User Tag List

Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 29
  1. #11
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Citazione Originariamente Scritto da Aj Maxam Visualizza Messaggio
    Mah non credo....difficilmente qualche ortodosso si riconoscerà in quel vescovo; quanto agli italiani (etnici) : questi sono talmente indifferenti alla religione che manco se ne accorgono...

    Tornando al "Sinodo": non si terrà più a Costantinopoli (la Istanbul turca) ma a Creta. Il Patriarca russo aveva proposto il Monte Athos ma evidentemente non è stato ascoltato; Bartolomeo ed i suoi "teologi" avrebbero dovuto pregare per davvero ed osservare il Calendario Giuliano....troppe novità in così pochi giorni
    Creta mi pare che sia dipendente dal patriarcato di Costantinopoli comunque, quindi mi pare una decisione per salvare capra e cavoli, del resto il fatto che Costantinopoli non esista più da secoli e che il patriarca debba essere di nazionalità turca e gradito al regime turco e constatando che oramai i cristiani in Turchia si contano sulle dita di una mano, rimane abbastanza aleatoria la pretesa del patriarca di Costantinopoli di avere l'ultima parola su tutte le questioni. Ad ogni modo meglio così, vediamo come va a finire, sul forum cattolico si fa il tifo per Bartolomeo ma mi sa che conoscono poco la realtà ortodossa che anche io conosco pochissimo ma penso un po' più di loro.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  2. #12
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Il 22 gennaio è iniziata, presso il centro del patriarcato di Costantinopoli a Chambesy, la riunione dei primati delle Chiese ortodosse locali. Sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e tutta la Rus' si è rivolto ai partecipanti con un suo intervento.All'inizio del suo discorso, sua Santità il patriarca ha osservato che ogni riunione dei primati delle Chiese ortodosse ha un significato speciale. "Questa è l'occasione per scambiare opinioni e discutere questioni di interesse per noi, di prendere decisioni concertate sui valori pan-ortodossi. Ma prima di tutto - si tratta di una opportunità di provare ancora una volta la nostra unità, soprattutto quando partecipiamo congiuntamente al solo calice, sapendo che tutti noi formiamo un solo corpo in Cristo", - ha detto sua Santità, esprimendo altresì la sua gratitudine a sua Santità il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, che ha avviato e organizzato l'incontro.
    Più tardi nel discorso, sua Santità ha trattato vari aspetti delle preparazioni del Concilio pan-ortodosso.
    "Radunandoci insieme, capiamo chiaramente che la nostra Chiesa è una e cattolica, che preservare e rafforzare la sua unità è la preoccupazione principale, che è la base di tutto il nostro servizio. Il santo e grande Concilio è destinato a essere una visibile, chiara e convincente testimonianza dell'unità della Chiesa ortodossa e tutti noi capiamo che il Concilio sarà in grado di diventare tale solo se risponde alla genuina visione condivisa delle Chiese ortodosse locali. Al fine di raggiungere tale unanimità tutti noi dobbiamo lavorare sodo nel periodo pre-conciliare", ha detto il primate della Chiesa russa.
    In questo contesto, Sua Santità ha rilevato con soddisfazione che "la preoccupazione per la mancanza di un comune riconoscimento ortodosso del Metropolita Rostislav, il Primate della Chiesa Ortodossa Ceca e Slovacca, preoccupazione che è stata più volte espressa sia dal Patriarcato di Mosca e gli altri la Chiesa è stata ascoltata, e sua Beatitudine è presente tra noi oggi, avendo ora ricevuto il dovuto riconoscimento di tutte le Chiese locali".
    Parlando dei problemi che impediscono la piena unanimità tra le Chiese ortodosse locali, il patriarca Kirill ha espresso rammarico per la rottura della comunione tra i patriarcati di Antiochia e di Gerusalemme. Il recupero di questa comunione, secondo il parere di sua Santità, è un compito urgente in questi giorni, quando il mondo intero segue con preoccupazione gli sviluppi in Medio Oriente, perché "è dalle comunità religiose in questa regione che le persone prima attendono un esempio di coesione, disponibilità a superare le differenze".
    Durante il suo discorso, sua Santità ha elaborato il tema della situazione della Chiesa in Ucraina. "Ora sono state forzatamente sequestrate più di 30 chiese della Chiesa ortodossa ucraina, almeno altri 10 sono sotto la minaccia di attacco da scismatici e nazionalisti, che accadono per presunti movimenti volontari di credenti del cosiddetto patriarcato di Kiev – ha detto sua Santità, – In realtà, queste sono incursioni di veri e propri gangster, che tengono riunioni di persone non legate alla comunità, e poi con l'aiuto delle autorità regolamentari falsificano documenti sequestrati dai nazionalisti militanti, e la comunità insieme con il proprio sacerdote è gettata in strada!"
    Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha espresso profonda preoccupazione per le azioni di alcuni vescovi del patriarcato di Costantinopoli, che, in visita in Ucraina, hanno espresso il loro sostegno ai dissidenti apparentemente a nome di sua Santità il patriarca di Costantinopoli, seminando quindi tentazioni tra i credenti ucraini e il loro clero.
    È inconcepibile, ha detto il patriarca Kirill, che in Svizzera, in Grecia o in un altro paese europeo possano venire in una chiesa ortodossa rappresentanti di altre fedi a "prendere una decisione" che ora questa chiesa è la loro. "In Ucraina, questo è ora una realtà. Espulsa dalla propria chiesa, la comunità della Chiesa canonica vince tutte le cause, ma i dissidenti e le loro milizie di banditi ignorano le decisioni dei tribunali", – ha detto con dolore sua Santità il patriarca.
