Insomma, la dimostrazione che il laicismo è la scimmia del Cristianesimo.
Insomma, la dimostrazione che il laicismo è la scimmia del Cristianesimo.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
Non e' un solo un laicismo, ma dietro c'e' una massoneria occultista pseudo progressista che , si, vuole sostituirsi al Cristianesimo da circa 500 anni. (rosacroce,cabala,sette esoteriche,calvinismo ecc..)
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Tutto quello che fanno è soltanto contro di noi. Tutte le loro illusorie pars costruens sono solo e soltanto in odio del Cristianesimo.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
25 dicembre 2016: Natività di Nostro Signore Gesù Cristo…
Et Verbum caro factum est!
Auguri di Buon e Santo[B][U] Natale a tutti i Cattolici!
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“25 dicembre, Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.
Caro Gesù, anche tu fosti un giorno bambino come noi, e ci hanno detto che amavi di avere i piccoli vicino a Te. Così noi veniamo ora, fanciulli di tutte le nazioni del mondo, ad offrirti i nostri ringraziamenti e ad elevare a Te la nostra preghiera per la pace. Tu brami di essere con noi in ogni ora e in ogni luogo; fa dunque dei nostri cuori la tua dimora, il tuo altare e il tuo trono. Fa che tutti formiamo una sola famiglia, unita sotto la tua custodia e nel tuo amore. Tieni lontano da ogni uomo, giovane o adulto, i pensieri e le opere dell’egoismo, che separano i figli del Padre celeste gli uni dagli altri e da Te. Sia a tutti la tua grazia scudo contro i nemici del Padre tuo e tuoi; perdona loro, o Signore; essi non sanno quello che fanno. Se gli uomini col tuo aiuto si ameranno l’un l’altro, vi sarà vera pace nel mondo, e noi bambini potremo vivere senza il timore degli orrori di una nuova guerra. Noi chiediamo alla tua immacolata Madre Maria, che è anche la Madre nostra, di offrire a Te questa nostra preghiera di pace. Tu allora certamente la esaudirai. Grazie, o dolce Gesù! Così sia! (Pio XII).”
“Pastores … venerunt festinantes: et invenerunt Mariam, et Joseph, et infantem positum in præsepio.
I pastori… andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
Luc II, 16
L’Istituto Mater Boni Consilii augura ai suoi amici e benefattori un Santo Natale 2016.”
"Il numero 40 del settimanale di formazione teologica cattolica SVRSVM CORDA® del 25 dicembre 2016 sarà a colori. http://www.sursumcorda.cloud/
Indice:
- Comunicato numero 40. Solennità del Santo Natale;
- Breve omelia: il Tempo di Natale;
- Omelia di Natale: Evangelizo vobis gaudium magnum, quia natus est vobis hodie, Salvator mundi!;
- Omelia di Natale: Gloria in excelsis Deo, et in terra pax hominibus bonæ voluntatis;
- Omelia di Natale: La culla di Betlemme è una cattedra;
- Omelia di Natale: Visita nel pensiero e nella fede a Betlemme;
- Omelia di Natale: La chiamata dei pastori alla culla di Gesù Bambino;
- Omelia di Natale: Il modo con cui i pastori cercano il neonato Salvatore;
- Omelia di Natale: I Pastori ci insegnano a corrispondere alle chiamate del Signore;
- Omelia di Natale: La culla di Gesù è il perno del mondo, la sorgente, il trono;
- Omelia di Natale: Il gran giorno dopo quaranta secoli di notte;
- Omelia di Natale: Et Verbum caro factum est;
- Brevi cenni. Anno, luogo di nascita di Gesù e la sua origine davidica."
Omelia di Natale: Et Verbum caro factum est
[B]
“25 dicembre 496: Battesimo di Re Clodoveo a Reims per mano di San Remigio, Vescovo di Reims - il regno dei Franchi entra nel regno di Cristo”
“Il 25 dicembre 795 muore Papa Adriano I, Sommo Pontefice”
[B]“Il 25 dicembre 800 San Leone III incorona Carlo Magno Imperatore dei Romani”
Venite, adoremus! Un augurio natalizio
Venite, adoremus! Un augurio natalizio | Radio Spada
Natività di Nostro Signore | Radio Spada
[DA LEGGERE E ASCOLTARE] Una poesia per la Natività | Radio Spada
[Mattia Rossi per Radio Spada] Le antifone O nella novena di Natale | Radio Spada
Il Principe muore per dare la vita al verme | Radio Spada
Il Verbo Eterno da Dio si è fatto uomo
Il Verbo Eterno da Dio si è fatto uomo | Radio Spada
https://i0.wp.com/radiospada.org/wp-...azione-09-.jpg
«Et verbum caro factum est», solennità del Santo Natale. | Radio Spada
“«Et verbum caro factum est», solennità del Santo Natale.”
