Cos'è l'omosessualità per te?

[emv]

Ne avevamo già parlato.
In che modo si può far prevalere quel diritto? Non è che se non nasci in quella famiglia, nasci poi da un’altra parte.
Il diritto di non nascere che diritto sarebbe?



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Ho parlato del diritto di nascere non di non nascere, questo per un cattolico sarebbe un assurdo!


Mettiamo.

Il gamete A e il gamete B si uniscono e generano il Bebè X che va in una famiglia omosessuale.


Ma il gamete A avrebbe potuto incontrarsi con il gamete C e si generava il Bebè Y che andava in una famiglia eterosessuale.


Il Bebè X e il Bebè Y sarebbero necessariamente due individui diversi, ovviamente per via del 50% del patrimonio genetico ma non sarebbero due persone diverse. Qui bisogna introdurre qual'è la filosofia cattolica sull'individualità, ovvero sull'anima, che è basata sulla Tomistica. Il problema dei due bebè è vero per quanto riguarda l'anima vegetativa e l'anima sensitiva. Ma l'anima razionale è creata al momento da Dio. Quindi Dio potrebbe aver destinato l'anima del Bebè X anche al Bebè Y. Noi non possiamo saperlo ma certo, nella nostra concezione, Dio non è necessitato ad operare secondo le cose umane. Quindi esiste il diritto del Bebè X/Y a nascere secondo la norma naturale.

Siccome quel bebè non può scegliere ha diritto ad essere tutelato, e l'unica cosa che si può fare è rispettare le condizioni naturali, come sono sempre state. Se per assurdo potesse avere una vita più felice con la famiglia omosessuale, cmq il diritto suo resta quello è dovrebbe prevalere persino se il bebè messo a conoscenza potesse esprimersi preferendo la famiglia omosessuale! E questo perchè la volontà di nessuno può prevalere sul proprio di diritto, neanche la propria! Infatti per questo motivo il suicidio è un reato. Solo un diritto maggiore può prevalere su un altro diritto, e cioè quello del più debole, di chi non può scegliere su quello di chi può scegliere.

[emv]

le coppie eterosessuali che fanno la stessa cosa pero non sono "ossessionate" vero?

Non sono ossessionati ma frustrati. Due etero che per problemi fisici non riescono sono frustrati perchè potrebbero in teoria (se entrambi fossero sani) e volendolo non riescono.
Si potrebbe parlare di ossessione se non ci fosse modo di risolvere il problema e non lo accettassero, ma finché c'è speranza si tratta di determinazione, non ossessione.

Mentre due omosessuali sono ossessionati perchè non potrebbero in teoria e volendolo, ovviamente, non riescono.

L'ossessione è quindi un'affezione della volontà: come si può volere qualcosa che non è possibile?


Io lo so bene che tu come scientista dici: "ma se adesso è tecnicamente possibile..." ma non si può considerare una vita umana, quello di un figlio, la terapia di un ossessione della volontà di una coppia che vuole per forza qualcosa che non è naturalmente possibile.

basta far notare che i diritti potenziali non sono diritti reali.

Esatto, per diventare reali, o attuali, devono farlo nel diritto naturale. E prevale il diritto del più debole.

[Indra88]

per è il modo che ha una parte della popolazione(specialmente maschile) di esprimere e in qualche modo aggirare un proprio disagio rispetto a certe meccaniche sociali, una difesa posicologica tipo

[Dr. Gori]

Tutto il discorso è nato dal fatto che nei tuoi post e in certe citazioni che fai si sottintende che la psichiatria ottocentesca avesse basi più scientifiche di quella odierna. Se sei disposto a rivedere questa impostazione del tipo “psichiatria del passato oggettiva e scientifica vs. psichiatria odierna soggettiva e politica” si può continuare.
La patologizzazione si basava su evidenze scientifiche?
Qualche dubbio ti è venuto oppure no?





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Guarda che qui è checkmate dialettico caro gianlu, e l'hai chiamato tu

Il mio discorso è semplice: la psichiatria contemporanea è ostaggio delle pressioni sociopolitiche
La psichiatria del passato no, perché al malato non era data voce in capitolo sulla classificazione e sul trattamento della sua patologia.




Se vuoi girare la frittata devi mostrare su quali "basi scientifiche" (e non sociopolitiche) i disturbi parafilici venivano (e vengono) ritenuti "patologici" mentre altri allegramente depatologizzati e normalizzati

[Gunthr]

Guarda che qui è checkmate dialettico caro gianlu, e l'hai chiamato tu

Il mio discorso è semplice: la psichiatria contemporanea è ostaggio delle pressioni sociopolitiche
La psichiatria del passato no, perché al malato non era data voce in capitolo sulla classificazione e sul trattamento della sua patologia.




Se vuoi girare la frittata devi mostrare su quali "basi scientifiche" (e non sociopolitiche) i disturbi parafilici venivano (e vengono) ritenuti "patologici" mentre altri allegramente depatologizzati e normalizzati

È naturale che tu non sia in grado di mostrare quale su evidenza scientifica si basava la psichiatria del passato, perché non esiste.

Ma sei stato tu a dire che la psichiatria del passato si basava su elementi oggettivi. Quindi sei tu a dover mostrare quali sarebbero questi elementi oggettivi.

La psichiatria ottocentesca su questi temi si limitava a riflettere le istanze morali e religiose del tempo, presentandole sotto una veste scientifica. Da vizio e peccato a malattia. Quindi non puoi accusare quella contemporanea di essere influenzata dalle istanze sociopolitiche di oggi.

