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  1. #111
    Super Troll
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da Parsifal Corda Visualizza Messaggio
    Figurati sono quì per questo

    Non posso certo entrare in un caso così privato e delicato, peraltro raccontato da uno solo dei protagonisti, e dare un giudizio nel merito o un consiglio specifico, posso dirti comunque che il divorzio non è un rimedio ed è una ferita soprattutto per i figli, oltre che contraddire la parola che ci si è scambiati vicendevolmente, questo è un fatto.
    Non so se vi siate sposati in comune o in Chiesa e se tu o lei foste coscienti dell'impegno assunto perchè in qual caso si aprirebbero scenari diversi, infatti anche se clebrato in Chiesa (dove non vige il divorzio) il matrimonio sarebbe nullo. Mettiamo il caso che foste due patiti dell'indissolubilità (tu non lo sembri), allora il divorzio sarebbe un rimedio del tutto sproporzionato se il fine fosse solo di allontanarsi da tua moglie; basterebbe la semplice separazione dove viene regolata la visita dei figli e la gestione delle cose.

    Si avevo letto della tua brutta esperienza e mi dispiace molto, tuttavia è un fatto normale che se io vedo una persona buttarsi giù da un ponte io lo salvo. Lo stesso deve fare la collettività, lo Stato. Lasciare cadere da un ponte (metaforicamente) un suo cittadino è una grave negligenza per qualsiasi Stato. Inoltre anche quì siamo alla sproporzione, esiste un fenomeno ancora poco studiato in Italia che si chiama resilienza ed è la capacità di adattamento del corpo umano in situazioni estreme, l'uomo ha delle capacità inimmaginabili e tagliare la corda prima è indice di poca fiducia nelle capacità umane, questa adattabilità può essere aiutata attraverso tecniche anche psicologiche (il che può essere fatto a contrario, ingigantendo il problema). E' ovvio che la medicina efficiente e uno stato efficiente e responsabile investiranno in questa direzione, anche nello sviluppo degli antidolorifici che già è ad un ottimo punto, invece di far lucrare quelli che distribuiscono veleno, facendo sì che lo stato irresponsabile "tagli i costi della sanità".
    Per quanto riguarda l'aborto anche questa non è mai la soluzione, la persona malata non deve essere soppressa. Abbiamo detto tanto contro il nazionalsocialismo che compiva questa eugenetica e adesso la consideriamo come valore?
    In realtà la questione si può vedere in una gerarchia di valori.
    per me nessuna vita è indegna di essere vissuta, perchè anche nella sofferenza è vita e al sua negazione non è il benessere, ma la morte che è il massimo dei mali fisici per l'uomo.
    Non sto facendo un discorso confessionale ovviamente, ma di ragione.

    Lungi da me l'idea di contestare i tuoi principi, ma allo stesso modo in cui posso rispettali pur non condividendoli trovo corretto che la cosa sia reciproca.
    Prendiamo ad esempio le terapie antidolorifiche alle quali hai accennato.
    Esse possono avere una efficacia relativa, sia nella capacità di lenire un dolore atroce sia nella durata nel tempo di tale efficacia.
    Non è una critica ma una constatazione che ho provato sulla mia pelle, e ne avrei volentieri fatto a meno.
    Tre mesi senza chiudere occhio per il dolore nonostante le continue iniezioni di antidolorifici, puoi informarti con qualsiasi ortopedico sul dolore che porta la frantumazione in più pezzi (sette pezzi l'omero sinistro, quattro quello destro) di due articolazioni collegate, e costui si farà il segno della croce o si toccherà i testicoli in gesto di scongiuro oppure toccherà ferro, nove chili persi, impossibilità i afferrare qualsiasi cosa, di vestirsi, di spogliarsi, persino di mangiare o di bere senza qualcuno che ti aiuti, fino all'impossibilità di slacciarsi i pantaloni per andare in bagno o di afferrare la cornetta del telefono.
    Sono cose che è difficile comprendere da parte di chi non le ha vissute, si può dare corda alla propria immaginazione, ma la realtà in questi casi è infinitamente peggiore.
    Ma la mia era una situazione temporanea, lo sapevo, anche se ogni giorno sembrava durare mesi, invece il tutto è durato poco più di un anno, circa quindici mesi. Quindici mesi durante i quali ho assaporato il dolore, le umiliazioni, le lacrime, le rinunce forzate, e la mia ex mogie che ha lasciato la nostra casa perché non se la sentiva di badare ad un invalido, quindici mesi nei quali non ho potuto vedere la mia bambina.
    E se invece fosse durato tutta la vita? Se per i successivi cinque, dieci, venti o più anni avessi dovuto convivere con dolori lancinanti ed impossibilità di movimento?
    Prova ad immedesimarti dentro un corpo impossibilito a muoversi, non puoi mangiare quando hai fame, non puoi bere quando hai sete, devi urinare e defecarti addosso senza nessuno che provveda a cambiarti il pannolone, pascere tra i tuoi escrementi per ore roso dalla fame e dalla sete e stretto nella morsa di atroci dolori fisici.
    Sarebbe un giorno da incubo.
    Prova a moltiplicare questo giorno per mesi e per anni, fino all'ultimo giorno della tua esistenza e dimmi in cosa tale situazione si differenzia da quell'inferno che tanti temono.
    Potresti affermare che saresti disposto ad accettare tali sofferenze in nome della tua fede, e questo rientra trai tuoi sacrosanti diritti che non mi permetterei mai di limitare o contraddire.
    Ma se fossero altri a vivere tali situazioni?
    Se fossero altri a subire quotidianamente tali sofferenze senza speranza alcuna di guarigione?
    Potrebbero assumere scelte analoghe a quelle che presumi prenderesti tu (dico che lo presumi solo perché nessuno può avere la certezza delle proprie reazioni senza dove vivere concretamente le situazioni alle quali queste verrebbero applicate, e l'ipotizzare ha sempre dei limiti) così come potrebbero assumere scelte diverse.
    Ora, se io fossi un cattolico osservante potrei sentirmi in diritto di imporre i miei dogmi, le mie scelte, le mie convinzioni a chi, pur condividendoli, non ha più la forza o la volontà di accettarne il prezzo?
    Il dolore fisico, la sofferenza oltre i limiti della propria sopportazione del dolore sono qualcosa che solo chi li prova sulla propria pelle può ben comprendere, ed oltre un certo limite ogni azione diventa lecita, dall'omicidio dettato dall'esasperazione, come accaduto in vari casi di coppie di coniugi in crisi permanente, all'antropofagia, come accaduto negli anni settanta ai sopravvissuti di quell'aereo precipitato sulle Ande. Possiamo realmente comprendere ciò che non conosciamo in prima persona fino al punto di poterlo anche giudicare?
    "I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
    Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"

  2. #112
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Ma noi non giudichiamo.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  3. #113
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Ma noi non giudichiamo.

    Se dichiaro di non giudicare conseguentemente non mi spingo ad approvare o denigrare un atto, un pensiero o un qualsiasi atteggiamento.
    Tu consideri positivamente l'operato di un ginecologo obiettore di coscienza in forza dei propri presupposti morali rifiuta di compiere una interruzione di gravidanza?
    Oppure critichi il suo atteggiamento?
    In entrambi i casi hai espresso un giudizio, positivo o negativo che esso sia.
    Per non giudicare bisogna assumere un atteggiamento neutro che riconosce analoga dignità e valore a posizioni tra loro incompatibili.
    Ti senti di dichiarare da parte tua una tale equidistanza, sia adesso che in passato?

    P.S.: Attento a quello che rispondi, nel mio archivio privato ho una cartella col tuo nome sopra, non è ancora corposa ma contiene riferimenti che potrebbero avallare o smentire quanto puoi affermare.
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  4. #114
    Nazbol-Ciucé
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da fiume sand creek Visualizza Messaggio
    P.S.: Attento a quello che rispondi, nel mio archivio privato ho una cartella col tuo nome sopra, non è ancora corposa ma contiene riferimenti che potrebbero avallare o smentire quanto puoi affermare.
    Complimenti per l'evidente disturbo psichiatrico, ti preoccupi pure di archiviare le frasi degli utenti? Beato te che hai il tempo, sarai un ricco ereditiero senza bisogno di lavorare.
    Comunque sono stato troppo succinto, noi giudichiamo l'atto ma non giudichiamo la persona, perchè questo giudizio spetta solo a Dio.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  5. #115
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Complimenti per l'evidente disturbo psichiatrico, ti preoccupi pure di archiviare le frasi degli utenti? Beato te che hai il tempo, sarai un ricco ereditiero senza bisogno di lavorare.
    Comunque sono stato troppo succinto, noi giudichiamo l'atto ma non giudichiamo la persona, perchè questo giudizio spetta solo a Dio.
    Sono le persone a compiere gli atti.
    Non puoi giudicare questi ultimi senza fare altrettanto con chi li compie.
    Lo dimostra il tuo darmi del disturbato psichiatrico per la mia abitudine di conservare gli interventi più interessanti e compromettenti in un archivio.
    Con tale affermazione hai espresso un giudizio offensivo sulla mia persona basato esclusivamente su opinioni o percezioni personali non avallate da alcun riferimento concreto a supporto delle stesse.
    Tale posizione è incompatibile con la precedente affermazione, espressa nel tuo intervento n° 112, di far parte di un gruppo o una categoria di soggetti che evitano di giudicare (parole tue).
    Ora, come giudicheresti un individuo che manifesta riferimenti contraddittori e tra loro incompatibili esponendo affermazioni gratuitamente offensive senza alcuna provocazione preventiva a loro giustificazione?
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  6. #116
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Se un assassino A uccide una persona B allora l'atto di omicidio è sbagliato, ma noi non sappiamo che cosa ha fatto la persona B all'assassino A per meritarsi di morire, ne sappiamo nulla sulla vita, le esperienze, le attitudini, i margini di libertà, le emozioni dell'assassino A. Per cui è lecito condannare l'atto di A ma non ci esprimiamo sulla persona A nella sua interezza nella misura in cui noi siamo C e non A. Solo a Dio è lecito giudicarla.
    Per quello che riguarda la mia affermazione nei tuoi confronti potrei risponderti in tanti modi, ad esempio che era una battuta e tu sei logorroico all'inverosimile oppure che "disturbo psichiatrico" non necessariamente implica una distinzione qualitativa, dipende soltanto dalla visione filosofica del mondo che si ha alle spalle. In ogni caso il fatto che tu lo faccia è palesemente inquietante.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  7. #117
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Se un assassino A uccide una persona B allora l'atto di omicidio è sbagliato, ma noi non sappiamo che cosa ha fatto la persona B all'assassino A per meritarsi di morire, ne sappiamo nulla sulla vita, le esperienze, le attitudini, i margini di libertà, le emozioni dell'assassino A. Per cui è lecito condannare l'atto di A ma non ci esprimiamo sulla persona A nella sua interezza nella misura in cui noi siamo C e non A. Solo a Dio è lecito giudicarla.
    Per quello che riguarda la mia affermazione nei tuoi confronti potrei risponderti in tanti modi, ad esempio che era una battuta e tu sei logorroico all'inverosimile oppure che "disturbo psichiatrico" non necessariamente implica una distinzione qualitativa, dipende soltanto dalla visione filosofica del mondo che si ha alle spalle. In ogni caso il fatto che tu lo faccia è palesemente inquietante.