Il mistero che la Chiesa onora in questa terza Messa è la nascita eterna del Figlio di Dio nel seno del Padre suo. Essa ha celebrato, a mezzanotte, il Dio-Uomo che nasceva dal seno della Vergine in una stalla; all'aurora, il divino Bambino che nasceva nel cuore dei pastori; le rimane da contemplare ora una nascita molto più meravigliosa delle altre due, una nascita la cui luce abbaglia gli sguardi degli Angeli, e che è essa stessa la testimonianza eterna della sublime fecondità del nostro Dio. Il Figlio di Maria è anche il Figlio di Dio; il nostro dovere è proclamare oggi la gloria di questa ineffabile generazione che lo produce consustanziale al Padre, Dio da Dio, Luce da Luce. Eleviamo dunque i nostri sguardi fino al Verbo eterno che era al principio con Dio, e senza il quale Dio non è mai stato; perché egli è la forma della sua sostanza e lo splendore della sua eterna verità.
La santa Chiesa apre i canti del terzo Sacrificio con l'acclamazione al neonato Re, ne celebra il potente principato che egli detiene, in quanto Dio, prima di ogni tempo, e che riceverà, come uomo, per mezzo della Croce che un giorno deve gravare sulle sue spalle. Egli è l'Angelo del gran Consiglio, cioè l'inviato dal ciclo, per compiere il sublime disegno concepito dalla gloriosa Trinità, di salvare l'uomo mediante l'Incarnazione e la Redenzione. In questo augusto consiglio il Verbo ha avuto la sua divina parte; e la sua dedizione alla gloria del Padre, unita all'amore per gli uomini, gliene ha fatto assumere l'incarico.Un bambino ci è nato, un Figlio ci è stato dato; egli porta sulle sue spalle il segno del suo principato, e sarà chiamato l'Angelo del gran Consiglio.
EPISTOLA (Ebr 1,1-12). - Dopo aver molte volte e in molte guise, anticamente, parlato ai padri per i profeti, in questi ultimi tempi Dio ci ha parlato per il Figliolo che Egli ha costituito erede di tutte quante le cose, per mezzo del quale fece anche i secoli. Il Figlio, essendo lo splendore della gloria, l'immagine della sostanza di Dio e tutto sostenendo con la parola sua potente, dopo averci purificati dai peccati, siede alla destra della Maestà divina nel più alto dei cieli, tanto più sublime degli Angeli, quanto è più eccellente del loro il nome che egli ebbe in retaggio. Infatti a quale degli Angeli disse mai Dio: Tu sei il mio Figliolo: oggi io ti ho generato? E di nuovo: Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figlio? E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: E lo adorino tutti gli Angeli di Dio. Mentre invece parlando degli Angeli, dice: Egli fa suoi Angeli gli spiriti e suoi ministri i fuochi fiammanti. Ma il Figlio dice: Il tuo trono o Dio, è nei secoli dei secoli; scettro d'equità è lo scettro del tuo regno; tu hai amato la giustizia ed hai odiato l'iniquità: per questo, o Dio, il tuo Dio ti ha unto con olio di esultazione al di sopra dei tuoi consorti. E tu in principio, o Signore, fondasti la terra, e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu durerai e tutti invecchieranno come un vestito; li cambierai come un mantello e saranno mutati; ma tu rimani sempre lo stesso e gli anni tuoi non verranno meno.
Il grande Apostolo, in questo magnifico inizio della sua Epistola agli antichi fratelli della Sinagoga, mette in risalto la nascita eterna dell'Emmanuele. Mentre i nostri occhi sono teneramente fissi sul dolce Bambino del Presepio, egli ci invita ad alzarli fino alla Luce suprema, nel cui seno lo stesso Verbo che si degna di abitare la stalla di Betlemme sente l'eterno Padre che gli dice: Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato; e questo oggi è il giorno della eternità, giorno senza sera né mattino, senza alba e senza tramonto. Se la natura umana che egli si degna di assumere nel tempo lo pone al disotto degli Angeli, la sua elevazione al disopra di essi è infinita per il titolo e la qualità di Figlio di Dio che gli appartengono per essenza. Egli è Dio, è il Signore, e nessun mutamento lo può toccare. Avvolto in fasce, appeso alla croce, morente nelle ambasce, secondo l'umanità, rimane impassibile e immortale nella sua divinità; perché ha una nascita eterna.
