Colombo era coraggioso e tenace, ma credeva di andare in India e sbagliò del tutto i calcoli sulle dimensioni della Terra, sarebbe fallito e disperso in mare se non c'era il continente americano in mezzo, insomma pura fortuna. Fino alla fine della sua vita, anche se secondo me un dubbio gli è venuto, credeva che quelle fossero le Indie. Era un avventuriero con un grande amore del rischio (come è ritratto nel Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez di Leopardi) e del viaggio.
Vero che si naturalizzò spagnolo, ma di origine era senza dubbio italiano, o meglio della Repubblica di Genova, è stato scoperto un documento in cui fa da testimone e giura di essere Colombo Cristoforo, cittadino genovese, anche se risale a prima del suo viaggio, i genovesi non gli vollero finanziare le imprese, nemmeno i portoghesi, quindi ovvio che abbia avuto gratitudine per gli spagnoli che l'hanno accolto, pure con diffidenza. Non si sa però se nacque sul confine col Piemonte, a Savona, oppure proprio nella città di Genova, dove però di sicuro passò i primi anni di vita. La vita giovanile di Colombo è sempre stata un po' confusa e poco conosciuta, è stata ricostruita postuma. Nel 1992 ci fecero pure un particolareggiato cartone animato che narrava per filo e per segno la vita del navigatore. I ritratti sono tutti postumi, qualcuno ha ipotizzato anche che fosse di origine ebraica e che abbia quindi cambiato nome, inventandosi delle generalità, per sfuggire alle persecuzioni, ma questa tesi è respinta dalla maggioranza degli storici, così come quella del Colombo nativo di Barcellona, ormai poco considerata anche in Spagna, dove è riconosciuto che Colombo era di Genova. Molti navigatori spagnoli e portoghesi erano in realtà degli italiani in trasferta: Vespucci, Pigafetta (cronista di Magellano), Giovanni da Verrazzano, ad esempio.
Ultima modifica di Jerome; 07-10-15 alle 12:41
No. La storia non la hanno MAI fatta i condottieri, che sono stati sempre trascinati dagli eventi.
O forse vuoi dire che gli USA devono la loro storia a Grant e Lee?
O che l'evento che ha segnato indelebilmente la storia dell'occidente moderno, cioè la Rivoluzione francese, sia dovuta ai comandanti dell'esercito repubblicano (di cui non mi sovviene alcun nome: e credo neanche a te).
E non vado più indietro, perché Gesù Cristo ha veramente cambiato la storia.
Anche Maometto, se è per questo.
O Martin Lutero, che è riuscito a mettere le ali a metà del mondo di allora.
Nessuno condottiero: solo i califfi, che però non avrebbero potuto cavalcare fino in Spagna senza essere mossi (loro e le truppe) dalla loro fede.
I condottieri, infatti, sono solo lo strumento.
E non cambiano niente: assecondano l'evolversi della storia.
Il naso di Cleopatra insegna.
Uno dei più grandi italiani del '900 è lo scrittore Primo Levi: le sue opere hanno fatto commuovere e riflettere sul l'orrore del nazismo e dell'antisemitismo.