Primarie Pd Napoli: domani, domenica 6 marzo, si terranno le primarie del Partito Democratico*per scegliere il candidato che alle Comunali del giugno prossimo dovrà sfidare il sindaco uscente Luigi De Magistris, il berlusconiano Gianni Lettieri*o il candidato ancora ignoto del Movimento 5 Stelle (gli altri concorrenti Marcello Taglialatela e Enzo Rivellini non hanno alcuna possibilità di arrivare al ballottaggio). Gli elettori domani potranno votare per uno dei 4 candidati della coalizione di centrosinistra: Antonio Bassolino, Valeria Valente, Marco Sarracino o Antonio Marfella. Come ogni elezione primaria che si rispetti anche questa è stata condita da parecchie polemiche, ed ora siamo arrivati alla resa dei conti.
Primarie Pd Napoli: come, quando, dove si vota

Si vota domenica dalle 8 alle 21 in 78 seggi ripartiti tra le 10 municipalità di Napoli e provincia. Possono votare tutti i cittadini europei residenti a Napoli dai 16 anni in su, ma con alcune limitazioni: i 16enni e i cittadini europei immigrati potranno votare solo se hanno già compilato il modulo di registrazione entro il 28 febbraio. Per il resto le primarie sono aperte: ovvero può votare chiunque (non è necessario essere iscritti al Pd) firmando un documento di adesione ai principi ispiratori della coalizione di centrosinistra e pagando un contributo minimo di 1 euro a persona. Il Partito Democratico stavolta vuole assolutamente evitare il caos, con conseguente annullamento, delle primarie del 23 gennaio 2011 che avevano incoronato Andrea Cozzolino contro Umberto Ranieri. L’allora segretario del Pd Pier Luigi Bersani però aveva deciso di annullare l’esito della consultazione perché su di essa pesava l’ombra delle intere comitive di cinesi recatesi alle urne (com’è successo alle ultime primarie Pd a Milano) e addirittura accuse di possibili infiltrazioni camorristiche. Ancora oggi, a 5 anni di distanza, la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli sta indagando sulle infiltrazioni mafiose di quelle primarie. Dopo il caos il Pd aveva deciso di sostenere la candidatura del civico Mario Morcone che, però, alle Comunali non sarebbe arrivato neppure al ballottaggio. Scenario che si potrebbe ripetere anche nel giugno prossimo. Primarie Pd Napoli: i candidati

Antonio Bassolino
L’eterno ritorno. Tra 15 giorni compirà 69 anni. E’ stato sindaco di Napoli (“la cosa più bella della mia vita” dice) per due mandati dal 1993 al 2000. Prima della scadenza naturale della seconda legislatura a Palazzo San Giacomo si dimette da sindaco e si candida alla Presidenza della Regione Campania che amministrerà per 10 anni fino al 2010. E’ stato il primo tra i 4 candidati alle primarie ad annunciare la sua “discesa in campo” con un post su facebook del 21 novembre scorso fatto di due parole: “mi candido”. Come il suo possibile avversario Luigi De Magistris, Bassolino ha iniziato la campagna elettorale fresco di assoluzione (“il fatto non sussiste”) relativa allo scandalo rifiuti. La sua candidatura ha fatto dannare, e non poco, i vertici del Partito Democratico che inizialmente avevano sconfessato pubblicamente il “dinosauro” Bassolino. In effetti non ha un grande sostegno nel partito: può contare solo su un pezzo di area riformista e dei “giovani turchi”. Ora dice: “Se io ce la faccio, andiamo avanti e so che se supero lo scoglio di domenica prossima io posso farcela ad arrivare al ballottaggio e fare il sindaco. Se io non ce la faccio il Pd se lo sogna anche solo di arrivare al ballottaggio”.
Valeria Valente
E’ la candidata di Matteo Renzi. La generazione è la stessa: 41 anni il primo, 39 la seconda. “Tenace, determinata, pragmatica, sono il volto di una generazione che vuole mettersi alla prova” scrive nella sua presentazione ufficiale. Deve tutta la sua carriera politica al suo sfidante Antonio Bassolino. Ma lei si dice pronta al*parricidio (politico naturalmente). Dal 2001 al 2010 è consigliere e poi assessore comunale a Napoli. Nel 2013 viene eletta alla Camera dei deputati e diventa Presidente del Comitato per le Pari Opportunità. Indice di produttività al 70%. Il suo programma si basa su: investimenti pubblici e privati in settori strategici (dal porto a Bagnoli), riqualificazione “green” del territorio e messa in sicurezza delle scuole pubbliche. Slogan: #NapoliVALE. E’ la favorita.
Marco Sarracino “Tra Obama e Berlinguer”. Non ci ha impiegato molto il giovanissimo Marco Sarracino a scomodare due grandi (e molto diverse) figure politiche del pantheon Pd. 26 anni (“quando Bassolino fu eletto per la prima volta avevo 4 anni”), studente di economia e segretario dei Giovani Democratici a Napoli. Un mix di “nuovismo” e anti-politica con il sostegno massiccio della minoranza dem. Scivola sullo slogan troppo renziano: #AdessoCambia.
Antonio Marfella
Da sempre in prima linea nella Terra dei Fuochi insieme a Don Patriciello. Classe 1957, oncologo molto conosciuto in città. E’ il candidato del Partito Socialista e non esita a definirsi – per provenienza politica e anagrafe – “il Sanders di Napoli”. Quattro le parole chiave della sua campagna elettorale: salute, ambiente, legalità, lavoro.
Primarie Pd Napoli: testa a testa Valente-Bassolino

Gli ultimi due sondaggi sulle primarie Pd sono stati commissionati da Camposud.it e realizzato da Digis e*il più recente compiuto da Euromedia Research per il Mattino di Napoli. Nel primo, relativo al periodo 30/01-04/02, Valeria Valente risultava in netto vantaggio su Antonio Bassolino con quasi venti punti di distacco. Ma un mese in più di campagna elettorale vuol dire molto tanto che gli altri due candidati non erano neppure stati nominati dai napoletani. Più indicativo il sondaggio dell’Istituto diretto da Alessandra Ghisleri relativo al periodo 16/02-18/02 secondo cui Valente avrebbe uno stretto margine di vantaggio su Bassolino, distanziato di circa 2 punti percentuali entro il*margine di errore pari al 3,1%. Più indietro sia Marfella che Sarracino. Inoltre, come fa notare l’Istituto di ricerca, il dato risulta “fortemente instabile” poiché ad oggi più della metà (52,8%) degli elettori napoletano che voteranno alle primarie sono ancora indecisi. Insomma, può succedere di tutto.

Scritto da: Giacomo Salvini
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