Si parlava di ragion pratica. Ambito di riflessione filosofica che prescinde dall'adesione a un determinato credo religioso, ma che parte da una logica minima obbligatoriamente condivisibile. Poi io non ho nominato il "materialismo", ho semplicemente evidenziato la differenza che passa da un approccio di questo genere alla morale oggigiorno imperante, che per la cronaca non è per nulla materialista, anzi, è al limiti dello spiritismo col suo blaterale di dignità umana e di diritti che non si capisce come potrebbero relazionarsi con la metafisica dominante, quella sì, materialista, nel senso positivista del termine e non marxista. Questa parte da postulati affermati gratuitamente, come l'ugualianza o i diritti o la "dignità" eccetera eccetera.