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  1. #21
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Ciao Gonariu: ok è vero.....però in questo caso cominciano ad essere "tanto tante"...

    Presa di posizione del S.Sinodo della Chiesa Russa all'Estero (ROCOR):

    ROCOR HOLY SYNOD on Pan-Orthodox Council Texts. Communication of the Holy Synod of the Russian Orthodox Church Outside of Russia to the Clerics and Faithful—13 April 2016. / OrthoChristian.Com

    (in calce dell'articolo sono presenti molti rinvii ad altre prese di posizione)

  2. #22
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Mah, per il momento io direi di lasciar fare i primati delle singole chiese autocefale riuniti nel concilio a Creta quest'estate (mi leggerò i siti che hai postato, io con l'inglese non ho un "buon rapporto", preferisco di più il greco (antico e moderno) ed il rumeno ad una lingua che riesco a tentare di capire nella forma scritta, al limite aiutandomi col vocabolario ma ....... come si legge ?). D'altronde nell'ortodossia un concilio è considerato ecumenico a posteriori (come ho letto che è stato per i primi 7 concili ecumenici in un bellissimo libro che ho comprato nel 2000 della PM), sicuramente quest'ultimo punto contribuirà a smorzare le polemiche attuali. Stavo leggendo adesso che il concilio panortodosso si propone obbiettivi meno rivoluzionari del concilio Vaticano II, non dogmatici ma pratici, come la proclamazione dell'autocefalia di una chiesa che aspira a conseguirla e cose di questo tipo. Alla fine non credo che ci saranno strappi come quelli successi in casa cattolica (Lefebvre per esempio la cui fraternità di San Pio X per la Chiesa Cattolica è una chiesa scismatica).

  3. #23
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Guarda che se avessimo lasciato fare alle "gerarchie" saremmo degli (ex) Unitis (visto il tempo passato) già dal "Concilio" di Lione.....da noi non funziona così (almeno fino ad oggi....il futuro ? mah !)

  4. #24
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Mah, penso che quello che dicono le gerarchie ecclesiastiche obblighi seriamente in coscienza anche ragionando dal punto di vista dell'ortodossia (che non ammette l'infallibilitá papale) e prima di contestarlo ci vogliono dei motivi molto seri. Per quanto riguarda i due concili di Lione del 1273 e di Ferrara-Firenze del 1439 anche tu sai che il motivo della loro convocazione é stato politico, sopratutto durante il secondo l'Impero Romano d'Oriente era gravemente minacciato dai Turchi; sai, non é possibile affrontare un dialogo sereno con una pistola puntata alla tempia !

  5. #25
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016


  6. #26
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Ma è tanto difficile per voi orientali convocare un concilio ecumenico ? E' vero che i primi sette concili ecumenici in buona parte sono stati convocati dagli imperatori romani d'oriente e in essi c'erano praticamente solo vescovi orientali; il papa si limitava a mandare i suoi legati per rappresentarlo, poi vescovi occidentali ce n'erano pochi o nessuno (visto che ormai in occidente quasi nessuno conosceva più il greco !!!). Anche per quest'ultimo punto credo che non sia un problema se la Chiesa Bulgara si defili, i primi 7 concili ecumenici sono stati ritenuti tali a posteriori .......

  7. #27
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    A tutt'oggi sembra che siano quattro le chiese che non parteciperanno al Sinodo Cretese: Antiochia, Georgia, Serbia e Bulgaria. Mentre Mosca ha convocato una sessione straordinaria del S.Sinodo.

    Anche il nostro Sinodo ha pubblicato un enciclica in merito alla riunione cretese:

    Generica | VITA ED EVENTI della Diocesi di Luni

    Infine in rete sta circolando una lettera scritta da un archimandrita arabo al suo patriarca (Antiochia). La traduzione è opera del sito degli ortodossi di Torino (Mosca):

    Parrocchia ortodossa - Documenti

    (ormai anche nell'Ortodossia Canonica sta iniziando a circolare il sospetto sul cripto uniatismo di Costantinopoli)

