Sondaggio SWG: questa settimana si consolida il centrodestra, calano M5S e PD (11/12)
Il sondaggio SWG pubblicato questa mattina 11 dicembre 2015 dall’omonimo istituto mostra la consueta scheda delle intenzioni di voto degli italiani.
Sondaggio SWG:*“altalena” a cinque stelle

Rispetto alla rilevazione della settimana precedente, le variazioni più significative sembrano investire il Movimento 5 Stelle, in calo di oltre un punto, al 24% spaccato. Questo fenomeno di “altalena”, definito così dai sondaggisti di SWG, che non sono nuovi a enfatizzare mutamenti repentini, va sicuramente messo in relazione anche al numero crescente di intervistati che non esprime una preferenza elettorale, in netto aumento dal 41,2% al 44,1%. Pertanto possiamo ipotizzare che una fetta di elettori del M5S si sia (momentaneamente) collocata in una posizione più attendista, forse un po’ perplessa di fronte alle notizie contraddittorie che vengono dai comuni amministrati dal M5S, in primis Livorno e Parma, oltre a Bologna che sta discutendo sul nome del candidato da lanciare alle prossime elezioni.
Sondaggio SWG: il consolidamento del centrodestra

D’altro canto, secondo questo sondaggio SWG a guadagnare maggiormente questa settimana è Forza Italia, che ritorna al 12% (+0,7), ma anche gli altri alleati sembrano consolidarsi: Fratelli d’Italia si porta al 4,1% (+0,7) e la Lega Nord al 15,4% (+0,2). Questi tre partiti potrebbero presentarsi uniti alle prossime elezioni, e un primo banco di prova saranno le amministrative che si terranno tra qualche mese. Nonostante in politica la somma dei voti dei singoli partiti spesso sia inferiore al risultato complessivo di una lista unitaria, se sommiamo il bacino elettorale delle tre forze politiche guidate da Berlusconi, Salvini e Meloni si avrebbe una percentuale pari al 31,5% che quindi potrebbe superare il M5S e raggiungere il ballottaggio per contendersi con il PD il premio di maggioranza. Altri istituti, tuttavia, la pensano diversamente.

Sondaggio SWG:*gli altri partiti, PD in testa

L’opposizione di Sinistra Italiana oggi avrebbe il 4,4% (+0,3). Di questa congiuntura non ne beneficia invece il Partito Democratico, in lieve calo al 33,5% (-0,3), e l’alleato alfaniano del Nuovo Centro Destra, stimato al 3,4% (-0,2). Tutte queste forze politiche riuscirebbero a garantirsi qualche seggio alla Camera dei Deputati, se si votasse con la legge elettorale Italicum-Espositum applicabile dal luglio prossimo. Essa infatti prevede uno sbarramento al 3% che in questo caso escluderebbe però il Partito della Rifondazione Comunista (che otterrebbe lo 0,8%), salvo alleanze con Sinistra Italiana.


Scritto da: Piotr Zygulski
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