Manca lla legge sulla Merdofobia, che tuteli gli stronzi. Come me.

[ventunsettembre]

Sarri e il solito coro del "politicamente corretto" a giorni alterni. - Notizia del giorno - L'Antidiplomatico

Sarri e il solito coro del "politicamente corretto" a giorni alterni.








Notizia presa dal sito L'Antidiplomatico visita L'Antidiplomatico

di Fabrizio Verde, Francesco Guadagni e Alessandro Bianchi

In occasione della partita di calcio tra Napoli e Inter, valevole per la qualificazione alla semifinale della Coppa nazionale, è entrata in azione la solita ipocrisia e doppia morale di marca italica. Evento scatenante, un litigio tra i tecnici delle due compagini calcistiche Maurizio Sarri e Roberto Mancini. Quest'ultimo, allenatore dell'Inter, nel dopo partita ha lanciato accuse di razzismo nei confronti del tecnico toscano che allena la squadra partenopea, colpevole di averlo apostrofato con i termini 'frocio' e 'finocchio'. Per Maurizio Sarri, che dichiara di non ricordare le parole esatte ma si è scusato a telecamere spente nello spogliatoio dell'Inter prima dell'accusa mediatica di Mancini, si è trattato di una caduta di stile, questo è fuor di ogni dubbio. Ma è l'intero contesto di abnorme colpevolizzazione dell'allenatore del Napoli ad essere oggettivamente fuori luogo.

Innanzitutto bisogna ricordare che l'Italia è il paese dove in occasione di ogni partita di calcio vengono gridati i più beceri cori razzisti nei confronti della città di Napoli e dei suoi abitanti, nel generale disinteresse di giornalisti e addetti ai lavori, che fanno a gara nel minimizzare questi atti di razzismo, declassandoli a semplici sfottò da stadio, senza tener contro del retroterra culturale che vi è dietro a questi slogan beceri e razzisti. Si tratta degli stessi personaggi che da ieri cercano di ergersi a improbabili moralizzatori del mondo del calcio. Si tratta, si sa, del solito "politicamente corretto" creato ad arte.

Che dire poi dello stesso Roberto Mancini che si è precipitato ai microfoni della Rai a denunciare indignato delle offese ricevute, dopo aver provato nello spogliatoio del Napoli a venire alle mani con il tecnico toscano? Si tratta dello stesso Mancini che nel 2000 intervenne in difesa del suo amico Sinisa Mihailovic, il quale aveva definito il centrocampista dell'Arsenal Vieira un «negro di merda», con queste testuali parole riportate dal quotidiano 'La Repubblica': «Nel corso di una partita l'agonismo esasperato può portare a momenti di tensione e di grande nervosismo. Credo che anche qualche insulto ci possa stare. L'importante è che tutto finisca lì». Lo stesso Mancini che da allenatore del Manchester City rischiò di finire alle mani con ben due suoi giocatori Adebayor e Tevez. Il primo accusato di fingere un infortunio poi rivelatosi vero, il secondo per divergenze tecnico-tattiche. Il litigio tra il tecnico di Jesi e l'attaccante argentino trovò il suo culmine quando Mancini affermò nei confronti di Tevez 'l'elegante' frase «go fuck your mother». Insomma, il tecnico che ieri si è tanto scandalizzato non ha nulla da invidiare alle tante teste calde che popolano il calcio mondiale.



In ultima analisi è curioso notare come quegli stessi giornalisti che ieri si sono affrettati nel crocifiggere un allenatore per un insulto proferito in un momento di grande concitazione e nervosismo, siano gli stessi che da anni ignorano il più becero razzismo, le ruberie, i macroscopici brogli e quant'altro accade nel mondo del calcio.

E, infine, un ultimo punto, il più importante perché non parliamo più di qualcosa attinente ad un gioco, è curioso notare come quegli stessi giornalisti che ieri si sono affrettati nel crocifiggere un allenatore per un insulto proferito in un momento di grande concitazione e nervosismo, siano gli stessi che ignorano e tollerano ogni giorno lo stupro di diritti, democrazia e della nostra Costituzione che avviene ogni giorno. Lo stato in cui versa un'Italia sempre più schiacciata della dittatura europea neoliberista dipende anche, e soprattuto, dal coro del "politicamente corretto" dei bombardatori umanitari a giorni alterni.

[ventunsettembre]

Calcio Violento, Calcio Vigliacco, Calcio Finocchio - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato

(un Mancini)

Oggi in auto ho ascoltato tutti i possibili dettagli e punti di vista del caso Sarri-Mancini e non ho sentito mai un commento sull’incredibile e spropositata violenza di Roberto Mancini nei confronti del Sig. Sarri.
I fatti li conoscete immagino:

1. In campo c’è stato un diverbio fra l’allenatore del Napoli Sarri e quello dell’Inter Mancini, diverbio nel quale Sarri ha apostrofato Mancini con insulti politicamente scorretti; Frocio e Finocchio
2. Mancini negli spogliatoi prima è andato a esprimere il suo disapunto a Sarri rifiutandone le scuse, e poi ha accusato Sarri di razzismo ai media raccontando l’accaduto e auspicando che gente come Sarri non possa più calcare un campo da calcio.

Non ho la minima intenzione di entrare nella ridicola discussione su cose come:

1. Le cose che succedono in campo rimangono in campo
2. Frocio e Finocchio sono insulti politicamente scorretti, razzisti e discriminatori specie se pronunciati da una persona pubblica che “deve dare l’esempio” (un allenatore di calcio o un calciatore, l’esempio? ma sul serio?)

Mi sono però messo nei panni di entrambi i personaggi di questa storia gossippara, e francamente trovo che non ci possa essere nessun paragone possibile fra il comportamento di Sarri e Mancini.
Roberto Mancini fra i due si è comportato in maniera gravissima e vigliacca arrecando un enorme e spropositato danno alla persona di Sarri servendosi della gogna mediatica. E nel farlo si è messo lui stesso sul piedistallo del censore e della morale.
Pensateci un attimo:

Mancini si è beccato una botta di finocchio e frocio in un luogo che di fatto è privato. Fatto indecoroso e esecrabile ma dagli effetti limitati all’ego di Roberto Mancini.
Sarri si è beccato la gogna mediatica, probabilmente sanzioni disciplinari, e marchio indelebile del razzismo. Non escluderei anche che possa essere nella condizione di bersaglio per qualche benpensante “de sinistra” da centro sociale.
Immaginate per un attimo Mancini e Sarri che tornano dalle rispettive famiglie, dagli amici, dai conoscenti dopo la partita. Immaginateli con la tempesta mediatica con cui Mancini si è cucito addosso la corazza del paladino e nello stesso tempo ha marchiato per sempre Sarri.
Si ieri c’è stata violenza, una indicibile e vigliacca violenza.
Spero che i colleghi del viglicco e del violento, Roberto Mancini ne tengano conto e agiscano di conseguenza.

[ventunsettembre]

Ho riportato due articoli sull'episodio ultimo ed eclatante avvenuto su un campo di calcio.
Tralasciando ogni commento, e stendendo un velo pietoso sul tutto e su quel mondo becero, mi sono chiesto, facendo parte io per primo della categoria, cosa sarebbe successo se l'insulto verbale fosse stato il comunissimo, in itaglia, STRONZO.
Non esiste nel bel paese un sinonimo di tale termine, per quanto lo si cerchi.
Stronzo, lo sappiamo bene, ha un suo preciso significato, inquadra perfettamente una persona in quel certo modo e senso.
Ora, quale stronzo appunto, rivendico la mancanza di una legge che mi tuteli, e come me l'immensa categoria, affinchè tale epiteto non possa più venir dato a chicchessia con una certa facilità, discriminandoci.
Eccheccavolo!
Dov'è la sinistra oggi?
Una bella campagna per la difesa dello stronzo avrebbe SICURAMENTE la maggioranza.
In primis tra le sue fila.

[Eridano]

Povero ortaggio. La vera vittima è lui. L'ortaggio.