    Come esempio di odio palese dei nazionalisti per i fedeli della Chiesa canonica in Ucraina, il patriarca Kirill ha riferito la situazione nel villaggio di Ptichja nella regione di Rivne, sottolineando che i seguaci degli scismatici "seminano il male, provocano deliberatamente conflitti settari, dividendo la società ucraina".
    "Di recente uno dei loro sostenitori ha pubblicamente dichiarato che se il metropolita Onufrij appartiene ancora alla Chiesa canonica, è solo per l'assenza di adeguati strumenti di tortura – un ferro rovente, o un saldatore. È terribile immaginare cosa sarebbe successo se questi banditi avessero ottenuto legalizzazione canonica e si fossero sistemati in mezzo a noi!" – ha detto sua Santità.
    Sua Santità ha espresso la sua gratitudine alle Chiese locali fraterne - in particolare quelle di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme, Serbia, Bulgaria e Polonia – per le preghiere e il sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina. "Sua Santità il patriarca Ireneo di Serbia mi ha scritto molto giustamente sugli scismatici ucraini: Queste persone appartengono all'Ortodossia solo di nome, e il loro disprezzo per le regole della morale cristiana, la loro prontezza all'odio, alla menzogna e allo spargimento di sangue ne è la prova vivente", – ha detto il primate della Chiesa russa. – Per queste persone, c'è un solo modo di ingresso nella Chiesa – attraverso il pentimento. Ci è stato chiesto perché non vogliamo essere con loro, ci impongono di avviare un dialogo quasi su un piano di parità. Ma come può esserci armonia fra Cristo e Belial?"
    "Il popolo ortodosso dell'Ucraina continua a sostenere la Chiesa canonica – sua Santità il patriarca ha testimoniato, descrivendo la riunione di decine di migliaia di fedeli in processione a Kiev per celebrare la memoria di San Vladimiro. Credo nel futuro della Chiesa ortodossa ucraina: i suoi fedeli sono uniti nel condannare lo scisma, e la violenza e il male rafforza in loro solo l'eroismo dell'amore e della fede".
    Più tardi, nel suo discorso, il patriarca Kirill ha osservato che il processo di preparazione del Concilio pan-ortodosso si è notevolmente intensificato di recente. Sua Santità si è concentrata sulle ragioni del fallimento di un certo numero di precedenti riunioni di primati nel quadro del Comitato Speciale e della Quinta Conferenza inter-ortodossa pre-conciliare e, in particolare, ha rilevato l'importanza di prendere in considerazione le posizioni di tutte le Chiese locali, che compiono le loro missioni in condizioni diverse. A questo proposito, alcuni hanno detto che finora non hanno sentito parlare dei suggerimenti effettuati negli ultimi due anni sui temi dell'ordine del giorno del Concilio pan-ortodosso in diverse Chiese locali, tra cui quelle di Antiochia, Rus', Georgia, Serbia, Bulgaria.
    Il primate della Chiesa ortodossa russa ha espresso la sua convinzione della necessità di rivedere la bozza del documento "la questione del calendario", notando che il tema del "determinare con maggiore precisione la data della Pasqua" è assolutamente irrilevante per la Chiesa ortodossa e può solo seminare discordia tra molti credenti.
    Uguale preoccupazione, secondo le parole di sua Santità, desta il progetto del documento "Gli ostacoli al matrimonio", che contiene un arido elenco di ostacoli canonici e non tratta della posizione della Chiesa per quanto riguarda l'istituzione della famiglia nel mondo moderno.
    Come una delle attività molto importanti della Chiesa ortodossa russa ha definito il tema "L'autocefalia e il modo della sua proclamazione", proponendo di adottare al Concilio l'accordo di principio già raggiunto nel corso delle riunioni della Commissione preparatoria inter-ortodossa, secondo il quale la creazione di nuove Chiese autocefale deve essere un atto di scala ortodossa generale che impone di raggiungere un consenso di tutte le Chiese ortodosse locali in ogni caso.
    È stata inoltre sottolineata la necessità di uno studio preliminare del progetto di documento conciliare su "La diaspora ortodossa".
    Tra i temi di discussione approfondita nel discorso di sua Santità vi è il luogo del Concilio, già fatto notare nell'intervento di sua Santità il patriarca Irinej della Serbia.
    "Come possiamo vedere, dobbiamo ancora lavorare insieme per risolvere molti problemi, in modo da consentire la convocazione del grande e santo Concilio della Chiesa ortodossa. Sono sicuro che la vera ragione per cui molti dei documenti sono ancora incoerenti non sono le opinioni contrastanti tra diverse Chiese, ma una metodologia inefficace per la preparazione del Concilio",– ha detto sua Santità. A questo proposito, sua Santità ha condiviso la sua esperienza della Commissione inter-conciliare della Chiesa ortodossa russa in un format di discussione aperta, che consente a qualsiasi membro interessato della Chiesa di esprimere la propria posizione.
    "Penso che dovremmo continuare in un simile modo aperto nella preparazione per il Concilio, se siamo realmente interessati al suo successo", – ha detto il primate della Chiesa russa, sottolineando l'importanza di pubblicare le bozze dei documenti conciliari e superare la carenza di informazioni affidabili, cosa che solleva i sospetti di molti credenti.
    "Sono convinto che la tanto attesa pubblicazione delle bozze dei documenti conciliari, e la possibilità di metterli in libera discussione, non solo non ostacolano lo svolgimento del Concilio, ma anzi mostrano a noi e al mondo il carattere veramente cattolico della nostra Chiesa, contribuendo a rafforzare l'unità pan-ortodossa", ha detto il patriarca Kirill, esortando tutta l'assemblea a pregare il Signore per chiedere aiuto in uno sforzo di collaborazione per il bene della Chiesa, per superare le difficoltà incontrate sulla strada per condurre un Concilio pan-ortodosso.
    Servizio di stampa del patriarca di Mosca e di tutta la Rus'