VANGELO (Gv 1,1-14). - In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo era in principio presso Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui, e senza di lui nessuna delle cose create è stata fatta. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce splende fra le tenebre ma le tenebre non la compresero. Ci fu un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per attestare della luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. Era la vera luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Era nel mondo e il mondo fu creato per mezzo di lui, ma il mondo non lo conobbe. Venne in casa sua ed i suoi non lo ricevettero. Ma a quanti lo accolsero, ai credenti nel suo nome, diede il diritto di diventare figli di Dio; i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomini ma da Dio sono nati. (Qui si genuflette) E IL VERBO SI È FATTO CARNE ED ABITÒ FRA NOI e noi abbiamo contemplata la sua gloria: gloria come d'Unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità.
Figlio eterno di Dio, davanti alla mangiatoia in cui ti degni di manifestarti oggi per amore nostro, noi confessiamo, nella più umile adorazione, la tua eternità, la tua onnipotenza, la tua divinità. Tu eri al principio, eri in Dio, ed eri tu stesso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo tuo, e noi siamo l'opera delle tue mani. O Luce infinita, o Sole di giustizia, noi non siamo che tenebre: illuminaci! Troppo a lungo abbiamo amato le tenebre, e non ti abbiamo compreso; perdonaci il nostro errore. Troppo a lungo hai bussato alla porta del nostro cuore, e non ti abbiamo aperto. Oggi almeno, grazie ai meravigliosi accorgimenti del tuo amore, ti abbiamo ricevuto; chi potrebbe infatti non riceverti, o divino Bambino, così dolce e cosi pieno di tenerezza? Ma rimani in noi; porta a compimento quella nuova nascita che hai preso in noi. Non vogliamo più essere né dal sangue, né dalla volontà della carne, né dalla volontà dell'uomo, ma da Dio, con te e in te. Tu ti sei fatto carne, o Verbo eterno, affinché fossimo noi stessi divinizzati. Sostieni la nostra debole natura che si sente venire meno davanti a così alto destino. Tu nasci dal Padre, nasci da Maria, e nasci nei nostri cuori; tre volte gloria a te per questa triplice nascita, o Figlio di Dio così misericordioso nella tua divinità, così divino nel tuo abbassamento!* * *
Il grande giorno ha, terminato il suo corso, e si avvicina la notte durante la quale il sonno verrà a ristorare le sante fatiche che ci hanno causato le veglie della gloriosa Natività. Prima di andare a riposare, mandiamo un pio e religioso ricordo ai santi Martiri di cui la Chiesa ha rinnovato la memoria in questo giorno nel Martirologio. Diocleziano e i suoi colleghi nell'impero avevano appena pubblicato il famoso editto di persecuzione che dichiarava alla Chiesa la più sanguinosa guerra che essa abbia mai subita. L'editto affisso a Nicomedia, residenza dell'imperatore, era stato strappato da un cristiano che pagò tale atto di santa audacia con un glorioso martirio. I fedeli pronti alla lotta osarono sfidare la potenza imperiale, continuando a frequentare la loro chiesa condannata alla demolizione. Si era giunti al giorno di Natale. Essi si raccolsero in numero di parecchie migliaia nel sacro tempio per celebrarvi un'ultima volta la Nascita del Redentore. A quella notizia, Diocleziano inviò uno dei suoi ufficiali con l'ordine di chiudere le porte della chiesa, e di appiccare ai quattro angoli dell'edificio il fuoco che doveva distruggerla. Quando tutto fu disposto, squilli di tromba si udirono sotto le finestre della basilica, e i fedeli intesero la voce del banditore che annunciava, da parte dell'imperatore che quelli i quali volevano aver salva la vita potevano uscire, condizione di offrire l'incenso sull'altare di Giove eretto davanti alla porta della chiesa; diversamente, sarebbero stati tutti preda delle fiamme. Un cristiano rispose a nome della pia assemblea: "Siamo tutti cristiani; onoriamo Cristo come unico Dio e unico Re, e siamo pronti a sacrificargli la nostra vita in questo giorno". A tale risposta i soldati ricevettero l'ordine di appiccare il fuoco. In pochi istanti la chiesa fu un immenso rogo, le cui fiamme salivano verso il cielo, inviando in olocausto al Figlio di Dio, che si era degnato in quel giorno di iniziare una vita umana, l'offerta generosa di quelle migliaia di vite che rendevano testimonianza alla sua venuta in questo mondo. Così fu glorificato, nell'anno 303, a Nicomedia, l'Emmanuele disceso dal cielo per abitare fra gli uomini. Uniamo, con la santa Chiesa l'omaggio dei nostri voti a quello di questi coraggiosi cristiani la cui memoria si conserverà, attraverso la sacra Liturgia, sino alla fine dei secoli.
