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    Mikhail Gorbachev - Nobel per la pace 1990

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  5. #25
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.

    Alfred Jules Ayer -

    - meglio conosciuto come A. J. Ayer (9 ottobre 1910 – 27 giugno 1989) è stato un filosofo britannico, conosciuto per la sua promozione del positivismo logico, operata soprattutto nei suoi libri Language, Truth and Logic (1936) e The Problem of Knowledge (1956).

    Ayer fu professore di filosofia della mente e logica (Philosophy of Mind and Logic) all'University College London dal 1946 al 1959, quando divenne professore di Logica all'Università di Oxford.

    Fu nominato cavaliere nel 1970.

    Biografia

    Ayer ricevette un'educazione umanistica all'Eton College e servì nell'esercitò britannico durante la Seconda guerra mondiale, lavorando anche per l'intelligence. Era un noto donnaiolo e si sposò quattro volte. Gli piaceva ballare e frequentava dei club a Londra. Era un tifoso del Tottenham Hotspur Football Club ed era conosciuto dagli altri tifosi come 'il professore'.[senza fonte]

    Era amico di Isaiah Berlin.

    Ayer era un ateo dichiarato, vicino al movimento umanista britannico. Fu socio onorario della Rationalist Association dal 1947 fino alla sua morte. Nel 1965 divenne il primo presidente dell'Agnostics' Adoption Society e nello stesso anno prese il posto di Julian Sorell Huxley come presidente della British Humanist Association, incarico che durò fino al 1970. Nel 1968 scrisse "The Humanist Outlook", una raccolta di saggi sul significato dell'umanesimo.

    In varie occasioni tenne lezioni negli Stati Uniti, tra l'altro come visiting professor al Bard College nell'autunno del 1987. Ad una festa organizzata dallo stilista Fernando Sanchez, Ayer, allora settantasettenne, affrontò Mike Tyson che stava importunando Naomi Campbell. Quando Ayer gli chiese di lasciarla stare, il pugile gli rispose: "Ma lo sai chi cazzo sono? Sono il campione mondiale di pesi massimi" al che Ayer rispose: "Ed io sono Wykeham Professor emerito di logica. Siamo entrambi eccellenti nel nostro campo. Propongo di discuterne da uomini razionali". Ayer e Tyson allora iniziarono a conversare, mentre Naomi Campbell se la dette a gambe.

    Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1989, ebbe una esperienza pre-morte, che alcuni erroneamente interpretarono come un allontanamento dal suo risaputo scetticismo. Di quest'esperienza Ayer disse "ha leggermente indebolito la mia convinzione che la mia morte... sarà la mia fine, nonostante io continui a sperare che lo sia".

    Teoria

    Ayer è probabilmente noto per il suo principio di verificazione, così come presentato nel libro Linguaggio, Verità, e Logica del 1936, secondo il quale una proposizione ha significato solo se ha un riscontro verificabile empirico, altrimenti essa deve considerarsi analitica se è tautologica oppure metafisica (ovvero senza significato) se non è né empirica né analitica.


    Il principio di verificazione, o verificabilità, è uno degli assunti del positivismo logico. Esso venne formulato all'interno del Circolo di Vienna e Moritz Schlick ne diede la definizione più compiuta nel saggio Significato e verificazione del 1936.

    La proposizione altro non è che la risposta ad una questione. Il principio serve a distinguere le proposizioni dotate di significato e a separarle da quelle insensate, rispondendo così alla domanda posta dal problema della demarcazione.

    Secondo tale principio, una proposizione è dotata di significato(e quindi può avere un valore di verità) se e solo se è in linea di principio verificabile sulla base dell'esperienza. Lo slogan "il significato di un enuciato è il metodo della sua verificazione" (Waismann, Schlick) è ancora più forte, perché non si limita ad enunciare una condizione necessaria e sufficiente per l'avere un significato, ma suggerisce che il significato di una proposizione consista nel metodo stesso con cui può essere provato. "Verificabile in linea di principio" può voler dire "verificabile sulla base di osservazioni fisicamente (empiricamente) possibili o compatibili con leggi scientifiche" o "verificabile sulla base di osservazioni logicamente concepibili anche se fisicamente impossibili".

    Il neoempirismo si distingue da quello tradizionale perché si propone di analizzare l'espressione anziché le facoltà umane.
    Ultima modifica di Giordi; 15-05-10 alle 00:31

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  6. #26
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.

    Caparezza

    Ultima modifica di Giordi; 07-06-10 alle 07:57

  7. #27
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.


