I Comunisti sono vivi e corrono da soli. Mustillo candidato sindaco a 26 anni.

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Il Partito Comunista correrà alle elezioni comunali di Roma, con una propria lista autonoma dal centrosinistra. Nella conferenza di venerdì sarà presentato ufficialmente il candidato sindaco, Alessandro Mustillo, giovane militante comunista romano di 26 anni, attualmente segretario nazionale della gioventù comunista, che il PC ha chiamato a guidare i comunisti romani.
Nel programma in primo piano i problemi delle periferie, la difesa dei diritti dei lavoratori, l’emergenza abitativa, con una netta opposizione al piano Tronca e ai meccanismi del patto di stabilità.



http://www.affaritaliani.it/roma/i-c...tml?refresh_ce

[ConteMax]

Che è questo partito comunista? A quale scissione appartiene in nome del'unità della sinistra?

[Molly]

Che è questo partito comunista? A quale scissione appartiene in nome del'unità della sinistra?

Il partito di Rizzo, non credo ci siano molti altri partiti comunisti oltre al suo, e non credo nemmeno che sia interessato all'unità della sinistra o cretinate simili

[Undertaker]

0, quanto?

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Compagni che sbagliano.



Fausto Bertinotti, comunista pentito: "Abbiamo sbagliato tutto" - Personaggi - Libero Quotidiano

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Roma, un futuro sindaco comunista? Intervista al candidato Mustillo

BY NICOLA GESUALDO
ON 12 GENNAIO 2016 AT 17:10













Segretario del Fronte della Gioventù Comunista, Alessandro Mustillo, si candida a sindaco di Roma in vista delle elezioni, che probabilmente si terranno il prossimo 10 giugno. Un’unica lista autonoma, quella del Partito Comunista, ci tiene subito a ribadire il candidato.Abbiamo intervistato il giovanissimo candidato, solo 26 anni, cercando di capire a cosa può aspirare Roma e a cosa può ambire il Partito Comunista.

Come è avvenuta questa scelta e quale tipo di coalizione sosterrà la tua candidatura?
Abbiamo innanzitutto deciso di correre a queste elezioni da soli, escludendo ogni tipo di accordo con il Partito Democratico e con la sinistra che lo sostiene. Tra l’altro, la nostra coalizione, per fare una battuta, non è fatta di forze politiche ma è fatta di lavoratori, studenti, cittadini, insomma, di tutti quei soggetti che noi intendiamo rappresentare. La scelta si inserisce nei quadri di rottura rispetto al meccanismo politico attuale.

Roma ormai viene considerata una città abbandonata a se stessa. Come pensi di poter amministrare una città così difficile?
Noi useremo lo slogan “Non ci candidiamo ad amministrare questa città”, nel senso che per noi, oggi, amministrare significa essere nell’ambito di alcuni vincoli di compatibilità, ad esempio con il patto di stabilità o con i centinaia di milioni di euro che vincolano chi intenderà amministrare questa città nell’ambito di questi diktat per i prossimi anni. Ecco, noi non vogliamo fare questo, vogliamo, innanzitutto dire che per poter dare una risposta effettiva a Roma c’è bisogno di rompere con il patto di stabilità. Quindi la prima premessa è di rompere con i meccanismi di compatibilità europei che oggi impongono a chiunque amministri in futuro la città di fare il commissario dei lavoratori e delle famiglie romane, noi non vogliamo fare questo. Una volta rotto il patto di stabilità, e quindi rotti questi meccanismi, si può pensare a come fare per far risplendere questa città.

Oggi da cittadino, cosa chiederesti al tuo sindaco?
Penserei all’emergenza casa, che oggi è un elemento di assoluta priorità per Roma, ci sono migligaia di famiglie che non hanno una casa in una città dove ci sono circa 200.000 immobili sfitti che basterebbero a dare l’abitazione a tutti quanti quelli che ne hanno bisogno da qui ai prossimi 10 anni. Sicuramente questo il primo provvedimento che andrebbe richiesto e che in cima alle nostre priorità politiche.

Un altro motto della campagna elettorale è “A Roma non basta un nuovo sindaco, serve una rivoluzione”. Quindi il primo passo verso questa rivoluzione è la rottura con il patto di stabilità?
Esatto. Oggi abbiamo un indirizzo politico generale che è stabilito altrove, e chiunque si muove su questo binario può andare in un’unica direzione. Quindi, prima di tutto dobbiamo cambiare la direzione, poi abbiamo delle proposte su Roma che ci impegneremo a portare avanti nei prossimi anni, ma per portarle avanti, ribadisco, è fondamentale rompere con questi meccanismi. Non basta un nuovo sindaco. Chiunque sarà il nuovo sindaco sarà costretto, se sta all’interno di queste logiche, a fare quello che chiedono gli speculatori, i palazzinari o i grandi banchieri.

