Desolazione.

[amerigodumini]

Mentre l'economia italiana passa finalmente in blocco ai francesi ( qui ), persino la Gazzetta Ufficiale dei faccendieri senza patria deve raccontare la verità.
http://www.ilsole24ore.com/art/comme...?uuid=ACqTpOhC
Soprattutto deve ammettere che di servizi segreti militari italiani il Libia non c'è nemmeno l'ombra (solo una cassetta della posta) e tantomeno dei reparti speciali che il sospetto Daniele Raneiri (strambo pennivendolo d'azione protagonista antiassad assunto da Giuliano Ferrara) aveva avuto in visione per mesi sulle pagine del foglio.

[Cale Yarborough]

Ci sarà da divertirsi.

[kodiak]

Della dichiarazione americana sui 5000 fucili italici che ne pensate?
Trappolone o... ?

[Orco Bisorco]

Disarmiamoci e dipartiamo.

[amerigodumini]

Della dichiarazione americana sui 5000 fucili italici che ne pensate?
Trappolone o... ?

Stile missione Iraq-Afghanistan?
Tutto sballato.

[Tular]

Ancora fino ai primi anni '80 si poteva tranquillamente vivere a Tripoli senza sapere una parola di arabo, parlando solamente italiano e si era capiti dalla maggior parte della gente; quelli che allora avevano più di 50 anni erano generalmente in grado anche di parlarlo, chi meno chi più ma comunque erano in grado di parlarlo.

E' stata buttata via una grande occasione; una classe politica non dico fascista , ma anche molto più modestamente moderatamente nazionalista avrebbe potuto dopo l'89 rimettere in gioco l'Italia sullo scacchiere internazionale riattualizzando in modo nuovo vecchie storie; 1) dissoluzione yugoslava: far patire a sloveni e croati il riconoscimento in cambio dell'Istria o comunque di statuti molto speciali (stile alto adige) per istria e dalmazia;
2) dissoluzione del regime di Enver Hoxha ed esodo di massa albanese verso l'Italia; in quel momento eravamo degli Dei per loro, avremmo potuto richiedere tutto; ripristinare un moderno protettorato de facto sull'Albania, tenendo fuori gli USA.
3) Somalia '93; capitalizzare l'intervento della folgore presentandoci all'ONU come unici possibili garanti della democrazia in in quello che tuttora è un NON- paese anarchico (e non frega a nessun democratico, chiaramente, perché non c'è niente di utile da rapinare)
4) Aggressione al regime di Gheddafi: difesa dello stesso in chiave di ridimensionamento della Francia in Nordafrica, ricattandolo tra l'altro opportunamente in modo da ottenerne vantaggi e facendogli anche rimangiare le offese passate in cambio di un aiuto concreto; nell'ipotesi dello schianto del medesimo regime (che comunque aveva una forza non da poco e che se fosse stato da noi realmente aiutato avrebbe retto alla grande), brigare come fanno i francesi per ripristinare una nostra autonoma sfera di influenza in zona.
5) Esodi di massa dall'Africa: blindare le frontiere presentandosi all'Europa come gli unici garanti dell'ordine alla frontiera meridionale della stessa, utilizzando la cosa come arma di ricatto. Privilegiare eritrei ed etiopi sfruttando il fatto in modo da incrementare in quei paesi l'influenza italiana, di cui tuttora non si è persa memoria.

E via dicendo, in sostanza un libro dei sogni non irrealistico e non fuori dalla nostra portata, in teoria.
In pratica le realtà è distante da ciò anni luce.

[amerigodumini]

Ancora fino ai primi anni '80 si poteva tranquillamente vivere a Tripoli senza sapere una parola di arabo, parlando solamente italiano e si era capiti dalla maggior parte della gente; quelli che allora avevano più di 50 anni erano generalmente in grado anche di parlarlo, chi meno chi più ma comunque erano in grado di parlarlo.