Rivolgiamo ancora una volta i nostri pensieri e i nostri cuori alla fortunata stalla dove Maria e Giuseppe formarono l'augusta compagnia del divino Bambino. Adoriamo ancora il Neonato e chiediamogli la sua benedizione. San Bonaventura esprime, con una tenerezza degna della sua anima serafica, nelle sue Meditazioni sulla vita di Gesù Cristo, i sentimenti del cristiano chiamato presso la culla di Gesù che nasce: "E anche tu - egli dice - che hai tanto indugiato, piega il ginocchio, adora il Signore Dio tuo, venera la Madre sua e saluta con riverenza il santo vegliardo Giuseppe; quindi, bacia i piedi del Bambino Gesù, che giace nella mangiatoia, e prega la santa Vergine di dartelo o di permettere che tu lo prenda. Prendilo fra le braccia, stringilo e considera bene il suo amabile volto; bacialo con riverenza, e gioisci con lui. Questo puoi farlo, perché è verso i peccatori che egli è venuto, per recare la salvezza; e ha umilmente conversato con essi e infine si è dato in cibo. La sua benignità si lascerà pazientemente toccare, come tu vuoi, e non attribuirà ciò alla presunzione, ma all'amore".
[1][/URL] Gli antichi documenti indicano la basilica di S. Pietro come luogo della Stazione. ma, a partire dal XII secolo si scelse S. Maria Maggiore "a motivo della brevità del giorno e della difficoltà del cammino", dicel'Ordo Romanus.PREGHIAMO(Terza Messa durante il giorno). Concedici, Dio onnipotente, che la nuova Nascita del tuo Unigenito nel mondo ci liberi dall'antica schiavitù che ci tiene sotto il giogo del peccato.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 133-137."
Luca, Sursum Corda!
Ultima modifica di emv; 30-12-19 alle 13:43
ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
«Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»
SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!
Buon Natale, tanti auguri di pace e serenità a tutti!
IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!
“Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"
25 dicembre 2017: Natività di Nostro Signore Gesù Cristo…
«Et Verbum caro factum est» !
Auguri di Buon e Santo Natale a tutti i Cattolici!
“TEMPO DI NATALE.
Capitolo I - Storia del Tempo di Natale
Guéranger, L'anno liturgico - Capitolo primo. Storia del tempo di Natale
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-st.htm
Capitolo II - Mistica del Tempo di Natale
Guéranger, L'anno liturgico - Capitolo secondo. Mistica del tempo di Natale
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-mist.htm
Capitolo III - Pratica del Tempo di Natale
Guéranger, L'anno liturgico - Capitolo terzo. Pratica del tempo di Natale
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-pr.htm "
“IL SANTO GIORNO DI NATALE.
Il santo giorno di Natale
Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno di Natale
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale.htm
Prima dell’ufficio della notte
Guéranger, L'anno liturgico - Natale. Prima dell'Ufficio della notte
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-notte.htm
Messa di Mezzanotte
Guéranger, L'anno liturgico - Natale. Messa di Mezzanotte
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-messa1.htm
Messa dell’aurora
Guéranger, L'anno liturgico - Natale. Messa dell'aurora
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-messa2.htm
Messa del giorno
Guéranger, L'anno liturgico - Natale. Messa del giorno
http://www.unavoce-ve.it/pg-natale-messa3.htm "
“25 dicembre, Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.[/B]
“l’anno quarantesimosecondo dell’impero di Ottaviano Augusto, stando tutto il mondo in pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, eterno Dio e Figlio dell’eterno Padre, volendo santi ficare il mondo colla sua piissima venuta, concepito di Spirito Santo, e decorsi nove mesi dopo la sua concezione (Qui tutti genuflettono), in Betlémme di Giuda nacque da Maria Vergine fatto uomo. Natività di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne (Qui tutti si alzano)”.
