Internazionale

Intorno al Grande raccordo anulare sono cresciuti negli ultimi anni interi quartieri, spesso privi dei servizi essenziali e di mezzi pubblici, e in cui la vita ruota intorno ai centri commerciali. Molte case sono rimaste invendute, i residenti sono scontenti e la città diventa sempre più caotica e invivibile. Perché allora si continua a costruire?

Da anni si assiste a questo fenomeno di crescita non pianificata, non programmata di una vera città intorno al raccordo anulare. Secondo le stime intorno a questo anello stradale, che circonda Roma, abiterebbero ormai tra le 800mila e 1 milione di persone.

Le centralità rispondono ad un concetto urbanistico moderno, applicato in tante città europee. A Roma le centralità si sono ridotte invece ad essere dei semplici quartieri dormitorio, ad esempio Porta di Roma, un quartiere esclusivamente residenziale, dove l'unico luogo non residenziale è il grande centro commerciale, che è diventato di fatto la piazza, il luogo della convivenza. Ci sono solo appartamenti, la gran parte dei quali non è ancora stata venduta. Questo è un quartiere che mostra fin dalla sua nascita, il 2007-2008, i segni dell'abbandono, i segni del degrado.

Qui il reportage sulla speculazione edilizia e il consumo di suolo pubblico nella capitale:
http://www.internazionale.it/video/2016/02/12/roma-speculazione-edilizia-gra