In questo caso ha applicato la legge:
Il reato per il quale era scattato l'arresto in flagranza, che prevede una pena edittale massima di tre anni, non è prevista la misura del carcere, ma "al massimo" quella dei domiciliari. E così la Bernante lo ha "graziato" evitandogli il carcere.
Detto questo, il giornale si configura per quello che è, un pezzo di carta buono per pulirsi il culo...se il tizio è ai domiciliari, perchè scrivono che è stato graziato? ha ricevuto una misura cautelare severa: i domiciliari. Fatteli voi poi ne riparliamo...
Una legge che non la si capisce può dipendere dall'astrusità del comporla oppure dall'ottusità dell'interprete.
In ogni caso dovrebbe essere il parlamento e non un giudice a renderla comprensibile.
Interpretare é uguale a crearla dal nuovo, ossia il giudice diventa legislatore e questo va bene presso i baluba.
In questo caso non è il problema dell'immigrato ma il fatto che la pena per quanto contestato al delinquente sia sotto ai 3 anni e quindi non punibile con il carcere.
Spero che il subcomandante Matteo, legga queste belle storie di vita penosa nostrana ed agisca per cambire le regole della strada che meritano controlli molto più forti rispetto al banale autovelox.
"La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)
Ma la "ragione tecnica" sarebbe la legge dello Stato regolarmente applicata?