Caro Gesù, anche tu fosti un giorno bambino come noi, e ci hanno detto che amavi di avere i piccoli vicino a Te. Così noi veniamo ora, fanciulli di tutte le nazioni del mondo, ad offrirti i nostri ringraziamenti e ad elevare a Te la nostra preghiera per la pace. Tu brami di essere con noi in ogni ora e in ogni luogo; fa dunque dei nostri cuori la tua dimora, il tuo altare e il tuo trono. Fa che tutti formiamo una sola famiglia, unita sotto la tua custodia e nel tuo amore. Tieni lontano da ogni uomo, giovane o adulto, i pensieri e le opere dell’egoismo, che separano i figli del Padre celeste gli uni dagli altri e da Te. Sia a tutti la tua grazia scudo contro i nemici del Padre tuo e tuoi; perdona loro, o Signore; essi non sanno quello che fanno. Se gli uomini col tuo aiuto si ameranno l’un l’altro, vi sarà vera pace nel mondo, e noi bambini potremo vivere senza il timore degli orrori di una nuova guerra. Noi chiediamo alla tua immacolata Madre Maria, che è anche la Madre nostra, di offrire a Te questa nostra preghiera di pace. Tu allora certamente la esaudirai. Grazie, o dolce Gesù! Così sia! (Pio XII).”
«“HIC DE VIRGINE MARIA IESUS CHRISTUS NATUS ES”
L’Istituto Mater Boni Consilii formula ai fedeli, agli amici e ai benefattori i migliori auguri per il Santo Natale.»[/B]
http://www.sodalitium.biz/wp-content...ty-300x190.jpg
http://www.sodalitium.biz/catechismo...-santo-natale/
"Catechismo Maggiore di San Pio X – Del santo Natale.
4 D. Che festa è il santo Natale?
R. Il santo Natale è la festa istituita per celebrare la memoria della nascita temporale di Gesù Cristo.
5 D. Che cosa ha di particolare il santo Natale tra tutte le altre feste?
R. Il santo Natale tra tutte le altre feste ha due cose di particolare:
1 che si celebrano gli uffici divini nella notte precedente, secondo l’uso antico della Chiesa nelle vigilie;
2 che si celebrano tre messe da ogni sacerdote.
6 D. Perché la Chiesa ha voluto ritenere l’uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi?
R. La Chiesa ha voluto ritenere l’uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi per rinnovare con viva riconoscenza la memoria di quella notte, in cui, nascendo il divin Salvatore, cominciò l’opera della nostra redenzione.
7 D. Quali cose ci propone la Chiesa a considerare nelle tre Messe del Natale?
R. Nel vangelo della prima Messa del Natale la Chiesa ci propone a considerare che la santissima Vergine, recatasi in compagnia di S. Giuseppe da Nazaret a Betlemme per far ivi registrare il loro nome, secondo l’ordine dell’imperatore, né avendo ritrovato altro alloggio, diede alla luce Gesù Cristo dentro una stalla e lo ripose nel presepio, cioè in una mangiatoia d’animali. Nel vangelo della seconda ci propone a considerare la visita fatta a Gesù Cristo da alcuni poveri pastori, che erano stati avvisati da un Angelo della nascita di esso. Nel vangelo della terza ci propone a considerare che questo fanciullo, che si vede nascere nel tempo da Maria Vergine, è ab eterno Figliuolo di Dio.
8 D. Che cosa intende la Chiesa nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale?
R. Nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale la Chiesa intende che ringraziamo il divin Redentore d’essersi fatto uomo per la nostra salute, che lo riconosciamo insieme ai pastori, e lo adoriamo qual vero Figliuolo di Dio, ascoltando le istruzioni ch’Egli tacitamente ci dà colle circostanze della sua nascita.
9 D. Che cosa c’insegna Gesù Cristo colle circostanze della sua nascita?
R. Colle circostanze della sua nascita Gesù Cristo c’insegna a rinunciare alle vanità del mondo e ad apprezzare la povertà e le sofferenze.
10 D. Nella festa del Natale siamo noi obbligali ad ascoltare tre Messe?
R. Nella festa del Natale siamo obbligati ad ascoltare soltanto una Messa, ma è però bene ascoltarle tutte e tre per conformarci meglio alle intenzioni della Chiesa.
11 D. Che cosa dobbiamo noi fare nel santo Natale per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa?
R. Nel santo Natale, per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa, dobbiamo fare queste quattro cose:
1 prepararci la vigilia con unire al digiuno un raccoglimento maggiore del solito;
2 apportarvi una grande purità per mezzo di una buona confessione e un grande desiderio di ricevere il Signore;
3 assistere, se si può, agli uffizi divini nella notte precedente, e alle tre Messe, meditando il mistero che si celebra;
4 impiegare questo giorno, per quanto possiamo, in opere di cristiana pietà."
"Carlo Di Pietro - Sursum Corda
Festeggiamo e difendiamo il Natale non per tradizione ma per fede. La nostra tradizione non ha fatto altro, insieme con la storia ecclesiastica e profana, che dimostrare la verità della nostra fede. Auguri a chi non si vergogna di dire: "Festeggio e difendo il Natale perché credo".
+ Preghiamo Gesù Bambino affinché tutti possiamo avere una nascita cattolica, una vita cattolica, una morte cattolica, un'eternità cattolica. Preghiamo ancora Gesù Bambino affinché estirpi l'ecumenismo e la laicità: i peggiori nemici del Natale e della Nazione. Così sia. +”
“La Culla di Gesù è il perno del mondo!”
https://www.sursumcorda.cloud/artico...-il-trono.html
“Omelia di Natale: Il gran giorno dopo quaranta secoli di notte.”
https://www.sursumcorda.cloud/artico...-di-notte.html
“Omelia di Natale: Et Verbum caro factum est.”
https://www.sursumcorda.cloud/artico...actum-est.html
“25 dicembre dell'anno 800. Nel corso della messa di Natale, nella basilica di San Pietro, Papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore.”
“Pietro Ferrari
Santa Natività con l'augurio di poter ricevere le grazie del Primo Avvento con umile stupore, affinchè le nostre anime si rallegrino di Speranza perchè il Regno è vicino e il Re sta per nascere ancora.”
"Pietro Ferrari ha condiviso il post di Pierfrancesco Palmisano."
«BENEDETTO IL NATALE» DISCORSO DEL SANTO PADRE PIO XI PER LA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI
http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=30638
“Les Houches: Statue du Christ Roi (Le Coupeau)
http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=30636
di Redazione
Sulla dorsale della montagna di Chamonix, di fronte al Monte Bianco, in località “Le Coupeau” si trova la grande statua, la cui foto, scattata da un nostro collaboratore, abbiamo voluto mettere sulla home page del sito, che, soprattutto grazie alla generosità dei lettori stiamo modificando, migliorando, implementando.
Probabilmente si tratta della vista di montagna più bella del continente europeo. La statua di “Christ Roi” (Christus Rex – Cristo Re) primeggia indicando l’Infinito e fu costruita nel 1933 in onore del cardinale scalatore, poi Papa Pio XI, Achille Ratti, che aprì la via principale di salita al Monte Bianco: la Vois de Pape (la Via del Papa).
VIDEO: https://youtu.be/pULdZEfHSIw”
"Umiltà e stupore"
http://daniloquinto.tumblr.com/post/...to-18-dicembre
La santificazione del tempo - Centro Studi Giuseppe Federici
http://www.centrostudifederici.org/l...one-del-tempo/ "[/B]
“La ricetta del buon cristiano e qualche curiosità sul Natale
http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=30568
di Padre Romualdo Maria Lafitte OSB
Foglietto illustrativo
Farmaco: Rosario in grani
COMPOSIZIONE: ogni Rosario contiene: 50 Ave , 5 Padre Nostro, 5 Gloria al Padre, 1 Salve Regina.
PRINCIPIO ATTIVO: la Grazia di Dio.
CATEGORIA FARMACO: santificante effervescente.
USO: si consiglia il sovradosaggio.
SOVRADOSAGGIO: in caso di assunzione in dosi elevate si potrebbero avere manifestazioni di Gioia profonda, Slanci di Carità, Lodi impreviste a Dio.
INTERAZIONI: è possibile, anzi consigliabile, assumerlo insieme ad altre preghiere e ai Sacramenti, spe-cialmente il Santo Sacrificio della Messa e la Confessione.
DOSI CONSIGLIATE: da 1 a 3 al giorno.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: contro la tiepidezza spirituale, aiuta nel cammino verso la Santità, in caso di tentazioni, acidità e pesantezza di coscienza, libera le anime dal Purgatorio, risolve problemi.
