Roma, 18 feb – E’ stata una giornata ad alta tensione quella di ieri in via di Donna Olimpia a Roma, quartiere Monteverde. E’ stato necessario l’intervento dei reparti anti sommossa per sgomberare una famiglia italiana che da decenni viveva all’interno di un alloggio popolare. Si tratta di una campagna di sgomberi che la Regione Lazio di Zingaretti, a cui spetta la gestione di Ater (l’ex istituto per le case popolari), sta conducendo in quel quadrante di Roma dopo lo scandalo “affittopoli”, dove numerose situazioni di irregolarità e di affitti quasi “regalati” alle sedi dei partiti, Pd in testa, sono venute alla ribalta. E così con sedi storiche del Pd, come quella nel centro storico di Roma in via dei Giubbonari affittata a 100 euro al mese, con debiti nei confronti di Ater di oltre 130mila euro, restano lì dove sono.Ma le istituzioni, governate dal Pd, sono molto più solerti nello sgomberare famiglie italiane che avrebbero diritto ad un alloggio popolare e che pagano regolarmente l’affitto all’Ater, ma che hanno la colpa di aver “occupato”, magari trent’anni, fa lo stabile in cui vivono pagando una cospicua buonouscita. E così le forze dell’ordine invece di andare a sgomberare ledecine di sedi del Pd e della sinistra romana, indebitate per milioni di euro, vanno a sgomberare famiglie con figli anche piccoli nel nome della “legalità” e del “rispetto delle graduatorie” che, ovviamente, vedono ai primi posti nomi di stranieri. “Quelle case sono state costruite negli anni ’30 per gli italiani, è a loro che spettano” ha spiegato Simone Di Stefano, vice presidente di CasaPound intervenuto sul posto al fianco dei residenti. “È pazzesco – continua Di Stefano – che in una città dove non si costruisce un solo metro cubo di edilizia residenziale pubblica e dove i partiti devono quasi 4 milioni di euro all’Ater, a rimetterci devono essere le famiglie italiane in difficoltà”.
Nel video qui sotto alcuni dei momenti di tensione, che hanno causato anche un attacco epilettico ad un residente portato via in barella.