Il JA senza sgravi fiscali è un fallimento totale....E senza la flessibilità richiesta e negata dall'UE non ci saranno più...
Il JA senza sgravi fiscali è un fallimento totale....E senza la flessibilità richiesta e negata dall'UE non ci saranno più...
Primo Ministro di TPol...[MENTION]
Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..
UNA PREGHIERA IN MEMORIA DEL LAVORO CHE SCOMPARE - Un'Europa diversaUn'Europa diversa
urtroppo quella reale è una sola: nonostante tutti gli sforzi fatti con il jobs act e tutti i soldi che il governo ha messo in questa partita il mercato del lavoro resta anemico. Lo dicono i numeri, non i gufi. A dicembre gli italiani con un posto di lavoro erano 22.470.000, 21mila in meno (-0,1%) rispetto a novembre 2015 ma 109mila in più (+0,5%) su dicembre 2014. Il risultato deriva da un aumento di 135mila unità dei dipendenti a tempo indeterminato e di 113mila a termine, cui si contrappone il calo di 138mila unità degli autonomi. Alla fine il tasso di disoccupazione è risalito dall’11,3 all’11,4% ed è superiore alla media della zona euro (10,4%). Ora ci aspettiamo molti ricami e moltissime giustificazioni. La realtà però è la seguente:). Significa che ogni assunto è costato ai contribuenti 133 mila euro. A fronte di questo rilevante esborso, il risultato è deludente. Il ministro Pier Carlo Padoan il 19 ottobre 2014 aveva affermato di attendersi “almeno 800mila posti di lavoro a partire dal 2015 per tre anni”. In media 260mila all’anno. Cioè il doppio di quelli effettivamente realizzati. Un bel fiasco. Né il futuro si presenta soddisfacente tenendo presente che dal 2016 lo sgravio è diminuito da 8.060 a 3.250 euro annui.per ottenere 135mila posti fissi in più, lo Stato ha sborsato 1,8 miliardi sotto forma di sgravi contributivi (8.060 euro l’anno per ogni contratto
Le ragioni del fallimento del jobs act e dei suoi derivati sono di tutta evidenza: l’occupazione non si crea per decreto.. Lo sanno bene in Germania dove il tasso di disoccupazione continua a scendere e fra un po’ non avranno più nessuno da assumere. Proprio per averne altri Berlino ha aperto le frontiere agli immigrati. Tutto questo ci dice che il lavoro sta lasciando l’Italia e gli altri Paesi deboli dell’euro per andare in Germania. È l’effetto più devastante provocato dalla moneta unica e Renzi finalmente se n’è accorto. Ecco perché ha cominciato a strillare contro la Ue. Ha capito, finalmente di essere finito in una trappola insieme al resto degli italiani. Senza gesti coraggiosi, però, sarà solo un abbaiare alla luna.Le imprese assumono solo se vedono l’attività in crescita. Certamente non prendono personale solo perché non pagano contributi previdenziali
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Tutt'altro.
Per chi l'ha voluto (e l'ha voluto ESATTAMENTE così com'è) è un successóne ...
"Nel 2015, con il Jobs Act, 109 mila nuovi posti di lavoro. Nel 2014, senza il JobsAct costato 12 miliardi, furono 168 mila. Si stava meglio quando si stava peggio"
Primo Ministro di TPol...[MENTION]
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Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
meglio a casa a non fare niente piuttosto che avere un lavoro
tipico atteggiamento italiano, non a caso in massa chiedono il reddito di cittadinanza, prendere soldi gratis mentre si sta sul divano a grattarsi.
Concordo sula bontà del Jobs act e sul fatto che da solo non può cambiare la situazione , ma non prendiamoci per il culo, quello che servirebbe (tagliare i previlegi all’Italia parassitaria che vive drenando risorse da chi produce e favorire chi genera valore reale), il Ducetto non lo vuole fare, dato che dovrebbe colpire la sua base elettorale e le varie caste elitarie che condividono con lui il potere
Il Ducetto è il problema, non la soluzione
Leggere le stesse stronzate della stagione dell’uomo col mafioso in casa (“che sfiga, la congiuntura internazionale”) fa cadere le braccia
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman