Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 67/10 del 29 giugno 2010, Santi Pietro e Paolo
Rassegna stampa del 29.06.2010
Mazzini, tu vuò fa l'americano!
Dopo la caduta della repubblica romana, Mazzini fuggì da Roma sotto mentite spoglie con un passaporto degli Stati Uniti.
Garibaldi, sciuscià della Perfide Albione
Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese fu determinante con un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell’ impresa. Lo sostiene la Massoneria di rito scozzese, dell’Obbedienza di Piazza del Gesù, che oggi ha ricordato la data di nascita (4 luglio 1807) del nizzardo in una conferenza stampa ed un convegno alla presenza del Gran Maestro Luigi Pruneti e del Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Pierre Lambicchi.«Il finanziamento – ha detto il prof. Aldo Mola, docente di storia contemporanea all’Università di Milano e storico della massoneria e del Risorgimento – proveniva da un fondo di presbiteriani scozzesi e gli fu erogato con l’impegno di non fermarsi a Napoli, ma di arrivare a Roma per eliminare lo Stato pontificio. Tutta la spedizione garibaldina – ha aggiunto il professor Mola – fu monitorata dalla massoneria britannica che aveva l’obbiettivo storico di eliminare il potere temporale dei Papi ed anche gli Stati Uniti, che non avevano rapporti diplomatici con il Vaticano, diedero il loro sostegno». «I fondi della massoneria inglese – ha aggiunto Mola – servirono a Garibaldi per acquistare a Genova i fucili di precisione, senza i quali non avrebbe potuto affrontare l’ esercito borbonico, che non era l’esercito di Pulcinella, ma un’armata ben organizzata. Senza quei fucili, Garibaldi avrebbe fatto la fine di Carlo Pisacane e dei fratelli Bandiera». «La sua appartenenza alla massoneria – ha detto ancora il prof. Mola - garantì a Garibaldi l’appoggio della stampa internazionale, sopratutto quella inglese, che mise al suo fianco diversi corrispondenti, contribuendo a crearne il mito, e di scrittori come Alexandre Dumas, che ne esaltarono le gesta. Non che lui non lo meritasse, ma tanti altri meritevoli non hanno avuto la sua notorietà». Al «fratello Garibaldi» ha reso omaggio con un «evviva» il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, mentre Pruneti ha criticato «il revisionismo storico e la letteratura di divulgazione che su Garibaldi ne dicono da anni di tutti i colori».
(Fonte: La spedizione dei Mille fu finanziata dalla massoneria inglese | LSDmagazine )
Bloody Sunday: meglio tardi che mai…
Dopo 38 anni le autorità britanniche hanno riconosciuto le responsabilità inglesi nella strage di Londonderry del 30 gennaio 1972 (Bloody Sunday).
… risorgimento: mai
Nessuna autorità italiana intende riconoscere la responsabilità del risorgimento nelle stragi commesse contro le popolazioni del Meridione.
Le sentinelle del Concilio, ovvero come quadrare il cerchio
ROMA - Sabato 12 giugno si è tenuto a San Marino il convegno “Passione della Chiesa, Amerio e altre vigili sentinelle” organizzato dal Centro Culturale Vera Lux di Bologna. L’incontro ha visto la partecipazione di monsignor Luigi Negri, Vescovo di San Marino- Montefeltro, di don Nicola Bux, di padre Giovanni Cavalcoli O.P e del prof. Matteo D’Amico. (…) Monsignor Luigi Negri ha concluso i lavori con un intervento profondo e carico di quella passione che contraddistingue il Vescovo di San Marino-Montefeltro. “E’ giusto guardare il Concilio - ha aggiunto - e quindi interpretarlo affrontando coraggiosamente quei punti per cui è necessario ulteriore approfondimento, ma certamente senza cedere alla tentazione ideologica: tradizionalismo e progressismo sono due degradi ideologici di segno uguale e contrario”. (…) Grazie alla collaborazione con le Edizioni Il Cerchio di Rimini gli organizzatori hanno preannunciato la pubblicazione degli atti del convegno (…).
(Agenzia Zenit del 15 giugno 2010)
Genocidio pianificato
(Milano) - Salute ed economia nei Territori palestinesi occupati, versano in condizioni di estrema gravità. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha redatto una ricerca sulla situazione economica e sociale nei Territori, rendendola pubblica nel mese di maggio. La ricerca è un approfondimento voluto dall’Assemblea mondiale della salute che, nel 2009 aveva chiesto a Israele di «interrompere subito il blocco agli accessi che portano ai Territori occupati e, in particolare, alla Striscia di Gaza; blocchi che – secondo l’Oms – stavano causando una preoccupante carenza di medicine e materiale medico». Secondo il rapporto, l’economia in ginocchio, l’incapacità a governare, le carenze mediche e degli impianti igienici, sono fattori che hanno contribuito a un continuo peggioramento della salute della popolazione, soprattutto a Gaza. In seguito al blocco dei confini voluto da Israele, il 98 per cento delle attività industriali della Striscia si sono interrotte. La proibizione di far entrare a Gaza materiale edile (che Israele blocca per ostacolare la realizzazione di strutture sotterranee), ha impedito la ricostruzione di 6.500 case distrutte durante le operazioni militari israeliane dell’inverno 2008/09; nonché di costruire ex novo 7.500 abitazioni di cui la popolazione di Gaza, in continua crescita ha bisogno. In questo modo almeno 3.500 famiglie della Striscia non vivono in casa propria. (...)
(Fonte: www.terrasanta.net/ del 16 giugno 2010)
Scannovacantista
… il premio scanno vacante a Magdi Allam … (in riferimento all’assenteismo degli eurodeputati alle sessioni parlamentari).
(Da La Stampa del 25 giugno 2010)
La Roma dei brecciaoli sempre più al buio
Roma si è stretta attorno a Gilad Shalit, il giovane militare israeliano da quattro anni prigioniero di Hamas. Circa 5mila persone, tra cui rappresentanti della comunità ebraica e politici, si sono riuniti al Colosseo, le cui luci sono state spente per protestare contro la prigionia del soldato. In tarda serata poi decine di persone sono state coinvolte in una maxi-rissa tra italiani filo-israeliani e filo-palestinesi di fronte al Campidoglio. (leggere: azione degli squadristi sionisti contro gli altri manifestanti, NdR). Sotto l'Anfiteatro Flavio si sono riuniti soprattutto giovani appartenenti al Bene' Berith e dell'Ugei. Alle 23.00 in punto, mezzanotte in Israele, il Colosseo si è spento e dalla piazza si è levato un grido: "Libero". Non è stato l'unico urlo a riecheggiare in ricordo di Shalit. Poco prima il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, aveva infatti gridato: "Israele non sarà mai sola, mai sola, mai sola".(…)Poi è stata la volta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha detto, alzando la voce, che "da quando il volto di Shalit campeggia sul Campidoglio gli ipocriti e i pacifisti a senso unico stanno lontani dalla piazza". Per il primo cittadino di Roma quel volto "non deve mai cessare di assillare le nostre coscienze". Sul palco, tra i politici e i rappresentanti della comunità ebraica tutti con al polso il braccialetto giallo pro-Shalit c'era anche il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha parlato di una vicenda "in cui torti e ragioni sono chiarissimi e indiscutibili: siamo in presenza di un atto di terrorismo al di fuori di convenzioni internazionali". La presidente della regione Lazio, Renata Polverini, ha sottolineato "l'affetto che ho per Israele e per chi si riconosce in quello Stato".(…)
(Fonte: Roma spegne il Colosseo per Shalit. Maxi rissa tra israeliani e palestinesi - cronaca -Tgcom - pagina 1 , 25.06.2010)
Il presidente della Knesset
Un amico vicino e caloroso per il nostro stato” titolava Yedioth Ahronot, il più diffuso quotidiano israeliano, alla vigilia della seconda visita in Israele del presidente della Camera Gianfranco Fini. Un’accoglienza da amico, dunque, quella riservata a Fini per la tre giorni che la scorsa settimana l’ha visto fra Gerusalemme, Tel Aviv e i territori palestinesi, ribadita dalle parole del presidente israeliano Shimon Peres, il quale, riferendosi al prestigioso ospite, ha sottolineato che “chi ti è amico nella momento della necessità è un vero amico”. Fini - accompagnato da una delegazione di parlamentari e, nella visita a Yad Vashem e negli incontri con la Knesset e la comunità ebraica italiana, dal presidente UCEI Renzo Gattegna - ha aperto la sua visita con un breve incontro con il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu. (…) Seconda tappa del viaggio del presidente della Camera è stata la visita alla Knesset, il parlamento israeliano, dove Fini ha incontrato per un colloquio il suo omologo Reuven Rivlin, presidente del Parlamento israeliano, e il leader dell’opposizione Tzipi Livni. Dopo aver ricevuto il saluto dell’Assemblea riunita in seduta straordinaria, il presidente della Camera ha firmato il libro d’onore della Knesset: “con sincera commozione nel nome dei comuni valori di democrazia e libertà”. (…)
(Fonte: Moked - il portale dell´ebraismo italiano » Blog Archive » Missione in Israele - Peres: “Chi è amico nel momento di necessitÃ* è un amico vero su cui possiamo contare in ogni stagione” )
Conversione e battesimo di Sneijder
Wesley Sneijder si è convertito alla fede cattolica: il campione olandese, centrocampista dell’Inter, ha trovato l’ispirazione, e si è fatto battezzare, prima di partire con la Nazionale arancione per i Mondiali in Sudafrica.E’ lo stesso fantasista a raccontare – come si legge sul sito cattolico olandese RKK, che la riprende dal giornale ‘de VolksKrant’ – la storia di questa decisione intima maturata proprio insieme al gruppo nerazzurro. ... Così si è fatto battezzare, in una cerimonia celebrata alla Pinetina di Appiano Gentile, dopo aver seguito il corso di catechismo necessario da adulti per ricevere il sacramento.Sneijder è stato incoraggiato nella sua scelta anche dalla fidanzata Yolanthe Cabau. E’ stata proprio lei a donare al giocatore un rosario che porta sempre al collo.
(Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/...10/06/snej.jpg )
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