E' stata buttata via una grande occasione; una classe politica non dico fascista , ma anche molto più modestamente moderatamente nazionalista avrebbe potuto dopo l'89 rimettere in gioco l'Italia sullo scacchiere internazionale riattualizzando in modo nuovo vecchie storie; 1) dissoluzione yugoslava: far patire a sloveni e croati il riconoscimento in cambio dell'Istria o comunque di statuti molto speciali (stile alto adige) per istria e dalmazia;
2) dissoluzione del regime di Enver Hoxha ed esodo di massa albanese verso l'Italia; in quel momento eravamo degli Dei per loro, avremmo potuto richiedere tutto; ripristinare un moderno protettorato de facto sull'Albania, tenendo fuori gli USA.
3) Somalia '93; capitalizzare l'intervento della folgore presentandoci all'ONU come unici possibili garanti della democrazia in in quello che tuttora è un NON- paese anarchico (e non frega a nessun democratico, chiaramente, perché non c'è niente di utile da rapinare)
4) Aggressione al regime di Gheddafi: difesa dello stesso in chiave di ridimensionamento della Francia in Nordafrica, ricattandolo tra l'altro opportunamente in modo da ottenerne vantaggi e facendogli anche rimangiare le offese passate in cambio di un aiuto concreto; nell'ipotesi dello schianto del medesimo regime (che comunque aveva una forza non da poco e che se fosse stato da noi realmente aiutato avrebbe retto alla grande), brigare come fanno i francesi per ripristinare una nostra autonoma sfera di influenza in zona.
5) Esodi di massa dall'Africa: blindare le frontiere presentandosi all'Europa come gli unici garanti dell'ordine alla frontiera meridionale della stessa, utilizzando la cosa come arma di ricatto. Privilegiare eritrei ed etiopi sfruttando il fatto in modo da incrementare in quei paesi l'influenza italiana, di cui tuttora non si è persa memoria.

E via dicendo, in sostanza un libro dei sogni non irrealistico e non fuori dalla nostra portata, in teoria.
In pratica le realtà è distante da ciò anni luce.

Da incorniciare.

[Cale Yarborough]

Ancora fino ai primi anni '80 si poteva tranquillamente vivere a Tripoli senza sapere una parola di arabo, parlando solamente italiano e si era capiti dalla maggior parte della gente; quelli che allora avevano più di 50 anni erano generalmente in grado anche di parlarlo, chi meno chi più ma comunque erano in grado di parlarlo.

E' stata buttata via una grande occasione; una classe politica non dico fascista , ma anche molto più modestamente moderatamente nazionalista avrebbe potuto dopo l'89 rimettere in gioco l'Italia sullo scacchiere internazionale riattualizzando in modo nuovo vecchie storie; 1) dissoluzione yugoslava: far patire a sloveni e croati il riconoscimento in cambio dell'Istria o comunque di statuti molto speciali (stile alto adige) per istria e dalmazia;
2) dissoluzione del regime di Enver Hoxha ed esodo di massa albanese verso l'Italia; in quel momento eravamo degli Dei per loro, avremmo potuto richiedere tutto; ripristinare un moderno protettorato de facto sull'Albania, tenendo fuori gli USA.
3) Somalia '93; capitalizzare l'intervento della folgore presentandoci all'ONU come unici possibili garanti della democrazia in in quello che tuttora è un NON- paese anarchico (e non frega a nessun democratico, chiaramente, perché non c'è niente di utile da rapinare)
4) Aggressione al regime di Gheddafi: difesa dello stesso in chiave di ridimensionamento della Francia in Nordafrica, ricattandolo tra l'altro opportunamente in modo da ottenerne vantaggi e facendogli anche rimangiare le offese passate in cambio di un aiuto concreto; nell'ipotesi dello schianto del medesimo regime (che comunque aveva una forza non da poco e che se fosse stato da noi realmente aiutato avrebbe retto alla grande), brigare come fanno i francesi per ripristinare una nostra autonoma sfera di influenza in zona.
5) Esodi di massa dall'Africa: blindare le frontiere presentandosi all'Europa come gli unici garanti dell'ordine alla frontiera meridionale della stessa, utilizzando la cosa come arma di ricatto. Privilegiare eritrei ed etiopi sfruttando il fatto in modo da incrementare in quei paesi l'influenza italiana, di cui tuttora non si è persa memoria.