    Parrocchia ortodossa - Documenti
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  3. #13
    Forumista
    Data Registrazione
    23 Jun 2012
    Località
    Orotelli (NU)
    Messaggi
    114
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Bellissimo intervento Ultima Legione, spero che la Chiesa Ortodossa riesca a celebrare il suo concilio per affrontare le sfide della modernità e quella che sembra la "grande apostasia" di cui parlava San Paolo in una delle sue lettere. Voglio però intervenire sul discorso del patriarca Kirill. E' verissimo che la Russia è diventata cristiana nel 988 con la conversione di San Vladimiro, principe di Kiev, cosa che è equivalsa alla nascita della Russia come nazione, quindi sinceramente non capisco la separazione politica di Ucraina e Bielorussia dalla Russia in seguito alla dissoluzione dell'URSS. Però il fatto che l'Ucraina e la Bielorussia siano diventati degli stati indipendenti ha posto le basi per il fatto che le rispettive chiese locali diventino autocefale, cosa che, mentre in Bielorussia non è successo, sta invece succedendo in Ucraina con due chiese autocefale, una quella di Filarete, l'altra quella autocefala ucraina di cui un tempo il patriarca era Mstislav. Tale cosa non mi sorprende perché:
    a) la stessa chiesa russa si è diventata di fatto autocefala nel 1448 nominando il proprio metropolita senza la conferma del patriarca ecumenico che a quel tempo accettava ancora l'unione di Firenze del 1439 con la Chiesa Cattolica mentre la chiesa russa l'aveva respinta deponendo il metropolita Isidoro e nominando al suo posto Jona. L'elevazione del metropolita di Mosca a patriarca nel XVI secolo ad opera del patriarca ecumenico Geremia II alla fine credo che sia stato il riconoscimento di questo stato di fatto.
    b) il patriarcato di Costantinopoli, col declino dell'impero ottomano e con l'indipendenza dei popoli balcanici deve concedere l'autocefalia alle diverse chiese nazionali: Grecia (autocefala dal 1833, accettata da Costantinopoli nel 1850), Serbia, Bulgaria e Romania (patriarcato dal 1925) e Macedonia (quest'ultima non riconosciuta dalle altre chiese ortodosse, ma mi sa che la Chiesa Serba si deve mettere il cuore in pace).
    Conclusione (e questo dispiacerà agli ortodossi del forum): le chiese ortodosse autocefale sono organizzate su base nazionale, a parte i patriarcati melchiti di Antiochia, Gerusalemme ed Alessandria che hanno perso buona parte dei loro fedeli prima con lo scisma monofisita e poi con l'invasione musulmana e le conseguenti restrizioni alle quali i cristiani si sono trovati soggetti. Kirill, che queste cose le sa, dovrebbe cercare di essere realista, far buon viso a cattiva sorte e fare in modo che le questioni politiche non si mischino a quelle religiose.

