Originariamente Scritto da
gianc
Le ragioni geopolitiche del crollo dei prezzi del petrolio - Limes
Siamo così certi che una caduta dei prezzi dell’ordine del 38% circa in meno di 5 mesi sia riconducibile, in buona sostanza, a queste due variabili? A metà 2010 e 2012, il mercato del petrolio – nonostante la presenza di surplus dell’offerta nettamente superiore a quello attuale – non ha prodotto un crollo dei prezzi di questa entità. Di fatto, il trend corrente non è determinato solo dall’equilibrio fisico di domanda e offerta ma anche da altri fattori, in primis geopolitici, sulla scia dei quali si inserisce la speculazione.
Più precisamente: già a ottobre abbiamo suggerito l’ipotesi di una precisa scelta politica – operata anzitutto dai sauditi – in funzione anti-russa e anti-iraniana. Per il ministro delle Finanze di Mosca, Anton Siluanov, il calo del prezzo del petrolio potrebbe costare alla Federazione Russa fino a 100 miliardi di $ all’anno, mentre le sanzioni provocherebbero perdite per 40 miliardi di $.
Allora riepiloghiamo.
All'Arabia Saudita (il più grosso produttore mondiale) fa comodo tenere gli attuali livelli di produzione, così facendo il prezzo scivolerà lentamente verso i 20 dollari al barile dato che Russia e Iran hanno bisogno di produrre per sopravvivere e gli Stati Uniti devono produrre per essere indipendenti dal resto del mondo.
Una volta messi fuori gioco i vari produttori, l'Arabia Saudita che ha il più basso costo di produzione (mentre l'America il più alto) potrà progressivamente far aumentare il prezzo del greggio e continuare a vivere nell'oro per altri 30 anni.
Quando il petrolio a basso costo sarà finito rimarrà solo quello difficile da estrarre. Durerà per altri 30 - 50 anni ma non sarà più utilizzato per bruciare, servirà solo per la produzione delle plastiche.
Ma per allora l'energia verrà tutta dalle alternative e dal nucleare di nuova generazione.
Conviene per il nostro Paese estrarre il petrolio dalla Basilicata ?
Credo di no, ci
guadagneremmo molto di più tra trent'anni.
Conviene estrarre il petrolio dall'Adriatico ?
Assolutamente si, se non perforiamo noi lo fanno i nostri vicini sull'altra sponda dell'Adriatico.
Per lo meno in Basilicata dovremmo produrre al minimo anche se questo non porterebbe nessuna agevolazione per i residenti.