Originariamente Scritto da
MaIn
le classi ghetto si facevano prima della gelmini e in qualche modo si continuano a fare perchè si è tutti froci con il culo degli altri. molti genitori quando si tratta dei figli diventano iene che vogliono solo il meglio, specie a sinistra dove ancora (per fortuna) vige un certo rispetto per lo studio (in realtà vige di più tra chi ha origine contadina e semianalfabeta ma questo è altro discorso)
l'omogeneità culturale non mi dispiace, anche se preferire parlare di accordo con Paesi amici.
per esempio potremmo ospitare molti immigrati venezuelani in cambio di posizioni petrolifere.
e poi l'omogeneità non è detto debba esserci per forza: filippini, cingalesi e indiani mi stanno abbastanza simpatici.
cosa significa rieducazione culturale?
ma se vai in iran, ti dicono o no che le donne è meglio vadano accompagnate e devono coprirsi il capo?
persino in italia, ti dicono cosa puoi fare e cosa non conviene fare (tipo girare di notte per una determinata zona, portare il portafogli in un luogo)
allo stesso modo, in italia bisognerebbe insegnare quali sono usi e costumi del luogo.
e credo che persino nella maggioranza, il socialista nencini, si sia convinto dell'utilità di questa cosa.
sui ghetti cittadini stendo un velo pietoso.