  4. #14
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Il post di Gonariu spiega in modo esauriente e chiaro il problema delle chiese ortodosse che pur riconoscendosi in un'unica chiesa cattolica universale (ortodossa) non avendo un'unica struttura centralizzata, come il cattolicesimo romano, si trova da almeno un millennio ad affrontare quello che indubbiamente è un problema e cioè la tendenza alla formazione di nuove chiese autocefale all'atto della formazione di nuovi stati nazionali in luogo di precedenti aggregazioni statuali. Nella storia partendo dalla decadenza dell'impero romano orientale questa tendenza si è via via più accentuata e negli anni appena trascorsi ne abbiamo avuto la rappresentazione con quello che è successo dopo la dissoluzione dell'URSS e della Jugoslavia. E' pur vero che la mancanza di una capo assoluto ha permesso all'ortodossia di evitare uno scisma di dimensioni catastrofiche come quello subito dal cattolicesimo romano a seguito della Riforma di Lutero, questo è un bene ma l'ormai evidente decadenza sia politica che soprattutto numerica e territoriale del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, sta facendo mancare anche un punto di riferimento quantomeno morale che possa rappresentare il cattolicesimo ortodosso nel complesso. Quello che i cattolici romani non riescono a comprendere, nel loro pensare al papa e ai dogmi che hanno associato a questa persona, è che il patriarca di Costantinopoli non può prendere impegni a nome di nessuno, se non di se stesso, per cui Athenagora e Bartolomeo possono parlare solo ed unicamente per se stessi e non per l'ecumene ortodossa nel suo complesso.
    Il Patriarca di Mosca potrebbe avere l'autorità quantomeno morale e soprattutto politica e numerica di rappresentare di più l'unità ortodossa, ma è appunto il problema politico che pone un inghippo non facilmente risolvibile addirittura a lui stesso, il problema non solo dell' Ucraina ma anche della Bielorussia (esiste una chiesa autocefala NON riconosciuta dall'ecumene ortodossa) è li sotto i nostri occhi. Potrà il Concilio pan ortodosso risolvere questo? Speriamolo ma se il buon giorno si vede dal mattino direi che non siamo messi bene.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  5. #15
    Forumista
    Data Registrazione
    23 Jun 2012
    Località
    Orotelli (NU)
    Messaggi
    114
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Hai messo il dito sulla piaga Ultima legione riguardo al patriarca ecumenico, se poi consideri che i Turchi stanno tentando molto cautamente e senza farsene accorgere di cacciare il patriarca ecumenico da Istanbul (chiusura della scuola teologica di Chalki, legge che il patriarca di Costantinopoli deve essere cittadino turco quando ormai gli ortodossi in Turchia sono due gatti più), allora il quadro è completo !

