Genetica, razza e differenze

[ventunsettembre]

Io mi sono sistemato comodo sul sofà.

[ventunsettembre]

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Qui si parlava di licenziamenti.
Tutta gente che se ne sta comoda al mare per mesi, che riceverà come i colleghi stipendi puliti, senza sapere cosa significhi pagare le tasse come le partite IVA, e che si lamenterà pure perchè... sono bassi.
Almeno misurassero loro il QI!.

[dimecan]

In cosa consiste il metodo CRISPR CAS 9 che consente l’editing genomico

E’ in corso un’atavica lotta tra virus e batteri. I virus cercano di invadere i batteri e i batteri si difendono, prima individuando il DNA dell’invasore e poi tagliandolo. Nel 2011 ci si accorse che i tagli al DNA dell’invasore non venivano inferti in modo casuale, ma mirato. Il sistema di difesa batterico comprendeva almeno due elementi critici. Il primo era il “cercatore”, un RNA codificato nel genoma batterico, che trovava e riconosceva il DNA del virus invasore. Il secondo elemento del sistema di difesa del batterio era il “killer”. Una volta che il DNA virale era stato riconosciuto come straniero, una proteina batterica che si chiama CAS 9 scendeva in campo per colpire a morte il gene virale. Il “cercatore” e il “killer” lavoravano insieme : la proteina CAS 9 infliggeva i suoi tagli mortali al genoma nemico solo dopo che la sequenza era stata riconosciuta dall’elemento che si occupava del riconoscimento. Era una combinazione classica : osservatore e operatore, drone e missile.

[dimecan]

Ci si rese subito conto che il sistema era "programmabile". I batteri, naturalmente, portano solo le immagini di geni virali in modo da poter cercare e uccidere l'invasore. Non hanno però alcun motivo di identificare e colpire altri genomi. Tuttavia i ricercatori impararono abbastanza sul sistema di autodifesa da riuscire ad ingannarlo : sostituendo un elemento di riconoscimento esca, avrebbero potuto forzare il sistema per infliggere tagli intenzionali ad altri geni e genomi. Cambia "cercatore", scoprirono, e potrebbe farne le spese un gene diverso, localizzato e reciso. Il sistema poteva essere ulteriormente manipolato. Quando un gene viene aperto, si distinguono due estremità del DNA come in uno spago reciso, e le due estremità vengono poi rifilate. Il taglio e la successiva rifilatura dei mozziconi dovrebbero servire a riparare il gene spezzato. Il gene tenta di recuperare le informazioni perdute cercando una copia intatta, perché il genoma è progettato per conservare le informazioni. Di norma, un gene aperto cerca di recuperare le informazioni perdute dall'altra copia del gene presente nella cellula. Se però una cellula è inondata di DNA estraneo, allora il gene copia, senza rendersene conto, le informazioni da questo DNA "esca" piuttosto che dalla sua copia di riserva. L'informazione scritta nel frammento di DNA esca viene così copiata in modo permanente nel genoma, come quando si cancella una parola in una frese e, arbitrariamente, se ne mette un'altra al suo posto. E' così possibile scrivere in un genoma un cambiamento genetico definito e prestabilito. La sequenza ATGGGCCCG di un gene può essere modificata in ACCGCCGGG (o in qualsiasi altra sequenza desiderata). Dudna e Charpentier (i ricercatori che hanno svolto questo lavoro) pubblicarono i propri dati sulla difesa microbica del sistema, che avevano ribattezzato CRISPR/CAS9 alla fine del 2012 sulla rivista "Science". L'articolo stimolò subito l'immaginazione dei biologi. Negli anni successivi alla pubblicazione di questo studio, diventato punto di riferimento, l'uso di questa tecnica si è diffusa in tutto il mondo. Il metodo ha ancora dei limiti importanti : a volte vengono colpiti geni sbagliati. Di tanto in tanto la riparazione non è efficiente : ciò rende difficile "riscrivere" le le informazioni in certi punti del genoma. Eppure funziona più facilmente , con più forza ed efficienza di qualsiasi altro metodo usato in precedenza per modificare il genoma. Un arcano sistema di difesa batterico, scoperto da ricercatori che si occupavano di Yogurt e riprogrammato da biologi dell'RNA ha permesso di arrivare alla tecnologia di trasformazione che i genetisti avevano cercato con così tanto impegno per decenni : un metodo per ottenere una modifica del genoma umano diretta, efficiente e specifica per ogni sequenza.

[ventunsettembre]

Scusami ancora per l'OT.
Tu però mi hai fatto passare la notte sul sofà inutilmente...
Però ne è valsa la pena.
Ma con queste manipolazioni a questo punto avrebbero già potuto trovare metodologie applicative importantissime, anche in campo medico.
E non mi pare ci siano notizie di questo.

[dimecan]

intervenire con modifiche su singole cellule è inutile. bisogna che le mutazioni avvengano a livello di ovuli e spermatozoi. però vige la moratoria per gli occidentali (non per i Cinesi).
si possono sì, creare medicinali atti a colpire i geni giusti, ed è stato fatto (anni fa un po' casualmente) e si continua a fare anche adesso con maggior cognizione di causa.

