la tramandazione della stirpe, il successo economico armonizzato alla morale come ruolo sociale, il giocare alle carte al bar, l'onore sentimentale, il coraggio di lanciarsi nel vuoto, la forza di affrontare la natura tutte le mattine all'alba, la padronanza di diverse arti dall pennello al mitra.
Poi uno può farsi il suo mondo pagato dalla gobba degli altri e condividere criticamente per necessità il simulacro capitalista del sistema credendo di essere la talpa che un giorno sbucherà all'improvviso dal pavimento in sequoia nella segreteria del partito comunista.
la realtà fuori dal Matrix è un altra.
1) la formazione di una solidarietà civica.
2) la classe creativa come stato guida della società.
3) la cultura come organo del sapere e dell'influenza ideologica.
4) l'istruzione e la scienza come fonti essenziali di competitività.
secondo me tu non hai mai letto qualcosa di suo, ed in particolare uno, la politica del ribelle, dove tutto sembra tranne che opportunista. purtroppo continui a confondere l'edonismo di epicuro con quello di reagan, ma non e' la stessa cosa. Sebbene richiamandosi ai libertini settecenteschi, rifiuti l'idea di elevare un culto della morte (tipico del mondo reazionario) ad uno della vita (tipico degli edonisti e dei sensisti), non vuol dire che si propugna una filosofia dell'ebete che beve, magna, scopa e non si preoccupa di niente. Questa e' prerogativa dei liberali, non dei pensatori liberi
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
perché infatti notoriamente l'opportunista ieri come adesso va in giro col cartellino "opportunista" nel momento in cui deve manipolare il gregge dei suoi gonzi
non esiste un solo motivo per cui un sensista negante ogni giustizia oltremondana dovrebbe rifiutare l'opportunismo, per quello i tuoi maestri ti deludono
potreste spiegarmi perchè non si dovrebbe approfittare dell'occasione di liberarci sia dei francesi che dei musulmani, spingendoli ad annientarsi a vicenda?
è solo perchè i francesi si sono troppo ricchionizzati per combattere?
tanto ci arrivano lo stesso all'obbiettivo. ma i miei dubbi sono legati alla assoluta novità della situazione, non credo si sia mai vista una civiltà desiderare così ardentemente la propria distruzione.
anche volendo scorporare i miei destini da quelli dei radical chic, mi chiedo come potrei sopravvivere
Dipende per quanto tempo. Personalmente penso di aver trovato una soluzione che , anche considerando un aumento esponenziale del degrado, dovrebbe consentire a me e a mia moglie di starcene tranquilli per almeno 5-6 anni.
Per un lasso di tempo più lungo onestamente non lo so, perchè può darsi benissimo che il putridume che infesta da diversi anni sia le città che i centri abitati di dimensioni minori arrivi a lambire persino i luoghi più riposti come questo.
Nel caso dovesse avvenire, se proprio ci tengono a farlo, potrebbero ovviamente riuscire a "colonizzare" anche queste aree pochissimo abitate, ma ne vedremo delle belle, perchè qui (come ha imparato a proprie spese un ladruncolo giusto due giorni fà a meno di 20 km.di distanza) se arrivi senza essere invitato è facile che ti impiombino...
Per quanto riguarda però l' Italia nel suo complesso -visto che la gran parte della popolazione risiede nelle città invece che nelle campagne- ormai si tratta del classico "dead man walking".
O succede qualcosa di clamoroso ,che però non si vede ancora all'orizzonte, oppure l'agonia di questo Paese è inarrestabile.
Spero almeno che i primi ad essere trucidati, siano quelli che hanno aperto le braccia (e qualcos'altro) ai nuovi barbari.