POSOLOGIA: uso orale. Da assumere con raccoglimento. Effetti migliorati con assunzione in famiglia.
EFFETTI INDESIDERATI: se recitato ogni giorno, può provocare un cerchio alla testa.
CONTROINDICAZIONI: nessuna.
VALIDITÀ: non è soggetta ad alcuna forma di deterioramento.
PRODUTTORE Laboratori M.SS. – Maria Santissima.
ATTENZIONE: Tenere il medicinale alla portata dei bambini!
CONSIGLI DI USO: Assumere 1 Padre nostro e 10 Ave Maria, seguiti subito di 1 Gloria al Padre. Ripetere l’operazione 5 volte. Si può anche dividere in piccole dosi e prendere durante l’arco della giornata.
(…) La nascita del Rosario ha una data, 1212, l’apparizione della Madonna a San Domenico a Tolosa. Racconta il Beato Alano de la Roche che mentre San Domenico, prostrato, chiedeva accoratamente alla Madonna una preghiera capace di vincere l’eresia degli albigesi o catarri, Maria gli apparve con una corona di 150 rose intercalate da 15 gigli e disse che con quell’arma, tutto quel che chiedeva gli sarebbe dato: “Predica questo e l’eresia si fermerà”. Era la nascita ufficiale del Rosario. Non è la Chiesa che ci diede il Rosario ma la Vergine stessa. Perché 15? 15 misteri o decine (Gaudiosi il Lunedì, Dolorosi il martedì, Gloriosi il Mercoledì, poi di nuovo Gaudiosi il Giovedì, Dolorosi il Venerdì, Gloriosi il Sabato e Domenica: tutta la vita di Gesù e Maria). 15 misteri =150 Ave Maria =150 salmi. 10 Ave per ogni decina. I Padri del de-serto del IV-V° secolo, recitavano ogni giorno i 150 salmi. Poi com’eravamo molto più fragili di questi grandi santi, la Mamma Chiesa con San Benedetto ci disse: “Va bene. Non potete pregarli su un solo giorno? Allora li reciterete su una settimana”. Questo per i monaci e monache che si consacrano alla preghiera. Ma come i laici (principi, studenti, contadini, lavoratori), con doveri e famiglia, non avevano tempo per recitare i salmi, o per chi era illetterato, la Chiesa disse: “Per ogni salmo, direte 1 Ave Maria. 150 salmi, 150 Ave Maria”. Donde il Rosario di 150 Ave, 15 misteri. Perciò, nessun papa toccò il Rosario, perché sapeva non poter farlo.
LA VERA STORIA DEL BABBO NATALE
Babbo Natale è realmente esistito e si tratta di un grande santo, popolare soprattutto fra gli ortodossi e nel Nord Europa: San Nicola di Mira. San Nicola nacque a Patara (Turchia). Divenne vescovo di Mira nel VI° secolo. Quando morì, le sue spoglie furono deposte a Mira. Ma nel 1087, cavalieri italiani camuffati da mercanti rubarono sue reliquie e le trasportarono a Bari. Il santo era molto caritatevole con le famiglie disagiate, e salvava spesso l’onore delle ragazze povere senza dota, calando loro il denaro necessario, discretamente di notte dai camini. Da qui nasce l’immagine di un arzillo vecchietto che fabbrica giocatoli per far felici i bambini, e con l’aiuto di una slitta trainata dalle renne, le distribuisce, calandoli dal camino. Come si vede, non è l’anticristiana Coca Cola che inventò Babbo Natale, e ancora di meno le Vip italiane bestemmiatrici nude che non arrossiscono di prestarsi a fare Babbo Natale al femminile. E’ vestito di rosso perché il rosso è il colore dei martiri. E la mitra in testa è quella dei vescovi. San Nicola rimane fino ad oggi il “portatore di doni”, tradizione seguita nei paesi nordici il 6 di Dicembre – sua festa ed entrata in Cielo - e da noi nella notte di Natale, per la nascita di Gesù bambino.