E via dicendo, in sostanza un libro dei sogni non irrealistico e non fuori dalla nostra portata, in teoria.
In pratica le realtà è distante da ciò anni luce.

Tutte le opportunità che citi (a parte forse la Somalia che sarebbe costata troppo cara) presupponevano una classe dirigente con un minimo di preparazione e un'orizzonte che andasse oltre la giornata. Casualmente nei primi anni '90 quando era ora di coglierle chi sarebbe stato in grado di farlo era troppo impegnato a difendersi nei tribunali di tangentopoli mentre al governo c'erano i "salvatori della Patria" Amato e Ciampi.

[Carlos Wieder]

Ancora fino ai primi anni '80 si poteva tranquillamente vivere a Tripoli senza sapere una parola di arabo, parlando solamente italiano e si era capiti dalla maggior parte della gente; quelli che allora avevano più di 50 anni erano generalmente in grado anche di parlarlo, chi meno chi più ma comunque erano in grado di parlarlo.

E' stata buttata via una grande occasione; una classe politica non dico fascista , ma anche molto più modestamente moderatamente nazionalista avrebbe potuto dopo l'89 rimettere in gioco l'Italia sullo scacchiere internazionale riattualizzando in modo nuovo vecchie storie; 1) dissoluzione yugoslava: far patire a sloveni e croati il riconoscimento in cambio dell'Istria o comunque di statuti molto speciali (stile alto adige) per istria e dalmazia;
2) dissoluzione del regime di Enver Hoxha ed esodo di massa albanese verso l'Italia; in quel momento eravamo degli Dei per loro, avremmo potuto richiedere tutto; ripristinare un moderno protettorato de facto sull'Albania, tenendo fuori gli USA.
3) Somalia '93; capitalizzare l'intervento della folgore presentandoci all'ONU come unici possibili garanti della democrazia in in quello che tuttora è un NON- paese anarchico (e non frega a nessun democratico, chiaramente, perché non c'è niente di utile da rapinare)
4) Aggressione al regime di Gheddafi: difesa dello stesso in chiave di ridimensionamento della Francia in Nordafrica, ricattandolo tra l'altro opportunamente in modo da ottenerne vantaggi e facendogli anche rimangiare le offese passate in cambio di un aiuto concreto; nell'ipotesi dello schianto del medesimo regime (che comunque aveva una forza non da poco e che se fosse stato da noi realmente aiutato avrebbe retto alla grande), brigare come fanno i francesi per ripristinare una nostra autonoma sfera di influenza in zona.
5) Esodi di massa dall'Africa: blindare le frontiere presentandosi all'Europa come gli unici garanti dell'ordine alla frontiera meridionale della stessa, utilizzando la cosa come arma di ricatto. Privilegiare eritrei ed etiopi sfruttando il fatto in modo da incrementare in quei paesi l'influenza italiana, di cui tuttora non si è persa memoria.

E via dicendo, in sostanza un libro dei sogni non irrealistico e non fuori dalla nostra portata, in teoria.
In pratica le realtà è distante da ciò anni luce.

mi complimento. un'analisi ineccepibile

[Orco Bisorco]

Esultiamo per la caduta del tiranno | Gad Lerner

Esultiamo per la caduta del tiranno

LUNEDÌ, 22 AGOSTO 2011









Una guerra piena di secondi fini ma intrapresa a seguito di un’autentica sollevazione popolare, giunge infine al risultato inesorabile per cui ricorderemo questo anno 2011: la caduta dei tiranni. Gheddafi rovesciato dagli insorti 42 (quarantadue!) anni dopo la sua ascesa al potere, è un evento che non può non rallegrare ogni sincero democratico. Capisco l’imbarazzo di chi c’è andato a braccetto fino a ieri; e dei vili che hanno sottoscritto l’impegno militare per abbatterlo ma speravano fosse solo per finta. Scrivo ancora nel mezzo degli eventi, potrebbe ancora darsi il peggio anche se il finale sembra scritto. Ma voglio già esprimere la mia esultanza. Senza Gheddafi, dopo Gheddafi, il segnale del via libera alla rivoluzione democratica nel mondo arabo si rafforza. Il prossimo è Assad!