  6. #16
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Presentando il suo rapporto al Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa, aperto il 2 febbraio a Mosca, sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha parlato delle preparazioni per il Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa."Noi crediamo che la Chiesa di Cristo è una, santa cattolica e apostolica, come afferma chiaramente il Credo. La Chiesa è una per sua natura. L'esistenza di molte Chiese autocefale in tutto il mondo è una forma di esistenza della Chiesa nella storia, più adatta per svolgere la sua missione salvifica. Sappiamo anche che il processo decisionale della Chiesa, importante per la pienezza ortodossa, ha sempre richiesto la partecipazione, se non di tutti i vescovi ortodossi, almeno di rappresentanti di ciascuna Chiesa locale. In questo senso, i Concili ecumenici e alcuni altri Concili di significato pan-ortodosso sono una espressione visibile dell'unità della Chiesa, della sua natura conciliare, un riflesso della sua consapevolezza di sé come un unico corpo in Cristo (cfr. Rm 12).
    "L'accoglienza di un particolare Concilio da parte di tutta la Chiesa è sempre stata graduale e, come dimostra la storia della Chiesa, nessun Concilio potrebbe imporre le sue decisioni sulla Chiesa se è provato che è stato respinto dal popolo di Dio, ovvero se non c'è stata una ricezione a livello di tutta la Chiesa delle risoluzioni del Concilio". Per questo motivo, nessun Concilio ecumenico è divenuto tale solo per il fatto della sua convocazione: il suo reale significato è diventato chiaro solo dopo un certo tempo, e talvolta dopo un tempo molto lungo.
    "Noi non definiamo ecumenico l'imminente Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa. A differenza degli antichi Concili ecumenici, non è chiamato a prendere decisioni su questioni dottrinali perché queste sono state prese molto tempo fa e non sono soggette a revisione. Non è neppure chiamato a introdurre innovazioni nella vita liturgica della Chiesa e nel suo ordine canonico. Tuttavia, se preparato correttamente, può diventare un fattore importante per consolidare l'unità e la cooperazione interna della Chiesa e contribuire alla chiarificazione delle risposte che la Chiesa ortodossa dà alle sfide di oggi, sulla base della sua secolare tradizione".
    Sua Santità ha anche sottolineato che questo Concilio sarà pan-ortodosso solo se vi prendono parte i rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse autocefale generalmente riconosciute.
    Parlando della storia, ha dichiarato che durante quasi tutti gli ultimi mille anni la comunione delle Chiese locali in concilio è stata complicata. Tra le ragioni vi è il fatto che per molti secoli tutti gli antichi patriarcati sono stati sotto il dominio musulmano. Le circostanze del XX secolo non hanno favorito l'attivazione delle comunicazioni inter-ecclesiali: basti ricordare le guerre balcaniche, la prima guerra mondiale, la rivoluzione del 1917 in Russia, che ha avviato una severa persecuzione della Chiesa, la disintegrazione dell'Impero Ottomano e la deportazione dei cristiani dell'Asia Minore, e, infine, la seconda guerra mondiale.
    Nondimeno, già nel 1923, a Istanbul, la Chiesa di Costantinopoli convocò il cosiddetto Congresso inter-ortodosso, e nel 1930 una Commissione preparatoria inter-ortodossa che si è riunita al monastero di Vatopedi sul Monte Athos. "Questi primi tentativi di interazione pan-ortodossa sono falliti", ha detto sua Santità. "Alcune Chiese locali non hanno partecipato a questi eventi. Alla Chiesa ortodossa russa era impossibile partecipare in quella situazione. Il lavoro del Congresso inter-ortodosso di Istanbul è stato portato avanti in uno spirito riformista di disprezzo per la tradizione. Per questo motivo, nessuno ha riconosciuto le sue decisioni in seguito, tranne che per la decisione sul nuovo calendario, adottata da alcune Chiese a costo dei deplorevoli scismi che ne sono conseguiti".
    Il patriarca Kirill ha anche ricordato al concilio dei vescovi che le iniziative pan-ortodosse nel XX secolo, non hanno avuto luogo solo per iniziativa della Chiesa di Costantinopoli. Così, su iniziativa del patriarcato di Mosca, una Conferenza dei capi e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali ha avuto luogo nel 1948 a Mosca, programmata per la celebrazione del 500° anniversario dell'autocefalia della Chiesa ortodossa russa. Tuttavia, le sue decisioni non sono state accettate da quelle Chiese locali che ritenevano che solo il patriarca di Costantinopoli potesse convocare qualsiasi conferenza di importanza pan-ortodossa.