STORIA DELL’ALBERO DI NATALE
Verso il secolo XI, nel Nord Europa medievale, vigeva l’uso popolare di allestire rappresentazioni sacre (Misteri) sul piazzale delle cattedrali ,con episodi della Bibbia. Nell’avvento, una storia molto richiesta era la caduta di Adamo ed Eva. Per fare l’albero del peccato, si ricorreva, visto la regione e stagione, all’abete ,unico albero verde, al quale si appendevano dei frutti (donde le nostre palline). L’Albero rappresentava il peccato e la morte, che Gesù Bambino e la Madonna sconfiggono. Ricordava anche la beata colpa dei nostri progenitori che ci valse 1 tale redentore: per tale motivo, lo si adorna di luci./ Essendo l’unico albero verde d’inverno, quando tutt’attorno c’è neve e freddo, simbolizza la Vita perenne che il divino Bimbo por-ta con se. Da tale venerabile tradizione, l’albero di Natale che protegge sotto i suoi rami il presepe con la Sacra Famiglia. Per questo, si mette da sempre l’abete coperto di palline, ghirlande, luci, vicino al presepe
LEGGENDA DELL’ABETE
In un villaggio di Scandinavia, molto tempo fa, la vigilia di Natale, un bambino si recò nella foresta alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione. Si attardò più del previsto e calato il buio, cominciò a correre, ma presto non vide più il sentiero e si perse. Non sapeva più dove era. Per giunta cominciò a nevicare. Gridò tanto ma nessun lo sentiva; la neve che cadeva in abbondanza attutiva tutti i suoni. Il bimbo si sentì assalire dalla paura e dall’angoscia de la morte, e pensò a come avesse atteso quel Natale che non avrebbe potuto festeggiare. Pensava al dolore dei suoi genitori, dei fratellini e sorelline quando non l’avrebbero visto ritornare. Sentiva già il freddo che lo pungeva e li gelava mani e piedi . Di colpo nella foresta spoglia di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si infilò sotto di esso; era un abete. Sentendosi sfinito, si raccomandando a Gesù Bambino e alla Madonnina, e si addormento raggo-mitolandosi ai piedi del tronco rugoso. L’albero maestoso, intenerito, abbassò in silenzio i suoi rami fino a far toccare loro il suolo, in modo da proteggerlo dal freddo e della neve che cadeva. Nevicò tutta la notte. La mattina dopo, tutta la foresta era seppellita in una coltre immacolata. Sentì in lontananza abbai di cani, poi distinse le voci degli uomini del villaggio che lo cercavano, e lo chiamavano suonando la tromba. Uscito dal suo riparo, cominciò a gridare con le forze che li rimanevano. Il papà e gli altri taglialegna si diressero pieni di gioia verso di lui. Era salvo. Il papà lo strinse in braccia avviluppandolo in una pelle morbi-da per riscaldarlo. Il bambino si girò in dietro per ringraziare l’albero al quale doveva la vita. “Ooh; guardate!” Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava ai loro occhi: la neve, posandosi sui rami dell’abete, aveva formato dei festoni, decorazioni, e cristalli che alla luce del sole dell’alba sem-bravano luci sfavillanti di uno splendore incomparabile. In ricompensa e a ricordo del fatto, la Madonna diede agli abeti delle foreste il privilegio di aver i rami pen denti verso terra, e di diventare i re della montagna e gli alberi del Natale; in tutte le case vengono addobbati ed illuminati per riprodurre lo spettacolo che videro quel mattino gli abitanti del piccolo villaggio.”
"I miti e la Verità inconfutabile su Cristo: le menzogne pseudo-scientifiche facilmente dimostrabili su Gesu'"
http://antimassoneria.altervista.org...tro-la-chiesa/
"Il Cristianesimo e il Sol invictus."
https://www.radiospada.org/2017/12/i...-sol-invictus/
"[Speciale Natale] Cosa rispondere a quelli che ‘Gesù non è mai esistito’."
https://www.radiospada.org/2014/12/s...-mai-esistito/
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“25 dicembre 2017: Natività di Nostro Signor Gesù Cristo (Doppio di prima classe con Ottava Privilegiata di III Ordine).
l’anno quarantesimosecondo dell’Impero di Ottaviano Augusto, stando tutto il mondo in pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, eterno Dio e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta, concepito di Spirito Santo, e decorsi nove mesi dopo la sua concezione, in Betlemme di Giuda nacque da Maria Vergine fatto uomo.
La Natività di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.”
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“«Et verbum caro factum est», solennità del Santo Natale.”
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Il Verbo Eterno da Dio si è fatto uomo | Radio Spada
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“In esclusiva la registrazione audio di un appello per il Natale cattolico."
Luca, Sursum Corda!
Ultima modifica di emv; 24-07-20 alle 00:24
ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
«Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»
SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!