Spetterà a Lucio Presta, il manager dei vip, il compito di riportare il centro-sinistra al governo di Cosenza, dopo il quinquennio azzurro dell’architetto Mario Occhiuto.
Lucio Presta, da manager dei vip a candidato sindaco

Cinquantasei anni lo scorso 14 febbraio, Lucio Presta è originario di Cosenza. Marito della conduttrice televisiva Paola Perego, iniziò la sua carriera in televisione come ballerino, diventando, in seguito,*proprietario di un’agenzia di spettacolo. Tra gli assistiti figurano personaggi come*Roberto Benigni, Paolo Bonolis, Lorella Cuccarini, Antonella Clerici, Michele Santoro, Belen Rodriguez o Gianni Morandi.
Da mesi Presta aveva annunciato il suo interesse a scendere in campo per la conquista di palazzo di Bruzi, fondando l’associazione*Amo Cosenza. “Ho dichiarato apertamente che sarei stato disponibile ad abbracciare chiunque avesse voluto condividere con me i principi cui ho improntato la mia vita: onestà e trasparenza”, ha dichiarato Presta, soddisfatto per la scelta del Partito Democratico di appoggiarlo in questa corsa. Proprio i democratici rivendicano “la forza, l’esperienza e la capacità di fare di Cosenza una città attrattiva e di elevato interesse nazionale”.
Lo sosterranno centro-sinistra, Ala e una civica con ex Fi

Oltre ai dem,*Presta potrebbe avere l’appoggio di una coalizione ampia, che spazia dal Partito Socialista Italiano – che si richiama proprio a quel Psi*nel quale avevano*militato due storici politici cosentini della prima Repubblica, Pietro e Giacomo Mancini senior – sino al Centro Democratico, passando per l’Italia dei Valori, il Psdi, le civiche Calabria in Rete, Alleanza Popolare e Movimento Civico Cattolico, oltre*due formazioni non proprio appartenenti all’area di sinistra: l’Ala di Denis Verdini, che nel capoluogo calabrese è rappresentata da Giacomo Mancini junior, e la compagine civica*Cosenza nel cuore, formata da quegli ex esponenti di Forza Italia, che, lo scorso 11 febbraio, hanno*sfiduciato insieme al Pd il sindaco Mario Occhiuto.
Malumori a sinistra,*Ncd riflette

Non pochi, però, sono stati i malumori per la scelta di Lucio Presta quale candidato unitario. Oltre ai Verdi e al Partito Socialista Europeo,*anche l’avvocato Pd*Enzo Paolini ha puntato i piedi.*L’oggetto del contendere, soprattutto da parte di quest’ultimo, sono le primarie di coalizione che dovevano essere celebrate il prossimo 6 marzo. Con la scelta di Presta, però, questa soluzione è al momento congelata, soprattutto perché il manager ha dichiarato di non volerle fare.*In sostanza, potrebbe finire esattamente come cinque anni fa, con un centro-sinistra lacerato dalle divisioni e spaccato su due candidati.
Oltre a Paolini, Pse e Verdi, anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano si chiama fuori. Il tutto, nonostante gli alfaniani gradissero il nome di Presta e avessero sottolineato la necessità di un candidato unitario, magari proprio in alleanza col Pd: “Speriamo di vincere assieme al centro sinistra a Cosenza e a Crotone” aveva affermato il senatore Antonio Gentile, che auspicava il coinvolgimento di Ncd anche nella maggioranza regionale, che sostiene Mario Oliverio.


Scritto da: Alessandro De Luca
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere l'articolo|
----------------------------------------------------------------
|Clicca qui per leggere gli articoli di attualità|