    I preparativi per un Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa, ha osservato sua Santità, si sono realmente intensificati nel 1961 in occasione della prima Conferenza pan-ortodossa che ha avuto luogo nell'isola di Rodi in Grecia. La Conferenza ha stilato un elenco completo di oltre un centinaio di argomenti da preparare e sottoporre all'esame di un futuro Concilio. Un po' più tardi, nel 1968, la 4° Conferenza pan-ortodossa di Ginevra ha adottato la decisione che l'ulteriore preparazione di un Concilio avrebbe dovuto fa parte di Conferenze pre-conciliari pan-ortodosse e di Commissioni preparatorie inter-ortodosse precedenti alla sua convocazione. Questo è il formato di preparazione valido oggi.
    Alla Conferenza di Rodi nel 1962, tutte le Chiese locali sono state invitate a comunicare il loro punto di vista sugli argomenti adottati. Parlando della partecipazione della Chiesa ortodossa russa nell'elaborazione di questi argomenti, il patriarca Kirill ha sottolineato che si è accostata con senso di responsabilità. Nel 1963, il Santo Sinodo ha istituito una commissione speciale presieduta dal defunto metropolita Nikodim di Leningrado, che ha incluso importanti teologi della Chiesa ortodossa russa – vescovi, clero e laici. Per i cinque anni della sua esistenza la Commissione ha effettuato l'enorme compito di preparare progetti di documenti su tutti gli argomenti della lista, senza eccezioni. "Non sarebbe esagerato dire che la Chiesa russa ha dato un contributo senza precedenti per la preparazione del Concilio pan-ortodosso e non è stata semplicemente pronta per l'occasione, ma ha proposto progetti di documenti conciliari concreti e ben ponderati, che sono stati un risultato del lavoro effettuato dai migliori teologi della nostra Chiesa", ha sottolineato sua Santità.
    Tuttavia, nel 1971, i rappresentanti di alcune Chiese locali hanno iniziato a insistere sulla necessità di ridurre notevolmente l'ordine del giorno proposto per il Concilio. Di conseguenza, la prima conferenza pre-conciliare pan-ortodossa nel 1976 ha ridotto la lista a dieci argomenti. Un'ulteriore elaborazione ha avuto luogo nell'ambito della Commissione preparatoria inter-ortodossa, così come nella seconda e terza Conferenza pre-conciliare pan-ortodossa nel 1982 e nel 1986.
    "Nehli anni '90, questo lavoro è stato sospeso per un lungo periodo di tempo", ha detto sua Santità. "La ragione è che nel 1996 il Patriarcato di Costantinopoli ha istituito la cosiddetta Chiesa ortodossa autonoma estone nel territorio canonico del Patriarcato di Mosca e ha voluto farne un partecipante a pieno titolo del processo pre-conciliare, cosa con la quale la nostra Chiesa è stata categoricamente in disaccordo". Sono apparse altre prospettive per riprendere i preparativi per un Concilio pan-ortodosso nel 2008, quando l'Assemblea dei primati delle Chiese ortodosse locali ha preso una decisione che solo i rappresentanti delle Chiese autocefale, non di quelle autonome, come il Patriarcato di Costantinopoli definisce la sua struttura in Estonia, potranno partecipare agli eventi preparatori del Concilio. "Da quel momento, i rappresentanti delle Chiese autonome hanno partecipato al processo pre-conciliare non in modo indipendente, ma come membri delle loro Chiese madri", ha spiegato il patriarca Kirill.
    Il Patriarca Kirill ha anche detto che il processo di preparazione è proseguito nelle commissioni preparatorie e durante la quarta Conferenza pan-ortodossa pre-conciliare nel 2009. "Nel mese di marzo 2014, ho partecipato alla riunione dei primati delle Chiese ortodosse locali, che ha avuto luogo a Istanbul. Essa ha preso la decisione di convocare un Consiglio pan-ortodosso nel 2016, se circostanze impreviste non lo impediscono", ha osservato sua Santità.
    È stato dato per scontato che nel restante limitato periodo di tempo saranno intensificati gli sforzi di tutti i partecipanti al processo pre-conciliare. A tal fine, la riunione dei primati ha istituito una commissione inter-ortodossa, che è riuscita a rivedere tre progetti di documenti del Concilio e a raggiungere un accordo su di loro alla quinta Conferenza pre-conciliare pan-ortodossa che ha avuto luogo lo scorso ottobre. Questi sono i testi sull'importanza del digiuno, sui rapporti della Chiesa ortodossa con il resto della cristianità e sui mezzi per dichiarare l'autonomia di una Chiesa.
    Come parte del processo pre-conciliare, si è anche discusso il tema dell'autocefalia e i mezzi per dichiararla.
    La Sinassi dei primati delle Chiese ortodosse locali, che ha avuto luogo il 21-28 gennaio 2016, a Chambesy, ha considerato in particolare i progetti di documenti del Concilio pan-ortodosso sulla missione della Chiesa ortodossa nel mondo contemporaneo, sul sacramento del matrimonio e i suoi impedimenti, così come altri temi.
    Servizio per le comunicazioni del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne

    Parrocchia ortodossa - Documenti
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  7. #17
    email non funzionante
    Data Registrazione
    04 Sep 2010
    Messaggi
    1,436
     Likes dati
    0
     Like avuti
    25
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

  8. #18
    Forumista
    Data Registrazione
    23 Jun 2012
    Località
    Orotelli (NU)
    Messaggi
    114
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Enciclica patriarcale del patriarca ecumenico Bartolomeo I per il concilio panortodosso:

    ENCICLICA PATRIARCALE E SINODALE
    SULLA CONVOCAZIONE DEL SANTO E GRANDE SINODO
    DELLA CHIESA ORTODOSSA
    + B A R T O L O M E O
    PER GRAZIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI
    NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO
    A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA
    GRAZIA E PACE DA DIO


    La nostra Santa Chiesa Ortodossa, “rivestita di porpora e bisso” dal sangue dei suoi martiri, dalle lacrime dei suoi beati, dalle lotte e dai sacrifici dei confessori della sua fede, festeggia oggi il giorno del suo onomastico. Correttamente e giustamente è chiamata ed è istituita come “Domenica dell’Ortodossia”, giorno durante il quale, dopo un periodo di un secolo di dure lotte, la verità è rifusa e si è imposta sulla menzogna attraverso la venerazione, in quanto foriera della personale presenza e della divina grazia delle sante icone del Figlio e Logos di Dio incarnato e dei suoi Santi. In questo modo è stato riconosciuto e proclamato ancora una volta che: “Il Logos si è fatto carne ed è venuto ad abitare tra noi” (Gv.1,14), onorando così e santificando la creazione materiale ed il nostro corpo, per renderli “partecipi alla natura divina” (2Pt. 1,4), partecipanti alla grazia e vita divine.
    In questa grande verità salvifica, che coloro che negavano la venerazione delle sante icone hanno combattuto, la via per imporre la verità di fronte alla menzogna, è stata anche in questa circostanza, quella che la Chiesa ha seguito fin dall’inizio durante tutto il corso della sua storia, e questo non era altro che quello della sinodalità. Il discernimento tra verità e menzogna, tra ortodossia ed eresia, non è sempre facile. Anche gli eretici credevano e credono di seguire la verità e ci saranno sempre quelli che caratterizzeranno come “eretici”, coloro i quali non sono d’accordo con i loro punti di vista. La Chiesa Ortodossa in questo caso riconosce una e sola autenticità: il Sinodo dei suoi Vescovi canonici.
    Senza decisione sinodale, il discernimento tra ortodossia ed eresia non è possibile. Tutti i dogmi della Chiesa ed i suoi sacri canoni portano il sugello della sinodalità. L’Ortodossia è la Chiesa della sinodalità. La Chiesa Ortodossa ha da sempre messo in rilievo questo principio ecclesiologico e lo ha applicato fedelmente sul piano locale. Questo è valso per molti secoli anche sul piano ecumenico e panortodosso, interrotto tuttavia per lungo tempo a causa di circostanze storiche. Oggi ci troviamo nella felice posizione di annunciare anche ufficialmente da questa sacra Cattedra Ecumenica che, grazie a Dio e con la sinfonia di tutti i Primati delle Santissime Chiese Ortodosse, sarà realizzato il Santo e Grande Sinodo di tutta quanta la Chiesa Ortodossa, dopo cinquanta e più anni che era stato deciso, nell’Isola di Creta dal 18 al 27 giugno c.a., i cui lavori inizieranno con una Divina Liturgia Panortodossa nella Chiesa di San Minà a Iràklion durante il grande e augusto giorno di Pentecoste, proseguirà poi nell’Academia Ortodossa a Kolimbari di Chanià. La nostra Modestia, attorniato dagli altri Primati delle Chiese Ortodosse, presiederà questo Santo e Grande Sinodo, inoltre vi prenderanno parte come membri di esso rappresentanze degli episcopati di tutte tali Chiese.
    Principale scopo e importanza di questo Sinodo Panortodosso è di dimostrare che la Chiesa Ortodossa è la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica, unita nei Misteri e naturalmente nella Divina Eucarestia e nella fede Ortodossa, ma anche nella sinodalità. Per questo esso è stato preparato per un lungo periodo di tempo, attraverso una serie di Commissioni Preparatorie e Conferenze Presinodali, affinché i Documenti delle sue decisioni trasparissero all’unisono, e il suo motivo, perché si esprima “con una sola voce e con un sol cuore”.
    I temi, di cui si occuperà il Santo e Grande Sinodo, definiti in modo panortodosso, al momento della decisione della sua convocazione, sono principalmente relativi a problemi della struttura e della vita esteriore della Chiesa Ortodossa, che hanno bisogno di un immediato riassetto, come i temi riguardanti le relazioni dell’Ortodossia con il restante mondo Cristiano e la missione della Chiesa nella nostra epoca. Conosciamo, naturalmente che il mondo attende di udire la voce della Chiesa Ortodossa su molti dei problemi che scottano, che riguardano l’uomo di oggi. Ma si ritiene necessario che la Chiesa ortodossa riassetti innanzitutto le cose di casa propria, prima di esprimere una parola al mondo, fatto che non ha cessato di essere considerato un suo dovere. Il fatto che l’Ortodossia, dopo il passare di tanti secoli, esprima la sua sinodalità sul piano mondiale, costituisce il primo e decisivo passo da cui si attende che, attraverso la grazia di Dio, non molto dopo ne seguano altri, attraverso la convocazione, se Dio vuole, di altri Sinodi Panortodossi.

