Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker


    Nuovo motivo di tensione tra Roma e Bruxelles. Con l'inizio del nuovo anno l'unico italiano finora presente nel gabinetto del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, l'esperto giuridico Carlo Zadra, si è dimesso. La decisione è arrivata dopo una serie di contrasti col capo di gabinetto Martin Selmayr, culminati con l'attribuzione delle deleghe di Zadra ad un suo collega britannico. Un fatto «inaccettabile», lo ha definito il sottosegretario Sandro Gozi parlando con l'ANSA. L'Italia ha chiesto con forza che la «casella» nell'esecutivo Ue resti italiana: «Iniziare il 2016 senza un italiano non faciliterebbe certo i rapporti con l'Italia». «Carlo Zadra è un ottimo funzionario, che conosco dai tempi in cui era al gabinetto Reding e con cui ho sempre lavorato molto bene» afferma il sottosegretario per gli affari europei, che già ieri è intervenuto direttamente per evitare che non ci sia alcuna presenza italiana nel gabinetto del presidente della Commissione europea, crocevia di tutte le decisioni dell'esecutivo di Bruxelles. «Per noi è essenziale che un membro di nazionalità italiana sia nel gabinetto Juncker», afferma Gozi specificando di aver «già fatto ieri questa richiesta al capo di gabinetto, Martin Selmayer». «Juncker - conclude Gozi - non ha nessun obbligo giuridico di avere determinate nazionalità nel suo gabinetto. Ma iniziare il 2016 senza un italiano non faciliterebbe certo i rapporti con l'Italia. Ancora una volta è una questione di opportunità politica». Le dimissioni di Zadra, che aveva - tra l'altro - le deleghe su migrazioni, giustizia e affari interni, sono maturate dopo una serie di scontri cominciati già all'inizio del 2015, caratterizzati dai 'modi dispoticì di Selmayr. Ma a far maturare la decisione del funzionario italiano è stata la scelta del potente capo (tedesco) del gabinetto Juncker di nominare il britannico Michael Shotter «esperto giuridico senior» affidandogli il «coordinamento strategico» sulle materie già delegate a Zadra. La nomina è stata fatta poco prima di Natale, dopo il duro confronto tra il premier Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel nel Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre. La scelta dei 13 membri del gabinetto del presidente non deve giuridicamente rispettare criteri di provenienza, perchè i funzionari sono formalmente indipendenti dai paesi di origine. Ma per tutte le cancellerie è importante avere un punto di riferimento negli uffici in cui vengono forgiate le politiche europee. E due eurodeputati di Forza Italia, Fulvio Martusciello e Salvatore Cicu, hanno affermato che l'uscita di scena di Zadra «dimostra tutta l'inconsistenza del governo italiano e del premier Renzi».

  2. #2
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Ed io che credevo che in europa stavedessero per renzi..................

    Ma lo sanno i tideschi che renzi é un leopoldo?

  3. #3
    Gianicolo, 1849
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Citazione Originariamente Scritto da yure22 Visualizza Messaggio
    Ed io che credevo che in europa stavedessero per renzi..................

    Ma lo sanno i tideschi che renzi é un leopoldo?
    Ha fatto qualche considerazione di troppo (non cambierei le banche italiane con quelle tedesche neanche sotto pagamento)

    L'obbedienza deve essere pronta, cieca e assoluta. E quindi hanno dovuto eliminare l'ostaggio.
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  4. #4
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Citazione Originariamente Scritto da yure22 Visualizza Messaggio
    Ed io che credevo che in europa stavedessero per renzi..................

    Ma lo sanno i tideschi che renzi é un leopoldo?
    Leopoldo non so, ma un deficiente si. Hanno fatto bene devano essere umiliati i nostri politici

  5. #5
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Eppure renzi é un grand'uomo di sinistra : salva i ladri facendo pagare il conto ai cittadini ( molti di sinistra).
    Chi s'accontenta............

  6. #6
    member vetch
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Non aveva lavato il bidet.

  7. #7
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Forse è la volta buona!
    All'Europa (Germania, Francia e Inghilterra) produce fastidio quando l'Italia, giustamente, fa sentire la sua voce. C'entra poco che oggi sia Renzi, e ieri sia stato Berlusconi, a battere i pugni sul tavolo della UE per far valere qualche principio che potrebbe inizialmente apparire a vantaggio dell'Italia, ma poi risulta essere a vantaggio dell'intera Europa.
    All'Europa anglo-franco-tedesca interessano personaggi ubbidienti come lo sono stati Prodi, Ciampi, Napolitano, Monti, Letta; personaggi che hanno firmato trattati e norme che hanno demolito il prestigio di quella buona Italia costruita negli anni dell'immediato dopoguerra.
    Anche Enrico Mattei si oppose allo strapotere delle sette sorelle; e Andreotti quando sul progetto di riunificazione della Germania (il quale aveva già intuito cosa sarebbe accaduto -economicamente parlando- all'intera Europa) con sarcasmo disse: io voglio tanto bene alla Germania che ne voglio addirittura due; non da meno fu Craxi quando si rifiutò di offire il territorio italiano alla potente America reaganiana per le incursioni aeree contro la Libia.
    Saranno pure stati anni da dimenticare della prima Repubblica, ma sicuramente l'appecoramento alla UE avvenuto negli successivi non c'è mai stato.
    Probabilmente alla potente Germania e Francia è andato di traverso la delicata trattativa per mettere ordine tra i due governi in Libia, una trattativa avvenuta grazie all'impegno della nostra diplomazia (a dimostrazione che quando non ci sono i falchi europei ad ostacolare i progetti, l'Italia sa produrre risultati).
    Ora, che sia Renzi (a me poco simpatico come lo è Berlusconi) a sollevare il tappeto per vedere quanta polvere ci sia sotto l'Europa, producendo fastidio a chi quella polvere vuole nascondere, a me non dispiace neanche un poco.
    Con quanto esposto non dico che bisogna essere assolutamente pro-Renzi, ma sicuramente non occorre remare contro chi vuole, giustamente, far sventolare in Europa anche i colori della nostra Bandiera, così come avviene in qualunque unione che si rispetti.

  8. #8
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Citazione Originariamente Scritto da Condor Visualizza Messaggio
    Forse è la volta buona!
    All'Europa (Germania, Francia e Inghilterra) produce fastidio quando l'Italia, giustamente, fa sentire la sua voce. C'entra poco che oggi sia Renzi, e ieri sia stato Berlusconi, a battere i pugni sul tavolo della UE per far valere qualche principio che potrebbe inizialmente apparire a vantaggio dell'Italia, ma poi risulta essere a vantaggio dell'intera Europa.
    All'Europa anglo-franco-tedesca interessano personaggi ubbidienti come lo sono stati Prodi, Ciampi, Napolitano, Monti, Letta; personaggi che hanno firmato trattati e norme che hanno demolito il prestigio di quella buona Italia costruita negli anni dell'immediato dopoguerra.
    Anche Enrico Mattei si oppose allo strapotere delle sette sorelle; e Andreotti quando sul progetto di riunificazione della Germania (il quale aveva già intuito cosa sarebbe accaduto -economicamente parlando- all'intera Europa) con sarcasmo disse: io voglio tanto bene alla Germania che ne voglio addirittura due; non da meno fu Craxi quando si rifiutò di offire il territorio italiano alla potente America reaganiana per le incursioni aeree contro la Libia.
    Saranno pure stati anni da dimenticare della prima Repubblica, ma sicuramente l'appecoramento alla UE avvenuto negli successivi non c'è mai stato.
    Probabilmente alla potente Germania e Francia è andato di traverso la delicata trattativa per mettere ordine tra i due governi in Libia, una trattativa avvenuta grazie all'impegno della nostra diplomazia (a dimostrazione che quando non ci sono i falchi europei ad ostacolare i progetti, l'Italia sa produrre risultati).
    Ora, che sia Renzi (a me poco simpatico come lo è Berlusconi) a sollevare il tappeto per vedere quanta polvere ci sia sotto l'Europa, producendo fastidio a chi quella polvere vuole nascondere, a me non dispiace neanche un poco.
    Con quanto esposto non dico che bisogna essere assolutamente pro-Renzi, ma sicuramente non occorre remare contro chi vuole, giustamente, far sventolare in Europa anche i colori della nostra Bandiera, così come avviene in qualunque unione che si rispetti.
    Tutta questa pappardella, la posso fare mia?
    Credevo essere solo io a ricordarmi di Andreotti e di Craxi; per non dire di Mattei.

