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adry571
Ultime notizie pensioni: Corte dei conti smaschera Renzi
time notizie pensioni (27 febbraio 2016): Corte dei Conti, governo Renzi dovrà aumentare tasse oppure tagliare su spesa pubblica
Ora è la stessa Corte dei Conti a lanciare l’allarme: il governo Renzi, per far quadrare i conti, dovrà alzare le tasse oppure tagliare sulle pensioni di reversibilità. Il rapporto della
Corte dei Conti parla di “sostenibilità finanziaria” e di “non ancora netta separazione tra previdenza e assistenza”. Parole che fanno eco a quanto si legge nel testo governativo che istituisce non solo il Fondo anti povertà, ma prevede anche di fare economia trasformando
prestazioni previdenziali in
prestazioni assistenziali (in altre parole, le pensioni di reversibilità diventerebbero fruibili solo da vedove con livelli
ISEE prossimi allo zero). inserita nella legge di Stabilità 2015, quindi pochi mesi prima dell’entrata in vigore del Jobs Act.
Drogare il mercato del lavoro con questi
sgravi fiscali, in modo tale da poter invantare slide in cui si favoleggia di oltre 700.000 nuovi contratti di lavoro (che vengono fatti passare come nuovi posti di lavoro, in realtà sono per lo più trasformazioni di contratti già esistenti e, soprattutto, niente affatto “indeterminati”, visto che il Jobs Act ha di fatto istituito per legge il precariato permanente, chiunque può essere licenziato dall’oggi al domani senza articolo 18). I posti di lavoro in più nel 2015 sono stati 109.000 (cioè meno che nel 2014 – 130.000 unità -, quando il Jobs Act non c’era!), mentre i nuovi contratti sono stati 606.000 euro.
Ultime notizie pensioni (27 febbraio 2016): da un punto di vista elettorale, per il governo Renzi è meglio fregare le vedove che mettere nuove tasse
Un gioco delle tre carte che è costato circa 12 miliardi, ai quali vanno naturalmente aggiunti i
10 miliardi all’anno dei celebri 80 euro: queste manovre del governo Renzi, insensate dal punto di vista lavorativo ed economico, gravano sui conti pubblici in maniera pesante. Sarà quindi necessario, secondo la Corte dei Conti, “un ulteriore incremento di trasferimenti dal settore pubblico la cui provvista ricadrebbe sulla fiscalità generale”. Dove andare a pescare? Ma naturalmente nella
spesa previdenziale, andando a succhiare dai 40 miliardi di pensioni di reversibilità pagati attualmente dall’Inps, una soluzione più ‘silenziosa’ e indolore rispetto a nuove
tasse e aumenti di
aliquote contributive, più difficili da occultare. Sul fronte
pensioni, insomma,
i conti continuano a non tornare.