La Nippo-mongolia.

Nel 1274 e nel 1281 l'impero mongolo di Kubilay khan tentò per due volte di invedere il giappone ed entrambe le volte fu sconfitto, soprattutto ad opera della grande tempesta Kamikaze che spazzò via la flotta multietnica sino-mongolo-coreana.

Ma se immaginiamo che uno di questi due tentativi va a buon frutto, il Giappone cade sotto la dinastia mongola Yuan.

Grande successo per la casata ma i problemi restano.

Ipotizzando che l'elite mongola crei un khanato sull'isola, il giappone potrebbe trovare un unificazione gia dai primi del XIV secolo e sviluppare uno stato nazionale.

La lingua mongola si estingue nel giro di un secolo ma lascia prestiti in quella giapponese, anche le tradizioni mongole rimangono e il titolo di khan sostituisce quello di tenno e di shogun.

Mentre la Cina si chiude, il Giappone si apre.

I giapponesi sviluppano un impero commerciale e militare notevole, e ereditato dai mongoli un grande spirito di conquista che però sfogano via mare, non dimentichiamo che i mongoli non vengono cacciati ma si assimilano e le tradizioni mongole restano in eredità ai giapponesi.

Nel 1433 l'ammiraglio cinese Zheng He licenziato dalla corte Ming si rivolge al khan giapponese, che ne affida diversi incarichi a lui e ai suoi uomini più fedeli.

Nel 1500 l'impero del giappone o megli il khanato, controlla un area che spazia dalle Filippine a Taiwan, da Java alla Nuova guinea, iniziarà una lunga lotta con i portoghesi prima e gli olandesi poi.

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