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Discussione: Zingari

  1. #181
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Zingari

    Casamonica, condanne per 400 anni
    20 SETTEMBRE 202120 SETTEMBRE 2021 CRONACA LETTURA 1 MIN

    Condanne per oltre 400 anni di carcere sono state emesse dai giudici della Decima sezione penale del tribunale di Roma nel maxi processo che vedeva imputate 44 persone affiliate al clan dei Casamonica e accusate di reati che vanno dall’associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all’estorsione, l’usura e detenzione illegale di armi. Il pm Giovanni Musarò aveva chiesto condanne per un totale di oltre 630 anni di reclusione. La pena più alta, 30 anni di reclusione, è stata inflitta a Domenico Casamonica.

    https://www.lanuovapadania.it/cronac...-per-400-anni/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #182
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Zingari

    La "truffa del foglio": così le rom ti rapinano

    Distraeva le vittime col "trucchetto del foglio" poi le depredava degli effetti personali. Così una ventenne di nazionalità rom ha messo a segno una lunga serie di colpi per le vie del centro di Milano. Fermata da un agente fuori servizio è stata arrestata - per la quarta volta - con l'ipotesi di reato per furto. Nelle pagine di un volantino piegato a metà aveva nascosto uno smarphone appena rubato al cliente di un ristorante.

    Il "trucchetto del foglio"
    "Scusi, sarebbe così gentile da darmi un'indicazione?". Era più o meno questa la richiesta con cui la ventenne rom - "ladra professionista" - agganciava gli sconosciuti: uomini e donne di tutte le età che passaggevano indisturbati per le vie del capoluogo lombardo. Armata di un foglietto si avvicinava alla vittima di turno per chiedere un'informazione. Così, mentre il malcapitato si prodigava per aiutarla, la giovane gli sfilava abilmente - dalle tasche o dalla borsa - portafogli e cellullare. Dopodiché se la dava a gambe levate col bottino.
    Il fermo
    Una tecnica collaudata (quella del foglietto) che avrebbe funzionato alla perfezione fino a quando, nella giornata di venerdì 5 novembre, la ventenne è stata colta con le mani nel sacco. Stando a quanto riporta Milano Today, un agente di polizia fuori servizio ha notato la giovane in fuga da uomo che la inseguiva lungo via Torino. Insospettito dalla circostanza, il poliziotto ha fermato la rom per chiedere spiegazioni. Nel giro di qualche secondo è sopraggiunto anche lo sconosciuto che le stava alle calcagna. Secondo quanto accertato, la fuggitiva gli aveva appena sottratto lo smartphone che successivamente aveva nascosto in un volantino piegato a metà. Poco prima, in piazza San Babila, una signora sarebbe stata vittima dello stesso raggiro col foglietto e derubata di alcuni effetti personali.

    Chi è la rom arrestata
    A quanto pare, la giovane non era nuova alle Forze dell'Ordine. Già in passato era stata denunciata per rapina. Stando a quanto si apprende da fonti a vario titolo, la rom agiva sempre col medesimo modus operandi per le vie di Milano. A seguito degli accertamenti di routine, la ventenne è stata tratta in arresto con l'ipotesi di reato per furto.

    https://www.ilgiornale.it/news/milan...o-1987296.html
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  3. #183
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Zingari

    "La mia casa una latrina...": lo choc dopo l'uscita dei rom

    23 giorni senza casa, sapendo che nel proprio appartamento si erano insediati 6 rom abusivi: questo ha dovuto sopportare Ennio Di Lalla prima di tornarne in possesso

    Ci sono voluti 23 giorni affinché il signor Ennio Di Lalla, 86 anni, tornasse in possesso del suo appartamento in zona Don Bosco, periferia sud di Roma. Dei rom gli avevano occupato la casa un giorno che l'anziano signore era andato in ospedale per dei controlli periodici al cuore. Tornò a casa, dopo aver trascorso dei giorni dal fratello, e trovò la serratura cambiata e una donna con un bambino al suo interno. Per oltre 20 giorni Ennio ha dovuto dormire da suo fratello, finché finalmente non è stato firmato l'ordine di sfratto. Ma l'odissea dell'uomo non è finita qui, perché è vero che ora Ennio è tornato in possesso della sua abitazione, ma le rom gliel'hanno distrutta prima di andare via, senza dirsi pentite e giurando che l'avrebbero rifatto altrove. Al momento la casa è sotto sequestro, i carabinieri probabilmente glela ridaranno tra lunedì e martedì.

    "Quando venerdì, dopo 23 giorni, sono rientrato finalmente a casa mia, ho avuto un malore. Mi è preso uno spavento, non la riconoscevo più. C'erano decine, che dico, centinaia di sigarette spente sul tavolo. La pipì del loro cane, un dogo, sparsa dappertutto. La cera delle candele era sciolta sul pavimento e sopra i mobili, perché l'avvocato Olivieri nel frattempo aveva fatto staccare a quelli la corrente e i rom si facevano luce con i moccoli", ha raccontato al Corriere della sera.

    Ennio Di Lalla ha trovato anche un televisore non suo all'interno della casa e perfino le tende del salotto cambiate. "Ci vivo dal '53 e sapete qual era la prima cosa che facevo la mattina dopo essermi svegliato? Guardavo le foto al muro di mamma e papà, le foto dei viaggi, l'Hermitage di San Pietroburgo, le cascate di Iguazu, che bella la Patagonia. Prima del Covid avevo messo in programma di tornarci. Ecco, adesso, dopo questa storia brutta dei rom, se la salute mi assiste ho deciso che ci tornerò", ha rivelato al Corriere.

    Lo stress dell'ultimo mese è stato forte per il signor Ennio, tanto che ora il suo avvocato, Alessandro Olivieri, cerca di preservarlo da ogni tipo di emozione. "I rom hanno svuotato tutto: le vetrinette dove tenevo gli orologi e i 60 accendini d'oro. Dai muri hanno staccato pure le tele di Domenico Purificato, il pittore era un amico di famiglia. Per farsi spazio, gli occupanti hanno ammucchiato tutto nel mio studio", continua a raccontare.

    Nel suo palazzo ci sono altri due appartamenti occupati e probabilmente è da lì che è partita la voce che il signor Ennio era andato via. "Quando i carabinieri hanno suonato il campanello, si è affacciata una signora con accento straniero, una certa Nadia, con un bimbo in braccio e il dogo. Situazione kafkiana: io sul pianerottolo, lei dentro casa. E pure con un contratto nuovo della luce, il suo nome sul citofono e sulla buca delle lettere. Pazzesco no? Un proprietario sfrattato da un'abusiva. Solo da noi può succedere una cosa così", dice con un velato senso di amara ironia.

    Ora il signor Ennio vuole riprendersi la sua vita, ma non prima di aver ringraziato il suo legale: "Una cosa che voglio fare subito, è pagare il fabbro che l'altro giorno ha messo la serratura nuova dopo lo sgombero. C'erano così tante telecamere che non ho capito più niente. E poi appena arriverà il dissequestro voglio festeggiare con l'avvocato Olivieri. Gli devo una pizza: ma la mangeremo a casa, non si sa mai".

    https://www.ilgiornale.it/news/crona...o-1987375.html
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    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #184
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    Predefinito Re: Zingari

    Rubare é un reato e va perseguito.
    Occupare abusivamente case altrui é un reato, e va rapidamente perseguito.
    Rapinare passanti con trucchi vari é un reato e ...
    Truffare o derubare anziani intrufolandosi in casa con trucchi é un reato ...
    Favoreggiare chi commette i reati di cui sopra, o altri, é un reato ...
    Essere Rom non é un reato.
    Sulla 'cultura' Rom si può avere quasiasi opinione. Di fatto nell'Italia (e nell'Europa) di oggi c'é ben poco spazio per persone nomadi.

  5. #185
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    Predefinito Re: Zingari

    Citazione Originariamente Scritto da spq Visualizza Messaggio
    Rubare é un reato e va perseguito.
    Occupare abusivamente case altrui é un reato, e va rapidamente perseguito.
    Rapinare passanti con trucchi vari é un reato e ...
    Truffare o derubare anziani intrufolandosi in casa con trucchi é un reato ...
    Favoreggiare chi commette i reati di cui sopra, o altri, é un reato ...
    Essere Rom non é un reato.
    Sulla 'cultura' Rom si può avere quasiasi opinione. Di fatto nell'Italia (e nell'Europa) di oggi c'é ben poco spazio per persone nomadi.
    Conosco rom e sinti inurbati, gente che lavora, manda i figli a scuola e li alleva secondo sani principi, perfettamente inseriti nella nostra società.
    Dal punto di vista socioeconomico sono indistinguibili dagli autoctoni. Biologicamente, invece, mostrano la loro origine.
    Con questa umanità non ci sono problemi, perché ha abbandonato la cultura di origine.
    Costoro sono zingari che NON si comportano da zingari.
    Ma sono una minoranza.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #186
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    Predefinito Re: Zingari

    Citazione Originariamente Scritto da spq Visualizza Messaggio
    Rubare é un reato e va perseguito.
    Occupare abusivamente case altrui é un reato, e va rapidamente perseguito.
    Rapinare passanti con trucchi vari é un reato e ...
    Truffare o derubare anziani intrufolandosi in casa con trucchi é un reato ...
    Favoreggiare chi commette i reati di cui sopra, o altri, é un reato ...
    Essere Rom non é un reato.
    Sulla 'cultura' Rom si può avere quasiasi opinione. Di fatto nell'Italia (e nell'Europa) di oggi c'é ben poco spazio per persone nomadi.
    Questi per gli zingari, se commessi contro chi non lo è, non sono reati: noi siamo la loro riserva di caccia.