  8. #28
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    Salve Aj Maxam,

    ho letto almeno in parte il lungo articolo della vostra Diocesi di Luni ed ho letto anche alcune cose sul sito "Parrocchia Ortodossa" che apprezzo moltissimo per quanto riguarda riguarda le cose che vi sono riportate per il rito bizantino, un po' meno per gli articoli del blog del parroco. Vorrei porti questa domanda: che cosa intendi per ecumenismo ? Nell'articolo da te riportato esso è definito come "sincretismo"; neanche io condivido i sincretismi, (ad esempio non si può essere cristiani e contemporaneamente credere alla reincarnazione, dottrina cardine del buddismo e dell'induismo, come fanno molti cristiani in occidente. Il cristianesimo crede nella resurrezione e non nella reincarnazione, sono due cose molto diverse!). Un'altra cosa invece è un sereno e franco confronto fra le diverse confessioni cristiane per ricostruire l'unità della Chiesa di Cristo senza per questo cedere a facili "copia e incolla" che alla fine risulterebbero dei veri e propri sincretismi e non risolverebbero il problema dell'attuale divisione dei cristiani perché ogni persona seria li rifiuterebbe (ovviamente!). Sicuramente è andata così nel concilio di Ferrara-Firenze del 1439 dove il vero motivo del tentativo di unione che è stato fatto non era la sincera volontà di ricucire lo strappo del grande scisma del 1054 ma era puramente politico: i Turchi minacciavano pericolosamente l'Impero Romano d'Oriente, ormai praticamente ridotto a Costantinopoli, quindi i vescovi orientali hanno firmato per pressioni politiche ma a vedere quanto dentro di loro condividevano l'aver accettato le posizioni dottrinali latine. Alla fine ne è risultata un'unione praticamente nata morta perché la gente in Oriente non si era affatto dimenticata le malefatte della quarta crociata di 200 anni prima, tutt'altro !
    Per quanto riguarda il Concilio Panortodosso che comincerà domani a Creta, che sta avendo defezioni da importanti chiese ortodosse autocefale nonostante lo si stia organizzando da 55 anni, per me i problemi sono due:
    1) mancanza nell'Ortodossia di una autorità centrale che abbia non solo un primato onorifico ma anche di guida come è il papa di Roma nella Chiesa Cattolica, poi ogni padre conciliare espone il suo punto di vista ma il concilio si fa comunque; invece come sta succedendo nell'ortodossia siamo al, come si dice in sardo, "chentu concas, chentu berrittas" ( = "cento teste, cento cappelli"), continuando così dubito che riusciate a fare questo concilio neanche più in là.
    2) non vi è più in Oriente l'imperatore bizantino che convocava i concili e ne ratificava le decisioni rendendole obbligatorie per legge; in questo caso il rapporto fra imperatore e Chiesa è stato veramente "di sinfonia" come dite voi ortodossi. Aggiungo che l'Impero Romano d'Oriente è stato il primo stato nella storia che è voluto essere dichiaratamente cristiano, ma purtroppo esso è finito nel 1453 quando era solo l'ombra di quello che è stato nei suoi periodi di maggior gloria e splendore.

  9. #29
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    Predefinito Re: Concilio Costantinopolitano del 2016

    A quasi un anno di distanza, gli ultimi.................aggiornamenti:



    27 giugno 2016
    Si è concluso domenica con la celebrazione della Divina Liturgia il Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa. "Abbiamo scritto una pagina di storia", ha detto il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I chiudendo i lavori . Le Chiese hanno deciso di convocare un Concilio ogni 7/10 anni. E nel messaggio finale, scrivono: "Siamo in ascolto del dolore, delle angosce e del grido di giustizia e di pace dei popoli”.




    “Abbiamo scritto una pagina di storia, un capitolo nuovo nella storia contemporanea della nostra Chiesa”. Con queste parole il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha chiuso i lavori del “Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa”. Cinque giorni (da lunedì 20 a sabato 25 giugno ) di lavoro intenso in cui i circa 290 delegati di 10 Chiese ortodosse hanno ampiamente discusso ed emendato i 6 documenti all’ordine del giorno ed hanno pubblicato una Enciclica e un Messaggio “al popolo ortodosso e a tutte le persone di buona volontà”.

    Non tutto è stato semplice, data anche la complessità delle tematiche affrontate e ha pesato l’assenza delle Chiese di Russia, Bulgaria, Georgia ed Antiochia che all’ultimo momento hanno deciso di non partecipare. Ma – ha subito aggiunto Bartolomeo – “tornando a casa, possiamo dire di aver dato prova ancora una volta della nostra unità in Cristo”.
    “Siamo Chiesa una e indivisibile”, “abbiamo sperimentato la gioia della unità nella nostra diversità”.

