Se vi stavate chiedendo*dove fosse finito Renzo*Bossi (per tutti il Trota, nomignolo affibbiatogli dal padre Umberto) eccovi accontentati. Ora gestisce un’azienda agricola a Brenta, nel Varesotto, a pochi chilometri da Gemonio, dove vive la famiglia Bossi. “Non penso alla politica e non la seguo più: gestire un’azienda agricola è un lavoro impegnativo, gli animali vanno seguiti sette giorni su sette” ha raccontato il figlio dell’ex leader del Carroccio prima di entrare in aula a Milano per assistere all’udienza del processo che lo vede imputato assieme al padre e all’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito per appropriazione indebita per le presunte spese personali con i fondi della Lega Nord.
“Ho iniziato nel 2012 l’avventura nell’azienda agricola con mio fratello.*Si tratta di una bella avventura che stiamo portando avanti con tanta forza, legata alla natura, al territorio e alle nostre tradizioni”.
La difesa di Renzo Bossi
Renzo ha poi parlato del processo che lo vede implicato: “Le spese non sono state pagate dalla Lega ma da me personalmente, ho depositato tutti i documenti che lo provano”. “Sto ancora pagando alcune multe e alcune cartelle esattoriali – ha proseguito – nell’elenco di spese non ci sono le prove che il pagamento sia stato fatto dalla Lega. Ho rateizzato con Equitalia alcune multe – ha concluso – non potevano essere state pagate dalla Lega”.
Scritto da: Redazione
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