Miguel de Unamuno (1864 - 1936) è uno dei più noti filosofi spagnoli.
La filosofia unamuniana è incentrata sull'uomo, rivelando stretti legami con l'esistenzialismo. L'uomo vivente infatti è il soggetto di tutta la filosofia, perché il vivere è ciò che ci sia di più importante e si filosofa per vivere. Unamuno distingue ragione e vita, perché o si vive razionalmente, ma ciò devitalizza la seconda, o si vive irrazionalmente contrastando la prima. Di fronte a questo dubbio la scienza, figlia della ragione, come può risolvere i dubbi sui nostri turbamenti e profondi bisogni? Cosa può dire sull'angoscia dell'individuo durante tutta l'esistenza? Secondo il filosofo la scienza è il cimitero delle idee, e come il pensiero, l'intelletto e la ragione è troppo ristretta per farci comprendere l'essenza della vita. Non si pensa solo con la "testa" ovvero con la ragione ma anche col "corpo", cioè l'anima. Il pensatore spagnolo si ritiene romantico perché oppone alla conoscenza un sentimentalismo tragico, considerandosi in ultimo "fratello" di Kierkegaard perché in perenne disperazione interiore.
L'esistenza dell'uomo quindi è una perenne lotta, tra cervello e cuore, tra ragione e fede. La lotta è intesa come ricerca vitale di un senso a tutto, che secondo Unamuno non si esaurisce mai, se non con la morte.
I mulini a vento contro i quali lotta Don Chisciotte secondo Unamuno sono giganti della discordia dell'epoca dell'hidalgo e il combattimento del nobile non è folle o insensato, quei mulini sono giganti di avidità e cecità per gli uomini tanto quanto i moderni treni, le mitragliatrici e le automobili, quindi tale figura cavalleresca è ripresa positivamente nel contesto contemporaneo per ribellarsi alla schiavitù delle macchine (egli era convintamente ruralista).
Unamuno si scaglia contro il dogmatismo (soprattutto quello ecclesiastico) quanto Don Chisciotte si scaglia contro i mulini a vento. Si oppone, inoltre, alla ragione che si arroga di possedere una verità universale, perciò preferisce l'ignoranza ai vantaggi del progresso tecnologico, vista come saggezza, elogiando poi l'individuo contro la massa indifferente.
Dal punto di vista religioso il Dio di Unamuno è un Dio che parla al cuore, che non rientra nella tradizionale teologia religiosa. L'esistenza di Dio non è provabile razionalmente, è data invece dalla nostra istintiva volontà di sopravvivenza, dall'incapacità di rassegnarsi al destino e dal desiderio di immortalità. Respinge perciò l'agnosticismo sostenendo che nonostante non si sappia con certezza l'esistenza divina, non si debba mai smettere di cercare una risposta al quesito.