    David Gilmour (Pink Floyd)

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  8. #28
    in silenzio
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    Lightbulb Rif: Atei ed Agnostici famosi.

    Non so etichettare le persone.

    Mi sembra che questo sonetto di Francesco Petrarca descriva invece che ci sono momenti nella vita in cui di fronte al mistero ci comportiamo da agnostici:

    "movesi il vecchierel canuto e bianco
    dal dolce loco ov'ha sua età fornita
    e dalla famigliuola sbigottita
    che vede il caro padre venir manco"

    sbigottire = evitare di osservare le pratiche del culto tradizionale a causa di un profondo stupore (dal francese bigot = chi osserva con scrupolo le pratiche del culto senza comprenderne l'intima essenza; a sua volta termine derivato dall'intercalare " By God" usato dai Normanni)

    dal Canzoniere, Edizione Einaudi
    e dal Dizionario della Lingua Italiana per insegnanti Devoto Oli, Firenze 1990
    di necessità virtù

  9. #29
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.

    Isaac Asimov (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992) è stato un biochimico e scrittore statunitense di origine russa. Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza che della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati.



    « Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. »
    (Isaac Asimov)

    Isaac Asimov si riteneva umanista e razionalista. Benché non attaccasse il genuino e positivo sentimento religioso, egli era fortemente critico verso la superstizione e le credenze infondate.

    Aveva un quoziente intellettivo molto alto ed è stato membro nonché vicepresidente onorario del Mensa per alcuni anni.

    Asimov era un progressista su molti temi politici, e uno strenuo sostenitore del Partito Democratico statunitense. La sua difesa delle applicazioni civili dell'energia nucleare anche dopo lo scampato disastro di Three Mile Island compromisero tuttavia le sue relazioni con alcuni esponenti della sinistra americana. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehrlich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo.

    Si dichiarò per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma solo perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Molto meglio sarebbe stato destinare le energie ad un "raccolto" delle migliori menti cresciute liberamente. Essendo figlio di "bottegai ebrei" Asimov era molto sensibile su temi di possibile discriminazione.

    Nella sua ultima opera di divulgazione, Our Angry Earth (1991), scritta in collaborazione con Frederik Pohl, Asimov lanciò allarmi riguardo la crisi ambientale che vedeva delineandosi, descrivendo i fenomeni dell'effetto serra e del buco dell'ozono.

    “In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”

  10. #30
    in silenzio
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    Predefinito Rif: Atei ed Agnostici famosi.

    Citazione Originariamente Scritto da Polemiko Visualizza Messaggio
    Isaac Asimov (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992) è stato un biochimico e scrittore statunitense di origine russa. Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza che della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati.



    « Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. »
    (Isaac Asimov)

    Isaac Asimov si riteneva umanista e razionalista. Benché non attaccasse il genuino e positivo sentimento religioso, egli era fortemente critico verso la superstizione e le credenze infondate.

    Aveva un quoziente intellettivo molto alto ed è stato membro nonché vicepresidente onorario del Mensa per alcuni anni.

    Asimov era un progressista su molti temi politici, e uno strenuo sostenitore del Partito Democratico statunitense. La sua difesa delle applicazioni civili dell'energia nucleare anche dopo lo scampato disastro di Three Mile Island compromisero tuttavia le sue relazioni con alcuni esponenti della sinistra americana. Egli lanciò spesso accorati appelli riguardo la necessità di un controllo delle nascite rifacendosi alle prospettive ipotizzate da uomini come Thomas Malthus e Paul R. Ehrlich. La sua inquietudine riguardo la sovrappopolazione sulla Terra si riflette in molte sue opere (da Abissi d'acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Egli si considerò sempre un femminista, e riteneva che l'omosessualità dovesse essere considerata un "diritto morale" dell'uomo.

    Si dichiarò per esempio favorevole ai programmi di eugenetica, ma solo perché paradossalmente il loro sicuro fallimento avrebbe dimostrato quanto fosse una strada sbagliata. Molto meglio sarebbe stato destinare le energie ad un "raccolto" delle migliori menti cresciute liberamente. Essendo figlio di "bottegai ebrei" Asimov era molto sensibile su temi di possibile discriminazione.

    Nella sua ultima opera di divulgazione, Our Angry Earth (1991), scritta in collaborazione con Frederik Pohl, Asimov lanciò allarmi riguardo la crisi ambientale che vedeva delineandosi, descrivendo i fenomeni dell'effetto serra e del buco dell'ozono.
    1 ebreo può al massimo dirsi agnostico o fare battute tipo "sono ateo, a Dio piacendo !"

    hefico:
    di necessità virtù

 

 
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