Il fondamentalista islamico provvederebbe volentieri personalmente a sterminare tutti i suini del mondo.
Non importa se c'è chi sene nutre, se le sue setole contribuiscono ai migliori pennelli del mondo, se in molti luoghi è un piatto tradizionale in determinate occasioni.
E' un animale impuro, i suoi dogmi religiosi gli danno il diritto di pretenderne l'estinzione.
Il fondamentalista ebraico renderebbe reato qualsiasi attività svolta durante il sabbat.
Niente ambulanze, niente pompieri, niente medici, taxi o supermercati. Dio ha stabilito che il sabato sia dedicato al riposo e tutti devono attenersi a tale principio.
Il fondamentalista cattolico metterebbe al rogo gli omosessuali, i divorziati, le ragazze madri, i conviventi, le mignotte, i puttanieri, i segaioli ed i ginecologi che praticano aborto (una vera carneficina su scala globale, Hitler e Stalin possono andare a nascondersi).
Non importa se due individui non si sopportano più e devono compiere violenza a se stessi per non strangolarsi reciprocamente, l'uomo non sciolga ciò che Dio ha unito e li lasci scannare tra loro, magari facendosi filmare dal telefonino dei figli.
Non importa se due omosessuali possono coltivare un sentimento sincero e profondo, essi hanno compiuto una scelta (per il cattolico osservante l'omosessualità è una scelta come l'indirizzo scolastico o la località dove trascorrere le vacanze) contraria ai divini dogmi e nel grande abisso che li attende il loro nome è scritto a chiare lettere.
E così via.
In apparenza si potrebbe anche sorridere a tanta intolleranza, ma essa è pericolosa.
Il fanatico è sempre nel giusto, o almeno così egli pensa, e non ci sono limiti morali o umani alle azioni che sarebbe capace di compiere.
In nome di un paradiso che pretendono di offrire a tutti non avrebbero remora alcuna a trasformare la vita del resto del mondo nel più oscuro degli inferni.
Il fanatico religioso sente insopprimibile l'obbligo di imporre a tutti il proprio mondo di sogno, senza curarsi minimamente di considerare quanto possa essere da egli diverso il suo prossimo, senza scrupolo alcuno nel concretizzare ciò che per quest'ultimo potrebbe essere il peggiore degli incubi.