Se dici che 3*2 fa 0.1 che possibilita' ho di dimostrarti qualcosa?
P.S. potresti togliere "Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk" da ogni tuo intervento? Occupa inutilmente spazio.
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Io non ho scritto che 3*2 fa 0.1. Ho scritto che "democrazia" significa governo del popolo e che la volontà del popolo ha valore di legge se espressa in costituzione. Tu hai scritto che questa affermazione viola la logica formale. Allora esponi la tavola di verità da cui si evince questa violazione!
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Visto che parli di logica, ed io la logica la insegno, parliamo di logica.
La tuatologia è una proposizione sempre vera nelle tavole di verità.
( A ∨ ¬A ) è una tautologia poiché sempre vera indipendentemente dal valore di A.
La proposizione della costituzione, quando parla di famiglie non è formalizzabile come tautologia, infatti:
"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio."
è una proposizione atomica priva, di per se stessa, di implicazioni logiche, pertanto il suo valore di verità è unico (come la A nell'esempio della tautologia); ne consegue che il suo valore di verità è unicamente estensionale, dipende cioè dal raffronto tra il significato della frase e il suo corrispondente nella realtà fattuale.
Poiché la definizione di famiglia muta nel tempo e non è definita all'interno del costrutto costituzionale, è errato ritenere che si riferisse ad una precisa definizione e non ad un'altra.
@HiroTome @TheMeroving
Non ci sono leggi che perseguono i reati di opinione, ma fattispecie di propagandare idee che costituiscono reato. Non si perseguitano quindi le opinioni ma i reati.
Dire che tizio è un figlio di puttana, non è una opinione, ma un reato.
@HiroTome @TheMeroving
Hai parlato di tautologia, logica formale e tavole di verità.
E' pertanto perfettamente lecito chiederti la formalizzazione della proposizione, la sua declinazione nelle tavole di verità e quindi la dimostrazione che essa abbia implicazioni logiche formali errate.
@HiroTome @TheMeroving
@HiroTome hai tirato in ballo le tavole di verità e ora te la vedi con Aladar!
:D
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Bisognerebbe andare a vedere sui vocabolari dell'epoca il significato di "famiglia" perchè è evidente che si riferisce a un significato comune.
E' come se si stabilisce che non bisogna uccidere gli esseri senzienti nel momento in cui "senziente" significa "dotato di raziocinio" (e in pratica un essere umano); poi il significato di senziente cambia e diventa "dotato di sensibilità", il che include tutti gli animali, molte piante ed esseri unicellulari. Ovvio che il significato di un'affermazione deve essere ricollegato alle definizioni vigenti al momento in cui l'affermazione è proferita, altrimenti mi arrestano se uccido un rapanello
Non sono d'accordo, è l'esatto contrario. Tutte le leggi vengono interpretate con il significato delle parole al momento della loro applicazione, non al momento della loro stesura.
Credo sia evidente che negli anni '40 la famiglia fosse considerata quella formata tra uomo e donna.
Ma come questa parola, molte altre nel tempo hanno ampliato la loro area semantica e questo non può che ripercuotersi naturalmente nelle leggi e nelle definizioni create nel tempo.
Gli stessi "diritti inviolabili dell'uomo", presenti nell'articolo 2 oggi sono diversi da quelli degli anni '40, che facciamo, non li consideraimo e rimaniamo ai diritti come erano concepiti durante la redazione della costituzione ?
Ovviamente no, l'interpretazione degli articoli di legge e costituzionali, si aggiorna con il mutare dei significati delle parole.
Nella costituzione stessa, poi, sempre nell'art. 2 si dichiara che La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
Basterebbe questo per sostenere che una coppia di fatto omosex è una formazione sociale ove si svolge la personalità dei due individui.