    I lavori si sono ovviamente svolti a porte chiuse. Ogni pomeriggio alle 15.30 i portavoce dei diversi patriarcati e Chiese relazionavano i giornalisti sullo stato delle discussioni. Sei i documenti su sui hanno lavorato i padri conciliari: la missione della Chiesa nel mondo contemporaneo, la diaspora ortodossa, l’autonomia delle Chiese e il modo di proclamarla, l’aggiornamento delle norme sul digiuno, i rapporti con le altre Chiese cristiane, gli impedimenti per la celebrazione del matrimoni. Fino all’ultimo si è lavorato intensamente per introdurre emendamenti e limature ai testi.

    concilio 4

    Ma più delle deliberazioni finali, il Concilio si è rilevato essenziale come “occasione di incontro”.
    Il Patriarca Bartolomeo – è stato detto ai giornalisti – ha fatto di tutto perché questo confronto accadesse ed ha voluto che tutti i presenti potessero esprimere la propria opinione.
    Erano 1.200 anni che le diverse Chiese ortodosse non si riunivano in Concilio e il clima è stato fin dai primi giorni improntato sull’ “ascolto reciproco”, la “cooperazione”, “l’amore fraterno”.

    concilio 3

    A seguire a latere i lavori del Concilio erano stati invitati una quindicina di osservatori delle Chiese cristiane: rappresentanti della Comunione anglicana, della Federazione luterana mondiale, ma anche di organismi ecumenici come la Conferenza delle Chiese europee e il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. Per la Santa Sede erano presenti a Creta il presidente e il segretario generale del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, il cardinale Koch e mons. Farrell. Hanno potuto partecipare solo alle due sessioni inaugurale e conclusiva del Concilio e
    il Patriarca alla fine li ha ringraziati per la “pazienza”, per la loro presenza e per “l’interesse sincero” con cui hanno seguito tutto l’iter dell’Assemblea.

    delegati

    Alla fine il Concilio è riuscito a pubblicare un Messaggio finale e una Enciclica. Sono il frutto dello sforzo creativo e costruttivo con cui in questi giorni i leader delle Chiese ortodosse hanno cercato di leggere tra le pagine sempre più complesse della storia. Entrambi i testi sono molto belli, assolutamente leggibili, ricchi di riferimenti ai problemi più urgenti dell’umanità: il fondamentalismo, la persecuzione dei cristiani e delle minoranze religiose, l’accoglienza dei rifugiati.


    Molto forte è l’appello alla comunità internazionale perché compia ogni sforzo possibile per “una risoluzione dei conflitti armati” in Medio Oriente
    e in attesa che in quelle regioni ritorni la pace, le Chiese chiedono alle autorità civili, ai cittadini e ai cristiani ortodossi nei paesi verso i quali i rifugiati perseguitati cercano rifugio, a continuare ad offrire il loro aiuto nei limiti e al di là delle loro capacità”. Ma si parla anche dello sviluppo della scienza, della crisi ecologica, della famiglia, di politica.


    “Il Santo e Grande Concilio ha aperto il nostro orizzonte sul mondo contemporaneo diversificato e multiforme”, si legge nel Messaggio e “la Chiesa ortodossa è sensibile al dolore, alle angosce e al grido di giustizia e di pace dei popoli”.



    concilio 5

    Creta segna dunque un nuovo inizio: le Chiese ortodosse hanno un patrimonio che da sempre attende di essere donato al mondo. In questi giorni hanno dimostrato che possono farlo solo se unite e concordi. Se invece rimangono ancorate ad un passato di divisioni e difesa delle territorialità, il loro messaggio non solo si annacqua ma sa di vecchio e non è credibile. A Creta è stato deciso di ripetere il Concilio ogni 7, 10 anni. Speriamo che in questo lasso di tempo,
    le Chiese di Russia, Antiochia, Georgia e Bulgaria si lascino conquistare da questo spirito di comunione e decidano di entrare anche loro nella storia.


    Concluso il Concilio pan-ortodosso. Patriarca Bartolomeo: ?Abbiamo scritto una pagina di storia? | AgenSIR
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

 

 
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