Questo spazio di dibattito nasce per aggregare tutte le forze anti-capitaliste, socialiste e patriottiche presenti su TP. A differenza del forum principale, che comunque resterà aperto, questa sezione non si rivolgerà ai soli comunisti. Certamente sarà gradita la loro presenza (io, ve lo ricordo come moderatore del forum, sono comunista), ma potranno trovare spazio tutti coloro che sostengono gli ideali del socialismo, nel senso più generale e aperto del termine, quindi anche quei socialisti che non si riconoscono nel comunismo storico novecentesco, ma che abbiano comunque effettuato una scelta di campo decisamente anti-capitalista (certamente non i riformisti e atlantisti del cosiddetto PSE), patriottica e sovranista. Sarà inoltre ricercato e considerato proficuo il confronto con gli esponenti dell'area patriottica , purché la stessa sia scevra da reciproche pregiudiziali che comprometterebbero il dialogo, purché sia definitivamente abbandonato l'anticomunismo di principio e respinta qualsiasi contaminazione con le ideologie della destra liberista o reazionaria.
Alcune precisazioni
1) Qui non si sta cercando di creare il "partito rossobruno","nazi-maoista" o simili idiozie che , a conti fatti, esistono solo nella mente di chi ha la coda di paglia del tradimento degli ideali di emancipazione sociale. Qui si sta creando uno spazio di libero dibattito e confronto. E' altresì chiaro che i destrorsi non potranno mai convivere politicamente con gli anti-capitalisti, così come non lo potrà fare quella sedicente sinistra che ha svenduto le istanze sociali dinnanzi alle sirene dell'ordoliberismo.
2) La geopolitica, molto in voga negli ambienti dei cosiddetti "nazionalbolscevichi", è considerata uno strumento d'analisi importantissimo. Ma essa, è solo uno dei tanti strumenti di analisi anti-capitalista e anti-imperialista. Ridurre le dinamiche geopolitiche ad una sorta di "risiko" , sinceramente, non rientra nei nostri interessi.
3) Il nostro non è un nazionalismo espansionista, colonialista, sciovinista o razzista. Tutto il contrario. Il nostro è, piuttosto, quel tipo di nazionalismo patriottico e sovranista che si manifesta nell'esaltazione delle peculiarità della propria nazione, sempre nel reciproco rispetto di tutte le altre. Un orientamento che è inscindibile dai princìpi di equità e giustizia sociale e che ha nei suoi padri ideali Pisacane, Mazzini e Garibaldi, passando per Corridoni e Alceste De Ambris. E' quel patriottismo che, un tempo, ha animato le forze repubblicane e laiche di sinistra, i socialisti e i sindacalisti rivoluzionari, i legionari fiumani con la Carta del Carnaro, gli Arditi del Popolo oltre, ovviamente, ad aver animato le menti migliori del PCI e del PSI.
4) Nel rispetto e con la massima coerenza nel far nostro, nella maniera più totale, assoluta, e senza compromessi, il principio di sovranità nazionale, siamo contrari alla presenza della NATO sul nostro suolo. Siamo contrari al trattato di Maastricht e all'attuale Europa dei banchieri, degli usurai e dei padroni. Siamo contrari, inoltre, alla supervisione e all'interferenza di organismi sovranazionali come l'FMI e la Banca Mondiale.
5) Siamo contrari al fenomeno dell'immigrazione di massa come, a modo loro, lo sono alcuni partiti e movimenti anti-capitalisti quali il Partito Comunista della Federazione Russa, il Partito dei Lavoratori Ungheresi, il Partito Comunista di Boemia e Moravia, il piccolo Partito Comunista Britannico (Marxista Leninista) e un tempo anche il ben noto Partito Comunista Francese. L'obiettivo primario è il raggiungimento della sovranità e dell'indipendenza nazionale. Non abbiamo nulla a che spartire, quindi, con varie formazioni di destra, come Fratelli d'Italia , formazioni politiche che risultano essere mere espressioni del sistema capitalistico e non rappresentano , nella realtà, alcuna opposizione ad esso.
6) In quanto patrioti, comprendiamo e facciamo nostre le istanze dei popoli in lotta contro l'imperialismo occidentale. Non latita né latiterà mai, in questo senso, un autentico spirito inter-nazionalista. Il nostro sostegno incondizionato va alla lotta dei popoli palestinese, irlandese, siriano, russofono (repubbliche di Donetsk e di Lugansk) e curdo. Non ci schieriamo, invece, con i mercenari al soldo degli Stati Uniti: kosovari e ceceni su tutti.
7) L'Anticapitalismo comporta l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, almeno per quanto riguarda la nazionalizzazione della grande industria, dei settori strategici dell'economia italiana e degli istituti di credito (a partire da Bankitalia). Le aziende nazionalizzate, in seguito, dovranno essere socializzate dai lavoratori tramite lo strumento dei Consigli. L'iniziativa individuale non è da noi avversata, purché essa abbia funzione sociale e non sia causa di privilegio o fonte di sfruttamento per il dipendente salariato. Nella nostra ottica, inoltre, i c.d. diritti "civili" non dovranno mai essere preminenti su quelli sociali ma sempre subordinati o al massimo marciare di pari passo, qualora le condizioni socioeconomiche e culturali lo consentano.
8) Siamo a favore di forme più espansive possibili di democrazia diretta. Questo non significa che lo Stato dovrà abdicare al suo ruolo. Significa, piuttosto, che rifiutiamo la democrazia borghese, la truffa del partitismo e del parlamentarismo. I cittadini potranno decidere della propria vita tramite referendum e assemblee municipali.
9) Sosteniamo l'idea che l'Italia e le altre nazioni europee (quelle dell'Ovest, dell'Est e l'intera Federazione Russa) si uniscano tra loro in una confederazione politica ed economica. Confederazione dotata di un sistema di difesa comune, nell'indiscutibile rispetto della sovranità dei singoli stati nazionali e in una prospettiva politica-economica di stampo eurasiatico. Il fine è la realizzazione di un continente europeo libero dal dominio economico, politico e militare del capitalismo globale-finanziario, rappresentato in primis dagli Stati Uniti e dalla NATO.
10) Per quel che ci riguarda, i concetti di "sinistra" e "destra" non sono considerati né attuali, né determinanti di alcunché, soprattutto se consideriamo l'occidente euro-americano. La "sinistra" (che in teoria dovrebbe rappresentarci) ha abbandonato ogni riferimento all'anticapitalismo e all'anti-imperialismo. Ha quindi esaurito la propria funzione storica. Quando utilizzeremo questi due aggettivi lo faremo esclusivamente a scopo "orientativo", per comprenderci secondo l'uso comune e il significato corrente che usualmente si è soliti attribuire ai due termini.
Altre quattro importantissime precisazioni
11) La nascita di questo sottoforum NON è assolutamente in contrasto con le idee e le attività della rivista "Comunismo e Comunità" ma ne rappresenta , per certi versi, un'estensione e un ampliamento.
12) I membri di "Comunismo e Comunità", se interessati, potranno diffondere notizie riguardanti loro dibattiti o eventuali manifestazioni.
13) Frasi razziste, antisemite o "islamofobe" verranno eliminate senza esitazione alcuna. Stesso trattamento riguarderà proclami classisti, filo-americani, filo-sionisti o inneggianti al terrorismo di qualsiasi matrice.
14) Troll, cloni o utenti disturbatori verranno segnalati e bannati da questa sezione. Insulti personali e post provocatori saranno tassativamente vietati.
Benvenuti e buona discussione!