Che la psichiatria come disciplina sia in interazione con discipline politiche, sociologiche e giuridiche non è un segreto, è una cosa oggi nota e dichiarata, allora invece no.

Non puoi trattare la psichiatria come tratteresti la fisica, perché non è una scienza esatta. Una disciplina che si occupa di malattie mentali ha piena facoltà di interrogarsi su cosa sia una malattia mentale, considerato che nel suo settore l’oggettività su ciò che è salute e ciò che è malattia non è sempre definibile.

La sua scientificità va cercata altrove, per esempio nella possibilità di verificare sul campo le teorie formulate. O nei casi in cui è dimostrabile un nesso fra patologia mentale e lesione cerebrale.

Ma tu sei arrivato fino qui presupponendo che io volessi soltanto “girare la frittata”.







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[topquark]

Non sono ossessionati ma frustrati. Due etero che per problemi fisici non riescono sono frustrati perchè potrebbero in teoria (se entrambi fossero sani) e volendolo non riescono.
Si potrebbe parlare di ossessione se non ci fosse modo di risolvere il problema e non lo accettassero, ma finché c'è speranza si tratta di determinazione, non ossessione.

Mentre due omosessuali sono ossessionati perchè non potrebbero in teoria e volendolo, ovviamente, non riescono.

L'ossessione è quindi un'affezione della volontà: come si può volere qualcosa che non è possibile?


Io lo so bene che tu come scientista dici: "ma se adesso è tecnicamente possibile..." ma non si può considerare una vita umana, quello di un figlio, la terapia di un ossessione della volontà di una coppia che vuole per forza qualcosa che non è naturalmente possibile.

le tue personali concezioni/definizioni di "ossessione" costruite a tuo uso e consumo non interessano a nessuno

Esatto, per diventare reali, o attuali, devono farlo nel diritto naturale. E prevale il diritto del più debole.

nessun diritto "potenziale" può essere fatto valere.

[Dr. Gori]

È naturale che tu non sia in grado di mostrare quale su evidenza scientifica si basava la psichiatria del passato, perché non esiste.

Ma sei stato tu a dire che la psichiatria del passato si basava su elementi oggettivi. Quindi sei tu a dover mostrare quali sarebbero questi elementi oggettivi.

La psichiatria ottocentesca su questi temi si limitava a riflettere le istanze morali e religiose del tempo, presentandole sotto una veste scientifica. Da vizio e peccato a malattia. Quindi non puoi accusare quella contemporanea di essere influenzata dalle istanze sociopolitiche di oggi.

Che la psichiatria come disciplina sia in interazione con discipline politiche, sociologiche e giuridiche non è un segreto, è una cosa oggi nota e dichiarata, allora invece no.

Non puoi trattare la psichiatria come tratteresti la fisica, perché non è una scienza esatta. Una disciplina che si occupa di malattie mentali ha piena facoltà di interrogarsi su cosa sia una malattia mentale, considerato che nel suo settore l’oggettività su ciò che è salute e ciò che è malattia non è sempre definibile.

La sua scientificità va cercata altrove, per esempio nella possibilità di verificare sul campo le teorie formulate. O nei casi in cui è dimostrabile un nesso fra patologia mentale e lesione cerebrale.

Ma tu sei arrivato fino qui presupponendo che io volessi soltanto “girare la frittata”.







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Tutto questo scrivere invece di dire semplicemente: "hai ragione gori, la psichiatria è ostaggio delle pressioni sociopolitiche" (cosa che prima invece negavi recisamente insieme ad altri )

L'onere della prova ti è talmente gravoso da mollare baracca e burattini di quella linea argomentativa
(provando ancora a girafrittare oltre decenza )





Come dicevo, nella psichiatria del passato al malato non era data voce in capitolo sulla classificazione e sul trattamento della sua patologia. Ció è esattamente l'opposto della psichiatria contemporanea.
Questo ha pesantemente compromesso la già "tenue scientificità" di tale disciplina



Ora veniamo al tipo di "oggettività perduta" a cui mi riferivo.
Per capirci meglio basterà un parallelismo.

Possiamo dire che l'uomo possiede arti superiori e inferiori e che ciascun arto è composto di tre segmenti (braccio, avambraccio e mano negli arti superiori; coscia, gamba e piede in quelli inferiori?

[emv]

le tue personali concezioni/definizioni di "ossessione" costruite a tuo uso e consumo non interessano a nessuno

È simmetrica la cosa.

nessun diritto "potenziale" può essere fatto valere.

E secondo te che diritto reale è quello di un omosessuale che vuole un figlio, su quale realtà si basa?

[emv]

Non puoi trattare la psichiatria come tratteresti la fisica, perché non è una scienza esatta

La fisica è una Scienza sperimentale...

Ti faccio anche notare che per l'omosessualità la branca che se ne dovrebbe occupare è la Psicologia. La Psichiatria si occupa dei disturbi mentali che si ripercuotono sull'apparato fisico. La Psicologia, degli aspetti emotivi e cognitivi del disturbo mentale. C'è un livello di gravità ben diverso, e come ti ho già detto, secondo me, si tratterebbe di una semplice nevrosi, non di psicosi.

Non capisco, quindi, perchè tanto cinema per una cosa tanto banale. Siamo tutti pieni di nevrosi chi più chi meno. Se uno non riesce a dominare la sua impari a conviverci, senza pretendere di cambiare il mondo.

[topquark]

"hai ragione gori, la psichiatria è ostaggio delle pressioni sociopolitiche"

resta sempre e solo il tuo delirio paranoide: la lobby gay.