Dimentichi il piccolo dettaglio che Mussolini non voleva intervenire. Non voleva nemmeno la guerra e già a suo tempo aveva cercato di dissuadere Hitler dall'intervenire in Polonia, così come, una volta scoppiate le ostilità, cercò di organizzare delle trattative tra Germania, Polonia, Gran Bretagna e Francia onde evitare un'estensione ed una prosecuzione del conflitto. L'intervento fu dettato da questi motivi: 1) persistenza del blocco navale inglese e contropartite richieste dall'Inghilterra non accettabili se non a prezzo di una rottura del Patto d'Acciaio (con tutte le conseguenze del caso); 2) sconfitta repentina ed inaspettata della Francia che consegnava ad Hitler un'egemonia sulla sfera occidentale dell'Europa continentale indiscussa; 3) necessità di evitare che l'edificazione del nuovo ordine europeo fosse esclusivo appannaggio della Germania; 4) evitare che un eventuale accordo tra Germania e Gran Bretagna, stante la sconfitta francese, potesse avvenire a detrimento dei diritti e delle esigenze italiane.
In un'ottica del genere, la messa in efficienza delle forze armate italiane non ancora attuata pienamente diveniva un problema quasi secondario. Diventò un problema sostanziale e primario nel momento in cui Hitler decise di allargare il conflitto ad Est, giacché è vero che la campagna italiana in Grecia fu un indiscutibile disastro causato dall'inettitudine di Ciano ma, una volta ricevuto il soccorso tedesco concomitante all'esigenza di "punire" il tradimento del monarca serbo, si ottenne la resa greca e l'occupazione totale dei Balcani.
L'errore di Hitler fu non volersi concentrare esclusivamente sulla Gran Bretagna prima di colpire l'URSS, vanificando così anche il patto Molotov-Ribbentrop.
Insomma, oggi si può dire che Mussolini non doveva intervenire solamente con il classico "senno di poi", di cui, come dice la saggezza popolare, son piene le fosse. Fu un rischio entrare in guerra, così come sarebbe stato un rischio continuare a rimanere nello status di "non belligeranza". Su questo non ci sono dubbi, se si tiene presente qual era la situazione dell'epoca e non quello che è successo dopo e non era di facile previsione. La storia a volte pone di fronte ad emergenze a cui si deve dare una risposta immediata e, per quanto uno possa cercare di ponderare pro e contro di una decisione, c'è sempre un ineliminabile margine di incertezza.