Abbiamo visto come Mafia Capitale è riuscita ad infiltrarsi nei piani più alti e a dirigere le scelte governative. Secondo te ad oggi quanto è presente questo sistema e come si potrebbe sconfiggerlo?
Il sistema Mafia Capitale non è stato minimamente scalfito, è assolutamente presente. Anche per questo noi diciamo che non basta semplicemente un cambio di partiti che governeranno la città, la rivoluzione vuol dire che ci sia una partecipazione diretta da parte dei lavoratori e dei cittadini alla gestione del comune; vuol dire, per esempio sulle municipalizzate, noi lasceremmo che siano i lavoratori a poter indicare qual è la modalità migliore per far avanzare questa società e per far ottenere risultati maggiori in termini di diritti che vengono assicurati. La partecipazione del cittadino è l’unico modo attraverso il quale si può scardinare questo sistema di potere.

Il Pd si prepara alle primarie a marzo. Cosa ne pensi dei fatti accaduti all’ex sindaco Ignazio Marino?
Io do un bilancio negativo su Marino come sindaco perché Marino ha portato avanti in tutti questi anni le politiche del PD. Quindi siamo assolutamente contrari a quelle che sono state le sue proposte rispetto ai lavoratori comunali o anche alla gestione interinale della città. Quindi Marino ha le sue responsabilità. E’ evidente, però, che Marino rappresentava un soggetto in qualche modo non controllato direttamente da alcune logiche e che pure il PD ha dovuto riparare. Questo è stato anche un elemento paradossale che ha messo in evidenza qual è la natura effettiva del PD; qui a Roma è il partito che difende gli interessi dei palazzinari, degli speculatori e anche dei corrotti, non dimentichiamo che buona parte dell’inchiesta Mafia Capitale ha riguardato anche elementi del PD.

Il Movimento 5 Stelle sembra poter essere il favorito, soprattutto se il candidato sindaco di Roma sarà Alessandro Di Battista. Molti reputano tale movimento, un ibrido, tu che idea hai del M5s?
Chi non ha una direzione politica , un’idea di città alternativa ed un’idea di società complessivamente alternativa, non può essere effettivamente un’alternativa. Lo si vede anche in questi giorni, con la vicenda del sindaco di Quarto, nel napoletano, dove emerge il fatto che si tratti di un movimento assolutamente eterogeneo, con posizioni al suo interno del tutto disparate e che poi ha sostanzialmente una figura che decide tutto, anche la buona e la cattiva sorte dei propri candidati. Penso in buona fede che tante persone che votano 5 stelle cercano in quel movimento un’alternativa che però nei fatti il movimento non esprime. Spesso le loro posizioni sono posizioni più liberiste di quelle del PD.

Anche i movimenti di estrema destra saranno candidati alle prossime elezioni. Vista la situazione di crisi in cui vive il nostro paese pensi che queste realtà potrebbero riuscire ad ottenere dei buoni risultati? Mi riferisco a Casapound o Forza Nuova.
Questi movimenti, specialmente Casapound, alleandosi con la Lega Nord, hanno dimostrato chiaramente da che parte stanno. La Lega Nord di Salvini che oggi tenta di darsi una ripulita di facciata in realtà è la stessa Lega Nord di Belsito, degli scandali di qualche anno prima, è la stessa Lega Nord di Maroni che è stato ministro del Governo Berlusconi. In sostanza non so come andrà dal punto di vista elettorale, però con questa scelta di stare con la Lega Nord hanno dimostrato quali sono le loro idee.

Se dovessi fare un pronostico sulla tua candidatura?
Noi siamo realisti, è evidente che non pensiamo che tra qualche mese ci sarà un sindaco comunista. Quello che vogliamo fare è dare un segnale a questa città e contribuire a costruire quella alternativa effettiva che per noi si costruisce a partire dal partito comunista, e che è importante costruire in questo momento. A prescindere, quindi, dal risultato delle elezioni, per noi è importante che ci sia un punto di vista comunista in questa città e che questo punto di vista, anche indipendentemente dalle elezioni si radichi e conquisti consensi tra i lavoratori e tra gli abitanti dei quartieri delle nostre periferie, aprendo sezioni comuniste in tutti quanti i quartieri e aumentare il nostro consenso. Questo è il nostro obiettivo indipendentemente da quale sarà la percentuale che prenderemo. A proposito di ciò, il 15 gennaio alle ore 15.45, ci sarà la presentazione in via Galilei a Roma.

Roma, un futuro sindaco comunista? Intervista al candidato Mustillo - OltremediaNews

[seven77]

0, quanto?

Anche fosse sarebbero 0, di voti buoni.

[seven77]

Compagni che sbagliano.



Fausto Bertinotti, comunista pentito: "Abbiamo sbagliato tutto" - Personaggi - Libero Quotidiano

Bertinotti dice giusto quando dice di aver sbagliato perché non è mai stato comunista.

[the fool]

sicuro di aver postato il titolo giusto?

il ritorno dei morti viventi, a volte ritornano, missing, etc etc mi sembrava più adeguato.

[jack9]

sicuro di aver postato il titolo giusto?

il ritorno dei morti viventi, a volte ritornano, missing, etc etc mi sembrava più adeguato.

Essere ci saranno sia ora sia tra 100 anni, sono la migliore garanzia del passato che non passa mai