Ti faccio modestamente notare che tra l’impotenza e la sterilità della prima c’è la consapevolezza. La volontà è solo la conseguenza.
E poi non è che conta la volontà… ma la volontà di bene.
Purtroppo se c’è un’impotenza antecedente che relazione di coppia si può costruire se non è possibile l’unione fisica? L’unione, diventare una carne sola, è necessaria per volersi bene, uno dei due obiettivi del matrimonio.
In questo caso la ragione deve aiutare a capire che non si può volere questo. Anche se una donna potrebbe sentire di voler rinunciare all’unione fisica non può imporsi una rinuncia del genere e domani ripensarci e andare in crisi. La Chiesa è realista.
E per questo ha sempre ragione.