Originariamente Scritto da
Ex Gidue
Il consiglio dei ministri ieri ha approvato questo:
Stop al penale per chi viola l’antiriciclaggio - Sul fronte dell’antiriciclaggio, non rischiano più la prigione gli intermediari, i
professionisti e i revisori che non rispettano gli obblighi previsti dal decreto 2007 con cui l’Italia ha recepito la direttiva europea sulla “prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei
proventi di attività criminose e di
finanziamento del terrorismo“.
Perdono rilevanza penale la mancata “
verifica della clientela”, obbligatoria tra l’altro quando quando “vi è
sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo” e quando quei soggetti “eseguono operazioni occasionali disposte dai clienti che comportino la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000 euro”. Solo multe anche per chi non ha
registrato e
conservato in un archivio informatico la documentazione servita per la verifica e l’identificazione del cliente stesso e per i revisori e
sindaci che non comunicano alle autorità di vigilanza “gli atti o i fatti” che possono costituire violazione delle norme antiriciclaggio.
E qualche settima fa era successo questo:
E la depenalizzazione arriva a poche settimane dalla notizia che l’ultima ispezione di Bankitalia in
Banca Etruria, l’istituto salvato per decreto e di cui è stato vicepresidente Pier Luigi Boschi, ha fatto emergere tra il resto la presenza di “25mila rapporti da regolarizzare” proprio ai fini della “individuazione del titolare effettivo” sulla base delle norme antiriciclaggio. Mentre all’inizio di dicembre
tredici dipendenti di Iw Bank sono stati iscritti nel registro degli indagati per riciclaggio perché, anche in questo caso, gli ispettori di via Nazionale hanno scoperto 104mila corti non in regola con la normativa sulla verifica dell’identità dei clienti.
I casi della vita..... ma sopratutto della politica.