[dimecan]

Cosa stavano facendo i Cinesi nella primavera del 2015 (ultime notizie pervenute)

L'ingegneria genomica basata sul metodo CRISPR/CAS9 (e successivi miglioramenti) ci permette di aggiungere informazioni al genoma. : un gene o più geni possono essere modificati, eliminati o aggiunti al genoma in maniera intenzionale e nel genoma umano può essere scritto un nuovo codice genetico.
Gli esseri umani tuttavia sono in grado di "migliorare" davvero i propri geni ? Quali sono le conseguenze dell'aumento delle informazioni rispetto a quelle codificate naturalmente nei nostri geni ? Possiamo "migliorare" un po' i nostri genomi senza rischiare di renderci sostanzialmente peggiori ?
(continua)

[dimecan]

interrompo momentaneAMENTE per postare un vecchio articolo sulle consonanti click delle tribù San dell'Africa, con esempi ben udibili di tali strane consonanti

PARLI ARABO? NO, UNA LINGUA CLICK!
17 ottobre 2012 Nessun commento Lingue strane
Esistono diverse ragioni che ci spingono a imparare da zero una nuova lingua. Magari ne abbiamo bisogno per questioni di lavoro, perché desideriamo ottenere una promozione o – di questi tempi – un nuovo lavoro che ci risollevi finanze e stabilità (economica e mentale). Altre volte, invece, subiamo talmente tanto il fascino di una cultura che imparare a parlarne la lingua diventa quasi inevitabile.

Di solito basta poco per fare i primi passi in una lingua straniera: si imparano i saluti, qualche pronuncia particolare – tipo le dieresi del tedesco o l’aspirazione della j in spagnolo – alcune parole e…via! Siamo già entrati nel mondo della lingua che vogliamo imparare. Certo, lo studio di ogni lingua richiede passione e (tanta) pazienza, ma solitamente i primi risultati si vedono subito.

Ciò non accade sicuramente con le cosiddette lingue click o khoisan. Parlate da una minoranza (pur se non ristretta) di individui del Kalahari (Africa sudoccidentale) e in alcune zone della Tanzania, queste lingue sono famose – sempre per chi le conosce – per la presenza di alcune consonanti prodotte dai nativi facendo schioccare la lingua contro il palato o contro i denti con diversi movimenti.



Esistono più di 100 consonanti che per i parlanti suonano come le nostre “b“, “c” o “d” e con cui costruiscono le proprie sillabe e parole, ma che per noi europei suonano in modo bizzarro e indistinto, quasi come il “no” schioccato in bocca tipico dei dialetti siciliani, rendendoci quindi estremamente complicata la corretta pronuncia e la comprensione di questa lingua. Chi ascolta questi suoni per la prima volta, infatti, rimane normalmente sconcertato ed esterrefatto.

Come si pronunciano, quindi, queste consonanti click? Proviamoci insieme: socchiudete la bocca, aspirate l’aria dalla bocca a pieni polmoni e riapritela subito dopo schioccando la lingua. Facilissimo, vero? Se la risposta è no esercitatevi pure con questa consonante [ ǂ ] e quest’altra [ ‼ ] sperando che un giorno non lontano riusciate a saperla anche scrivere. Già, non avete letto male: questi suoni insoliti vengono infatti trascritti usando simboli non alfabetici come ad esempio un punto esclamativo. E, come se non bastasse, anche le parole si scrivono con questi segni. Alcuni esempi li si ritrovano nelle varianti dialettali !xóõ o ‡hõã o nel motto del Sudafrica !ke e: ǀxarra ǁke (Unity In Diversity), scritto in IXam, lingua khoisan ormai estinta.

Badate bene, poi, che le lingue click non sono un’appendice di lingue ancestrali destinate a estinguersi velocemente. La nostra cultura, in realtà, le conosce da tempo. Non ci credete? Prendiamo la famosissima “Pata Pata“, che abbiamo ballato nell’estate di Italia 90; la canzone è di Miriam Makeba, che ha raggiunto il successo con Qongqothwane (The Click Song), rivisitazione della canzone tradizionale dell’etnia xhosa.

Inoltre, se siete curiosi (e se non l’avete ancora visto), potete assaporare la sonorità tipica delle lingue click gustandovi il divertentissimo “Lassù qualcuno è impazzito“, uno dei pochi film arrivati al grande pubblico che permettono di fare conoscere la realtà e la lingua dei boscimani. Chissà che, prendendo spunto dal film, qualcuno di voi non subisca il fascino di questa cultura così “lontana” dal nostro tran-tran quotidiano e decida di partire per un viaggio alla scoperta del Kalahari e delle lingue click. Ogni tanto, io un pensierino ce lo faccio.

[dimecan]

http://upload.wikimedia.org/wikipedi...olar_click.ogg

suono di due consonanti click

[dimecan]

Makeba canta una canzone click

http://www.youtube.com/watch?v=_V3YOBUKN58