    Fratelli amati e figli diletti nel Signore,

    I grandi fatti storici sono guidati dalla grazia di Dio, il Quale anche, di fatto, è il Signore della Storia. Noi piantiamo e irrighiamo, ma colui che li incrementa è Dio (1 Cor. 3,8). Il Santo e Grande Sinodo della Chiesa Ortodossa, costituisce, realmente, un evento storico e in Dio e solo in Lui poniamo il suo esito. Chiamiamo dunque tutti i fedeli ortodossi attraverso il mondo, clero e popolo, in preghiera verso il Dio Trino, che con le Sue benedizioni coroni questo evento, perché attraverso di Lui venga edificata la Sua Chiesa e sia glorificato il Suo santissimo Nome. I tempi sono critici e l’unità della Chiesa deve costituire l’esempio di unità della umanità, lacerata dalle divisioni e dai conflitti. Il successo del Santo e Grande Sinodo è una faccenda di tutti i membri della Chiesa, i quali sono chiamati anche a dimostrare il loro interesse per esso. Pertanto, i documenti accordati in modo panortodosso e sottoposti al Santo e Grande Sinodo, sono resi pubblici e messi a disposizione di ogni fedele ben disposto, per sua informazione e aggiornamento, ma anche perché esprima il suo pensiero e le sue attese dal Santo e Grande Sinodo.
    Annunciando queste cose a tutto il pleroma della Chiesa Ortodossa attraverso il mondo, durante questo augusto giorno, auguriamo che il Signore Dio doni alla Sua Chiesa e a tutti voi abbondante la grazia e la Sua benedizione e dia a tutto il mondo “la pace sempre e in ogni modo” (2 Tess. 3,16).

    Nell’anno di Salvezza 2016, durante il mese di Marzo (20)
    Epinemesi 9

    + Bartolomeo di Costantinopoli, fervente supplicante verso Dio
    + Giovanni di Pergamo, supplicante verso Dio
    + Isaia di Denver, supplicante verso Dio
    + Alessio di Atlanta, supplicante verso Dio
    + Giacomo delle Isole dei Principi, supplicante verso Dio
    + Giuseppe di Priconeso, supplicante verso Dio
    + Meltone di Filadelfia, supplicante verso Dio
    + Emanuele di Francia, supplicante verso Dio
    + Nikita dei Dardanelli, supplicante verso Dio
    + Nicola di Detroit, supplicante verso Dio
    + Gerasimo di San Francisco, supplicante verso Dio
    + Massimo di Sylivria, supplicante verso Dio
    + Amfilochio di Adianoupoli, supplicante verso Dio


    + Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo,
    diletto fratello in Cristo e fervente intercessore presso Dio







  9. #19
    email non funzionante
    Data Registrazione
    04 Sep 2010
    Messaggi
    1,436
     Likes dati
    0
     Like avuti
    25
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Continuano le prese di posizione contrarie al futuro "Sinodo Costantinopolitano/Cretese".

    Qui viene riportata quella di un Metropolita Bulgaro:

    Metropolitan Gabriel of Lovech and all clergy of his diocese oppose document of the Pan-Orthodox Council / OrthoChristian.Com

  10. #20
    Forumista
    Data Registrazione
    23 Jun 2012
    Località
    Orotelli (NU)
    Messaggi
    114
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Aj Maxam, mettere proprio tutti d'accordo è praticamente impossibile, dove abito io (Orotelli, vicino a Nùoro), si dice in sardo: "chentu concas, chentu berrittas" che vuol dire alla lettera "cento teste, cento cappelli". D'altronde, anche in casa cattolica per il concilio Vaticano II ci sono stati i dissidenti (Lefebvre e seguaci), alla fine in campo cristiano siamo alle solite ........

 

 
Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 21-01-14, 02:41
  2. Vaticano II: Concilio ecumenico o Concilio generale?
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 24-07-07, 15:42
  3. Concilio
    Di simplicio nel forum Cattolici
    Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 26-04-07, 14:55
  4. Concilio Costantinopolitano IV
    Di poliedrico nel forum Cattolici
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 12-07-05, 19:43
  5. Credo Pre-Niceo Costantinopolitano
    Di Elendil nel forum Chiesa Ortodossa Tradizionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 17-07-04, 17:24

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito