“Lo so, le corti costituzionali non possono impedire i colpi di Stato, e d’altro canto noi non ignoriamo che la Costituzione non può affidare la sua esclusiva difesa a un organismo giuridico costituzionale, ma soltanto alla volontà dei cittadini di difenderla ad ogni costo e di esporre, se necessario, in sua difesa anche la loro vita.
Tuttavia, così com’è prevista dalla Costituzione, la Corte costituzionale offre una garanzia per la nazione contro gli abusi di potere, sempre possibili sia per opera dei governi sia per opera delle assemblee parlamentari.
Io credo, onorevoli colleghi, che la maggioranza sarà saggia se non si lascerà travolgere dal gusto di sopraffare le minoranze, ostentando il costume littorio di non tener conto delle osservazioni dell’avversario, anzi di tenerne tanto meno conto quanto più l’argomentazione dell’avversario è fondata.
La Camera sa che queste sopraffazioni non hanno mai portato fortuna a nessuno. La nostra storia è piena di dimostrazioni in questo senso, che vanno dai secoli passati agli ultimi tempi. In quest’aula sono ancora presenti gli echi mussoliniani, ma si sa anche che cosa la dittatura è costata alla nazione, allo Stato e allo stesso Mussolini”.
Pietro Nenni – CAMERA DEI DEPUTATI, 7 dicembre 1952