    Hai appena affermato che l'azione da parte di A di uccidere B è sbagliata.
    Ma come fai a giudicare una azione se non ne conosci le motivazioni ed i retroscena?
    E come fai successivamente all'acquisizione di tali cognizioni a non giudicarne anche l'autore a seconda delle motivazioni che hanno generato l'azione precedentemente giudicata negativamente.

    ESEMPIO:

    Abbandonare un individuo ferito è azione da giudicare positivamente o negativamente?
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  8. #118
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Ma perché secondo te bene e male sono soltanto dimensioni soggettive, mentre il bene è, per definizione, il fine dell'agire, o lo scopo, e il male ne è la frustrazione. Sono due parametri oggettivi che, quando si applicano all'agire umano, in alcuni casi possono essere autoevidenti mentre in altri sono sfumati e difficili da districarsi. Quello dell'omicida è soltanto a titolo d'esempio. Non puoi pormi dei dilemmi morali così vaghi e pensare che io abbia la soluzione, essa è difficilmente accessibile a chiunque. Non confondere queste problematiche coi temi, ad esempio, del divorzio, che sono molto più chiari.
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  9. #119
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Ma perché secondo te bene e male sono soltanto dimensioni soggettive, mentre il bene è, per definizione, il fine dell'agire, o lo scopo, e il male ne è la frustrazione. Sono due parametri oggettivi che, quando si applicano all'agire umano, in alcuni casi possono essere autoevidenti mentre in altri sono sfumati e difficili da districarsi. Quello dell'omicida è soltanto a titolo d'esempio. Non puoi pormi dei dilemmi morali così vaghi e pensare che io abbia la soluzione, essa è difficilmente accessibile a chiunque. Non confondere queste problematiche coi temi, ad esempio, del divorzio, che sono molto più chiari.

    L'esempio che ti ho esposto è chiaro, ciò che non è chiaro sono solo le circostanze dell'avvenimento, queste ultime sono generate da individui grazie alle loro azioni.
    Ripeto adesso la domanda:

    Abbandonare un individuo ferito al suo destino è azione da giudicare positivamente o negativamente?

    Se dichiari che non puoi giudicarla in assenza di riferimenti che indichino le motivazioni a base dell'atto (l'abbandono del ferito) dimostri il mendacio della tua precedente affermazione poiché in tale frangente non giudicheresti l'atto, come da te esposto nel tuo intervento n° 114, ma l'individuo che lo compie.
    L'unica alternativa atta ad avallare quanto sopra richiamato sarebbe il giudicare positivamente o negativamente l'atto al netto dei fattori che lo hanno generato.
    Esponi quindi il tuo giudizio sull'atto sopra ipotizzato, abbandonare un ferito è azione da giudicare positivamente o negativamente?
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  10. #120
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    Predefinito Re: nasce ' Popolo della famiglia ' , nuovo soggetto politico

    Ma io ho scritto che non giudico la persona nella sua interezza perchè non conosco "la vita, le esperienze, le attitudini, i margini di libertà, le emozioni", non perchè non conosco le "motivazioni e i retroscena", dove l'avrei detto scusa? Io non conosco l'anima della persona, per cui non posso esprimermi sull'individuo in termini di intero: cioè non posso giudicarla completamente malvagia o completamente buona e quindi in ultima analisi disporre del suo destino ultraterreno. Le azioni degli uomini sono compiute in libertà e dunque in responsabilità, e l'ultimo termine significa che all'uomo è data la facoltà di rispondere delle sue azioni, cioè specificare le motivazioni e gli scopi che hanno valore intersoggettivo e dunque possono essere razionalmente analizzati e giudicati.
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