  7. #187
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Zingari

    Rom senza vergogna attaccano Ennio: "Occupare? Non c'è nulla di male"

    I genitori di una delle rom protagoniste dell'occupazione della casa di Ennio Di Lalla difendono la figlia: "Non ha fatto nulla di male, voleva solo vivere meglio"

    Si erano allontanate dall’appartamento di Ennio Di Lalla promettendo che avrebbero occupato ancora. Ora delle nomadi che hanno messo a soqquadro la casa dell’ottantaseienne, dopo essercisi barricate per ventitré giorni, non c’è più traccia. Nel campo di via dei Gordiani, dove viveva Nadia S., la sola del gruppetto ad essere indagata a piede libero per occupazione abusiva e danneggiamento, regna l’omertà. "Siamo stanchi di voi giornalisti, non ne possiamo più. Volete sapere dov’è Nadia? Cercatela", taglia corto un’anziana all’ingresso dell’accampamento.

    Nessuno in questo labirinto di lamiera e cartoni sembra essere al corrente di dove si trovi la ragazza. Nessuno ci dà indicazioni precise. Sussurrano si sia rifugiata in una delle tante roulotte dell’insediamento. È come cercare un ago in un pagliaio. Anche i suoi genitori ci assicurano di non saperne nulla. "Non la sento da una settimana, l’ultima volta abbiamo pure litigato", ci dice suo padre Zoran, di origine serba. Vive assieme alla moglie Mira in una casupola in fondo al viale principale della baraccopoli. È una delle più disastrate del campo. Dai buchi sul tetto l’acqua piovana si riversa sul pavimento allagandolo.

    Mira, la madre di Nada, come la chiamano a casa sua, si lamenta del freddo e dell’umidità. Quello che ha fatto sua figlia non gli appare poi così grave. "Mica lo ha ammazzato quel vecchio, è pure rientrato in casa sua, cosa vuole ancora?". Non è chiaro se Nada e Ennio si conoscessero o meno. La madre ci racconta che la ragazza lavorava come addetta alle pulizie nei condomini. Forse la soffiata sulla casa da occupare, ipotizzano nel campo, è arrivata proprio da qualcuno che abita nel palazzo. “Quel vecchio si è inventato tutto, dice un sacco di bugie, la casa era abbandonata e non è vero che dentro c’era l’oro, se l’avessero trovato l’avrebbero rubato e sarebbero andate subito via", obietta la mamma.

    Papà Zoran, con un trascorso da topo d’appartamento, conferma la sua tesi: "Che sarebbe rimasta a fare? Se ci fossero stati oggetti di valore li avrebbero presi e sarebbero scappate, si fa così". La madre minimizza anche sulle condizioni in cui è stato lasciato l’appartamento: "Non mi sembra che la casa fosse distrutta. Era vivibile". Non la pensa così Ennio. Quando si è ritrovato davanti a quelle stanze in subbuglio e agli escrementi di cane lasciati sul pavimento, ha avuto persino un malore. I danni sono ancora da quantificare. Sicuramente l’anziano ha già dovuto sborsare di tasca propria 300 euro per sostituire la serratura.

    Dove sono finiti gli oggetti di valore che il proprietario di casa non trova più? La famiglia di Nada insiste nel dire che non sono mai esistiti e che l’anziano è solo un "bugiardo". "Non abitava lì dentro, quella casa era abbandonata, lui ne ha quattro o cinque". Il ragionamento è: una in più o una in meno che differenza fa? Non ci abitava neppure. Circostanza smentita con veemenza dall’anziano, che si è pure dovuto giustificare per aver trascorso in passato alcuni mesi ospite dal fratello. Come se quell’andare e venire avesse in qualche misura pregiudicato il suo diritto di proprietà.

    "Se trovassi una casa abbandonata – conclude Zoran – me ne andrei anche io di qui. È normale. Nadia non ha fatto nulla di male, non è un reato. È andata lì per vivere meglio". Strana la concezione che hanno quaggiù del codice penale.

    https://www.ilgiornale.it/news/roma/...a-1988315.html
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