    Ma vedo che il partito preso fa velo all'obbiettività di giudizio.
    Questo Carlo Zadra, di cui non conoscevo neanche il nome e che ha rinunciato ad una poltrona prestigiosa e ben remunerata, non è stato accantonato, ma si è dimesso, sbattendo la porta. Ha mostrato più dignità di coloro che, a chiacchiere, dicono di saper fare e disfare.

    Spero solo che il suo gesto sia l'inizio di rapporti più degni.
    Ti ringrazio per avere, ancora una volta, sottolineato i rapporti sbilanciati nella UE; mnalattia infantile (direbbe Lenin) dell'Europa.
    Ultima modifica di Corrado; 06-01-16 alle 10:42

  9. #9
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Vabbè adesso ci nomineranno un signor nessuno made in Italy, ma le deleghe resteranno al britannico. La faccia è salva.
    la questione immigrazione è il dito dietro cui si nasconde la luna

  10. #10
    Date e vi sarà chiesto.
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    Predefinito Re: Unione Europea, via l'unico italiano dal gabinetto Juncker

    Citazione Originariamente Scritto da Condor Visualizza Messaggio
    Forse è la volta buona!
    All'Europa (Germania, Francia e Inghilterra) produce fastidio quando l'Italia, giustamente, fa sentire la sua voce. C'entra poco che oggi sia Renzi, e ieri sia stato Berlusconi, a battere i pugni sul tavolo della UE per far valere qualche principio che potrebbe inizialmente apparire a vantaggio dell'Italia, ma poi risulta essere a vantaggio dell'intera Europa.
    All'Europa anglo-franco-tedesca interessano personaggi ubbidienti come lo sono stati Prodi, Ciampi, Napolitano, Monti, Letta; personaggi che hanno firmato trattati e norme che hanno demolito il prestigio di quella buona Italia costruita negli anni dell'immediato dopoguerra.
    Anche Enrico Mattei si oppose allo strapotere delle sette sorelle; e Andreotti quando sul progetto di riunificazione della Germania (il quale aveva già intuito cosa sarebbe accaduto -economicamente parlando- all'intera Europa) con sarcasmo disse: io voglio tanto bene alla Germania che ne voglio addirittura due; non da meno fu Craxi quando si rifiutò di offire il territorio italiano alla potente America reaganiana per le incursioni aeree contro la Libia.
    Saranno pure stati anni da dimenticare della prima Repubblica, ma sicuramente l'appecoramento alla UE avvenuto negli successivi non c'è mai stato.
    Probabilmente alla potente Germania e Francia è andato di traverso la delicata trattativa per mettere ordine tra i due governi in Libia, una trattativa avvenuta grazie all'impegno della nostra diplomazia (a dimostrazione che quando non ci sono i falchi europei ad ostacolare i progetti, l'Italia sa produrre risultati).
    Ora, che sia Renzi (a me poco simpatico come lo è Berlusconi) a sollevare il tappeto per vedere quanta polvere ci sia sotto l'Europa, producendo fastidio a chi quella polvere vuole nascondere, a me non dispiace neanche un poco.
    Con quanto esposto non dico che bisogna essere assolutamente pro-Renzi, ma sicuramente non occorre remare contro chi vuole, giustamente, far sventolare in Europa anche i colori della nostra Bandiera, così come avviene in qualunque unione che si rispetti.
    Condivido la tua lettura dei fatti, ma non mettermi Renzi "come" Andreotti siamo distanti anni luce...Renzi è solo uno showmen.
    Non c'è uomo così virtuoso che, se dovesse sottoporre tutti i suoi pensieri e tutte le sue azioni al giudizio della legge, non meriterebbe di essere impiccato dieci volte nella vita.
    Michel de Montaigne

 

 

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