Renzi e la minoranza Pd allo scontro
sull’Ulivo, l’Italicum e le primarie
Il premier: «Coloro che chiedono oggi più rispetto per la storia dell’Ulivo sono quelli che hanno distrutto l’Ulivo». La replica di Bersani: «Sta andando veramente oltre il segno»
di Daria Gorodisky
Pierluigi Bersani e Matteo Renzi in una foto del febbraio 2013 (Ansa)
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Si intensifica la guerra interna al Partito democratico, con uno scambio di colpi lanciati a distanza tra Matteo Renzi da un lato e la minoranza rappresentata, nell’occasione, da Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani dall’altro. «Chi vuole mandarmi a casa fa bene a fare questa battaglia dentro il partito. Se perdo il congresso, resterò lealmente a dare una mano a chi lo vince. Se lo vinco mi aspetto la stessa lealtà». Aggiungendo: «Coloro che chiedono oggi più rispetto per la storia dell’Ulivo sono quelli che hanno distrutto l’Ulivo consegnando l’Italia nelle mani di Berlusconi».
Irregolarità alle primarie
E ancora, rispetto alle polemiche sui numeri gonfiati delle presenze alle primarie: «Ci sono state delle irregolarità, è evidente. La soluzione è che si valutino i ricorsi, senza dare per scontato che chi ha perso vinca e viceversa». Però, va avanti Renzi, «esiste un disegno per screditare le primarie come strumento, è accaduto a Genova e per colpa di Sergio Cofferati abbiamo perso la Regione. C’è qualcuno che parla di personalizzazione del partito, non c’è antidoto più grande alla personalizzazione del rispetto delle regole». Poi, tornando al passato: «Io quando ho perso le primarie sono rimasto a sostenere chi le aveva vinte, e non pensate che è stato facile dopo che ti venivano a dire, qui qualcosa non torna... Dissi se si poteva avere il verbale di una Regione, non dico quale ma lo immaginate... mi dissero di no, i verbali sono stati bruciati».
L’attacco al governo Letta
E un attacco viene lanciato anche verso il suo predecessore a Palazzo Chigi Enrico Letta: «Voi ricordate un provvedimento fatto dal governo nel primo anno di questa legislatura? No, per questo il partito ha deciso di cambiare. Questa è la storia vera, il resto è sovrastruttura». Comunque, prosegue Renzi, qualunque sarà il risultato delle prossime comunali il governo andrà avanti lo stesso: «Non interpreto come in passato la campagna amministrativa come il momento in cui il governo si mette in gioco. Il governo dura cinque anni e chi cerca di utilizzare le amministrative in chiave interna, sbaglia campo di gioco. Chi cerca di utilizzare strumentalmente il risultato delle amministrative in chiave interna sta sbagliando campo di gioco».
La replica di Bersani
Dal convegno della minoranza Pd a San Martino in Campo, Bersani taglia corto con un «Renzi sta andando veramente oltre il segno. Non tocchi l’Ulivo perché allora ci sentiamo davvero. Non tocchi l’Ulivo, questo lo deve sapere. Se lui è la vera sinistra, noi cosa siamo?». Mentre D’Alema, promettendo risposte«“in un altro momento», commenta: «La democrazia non è il governo della maggioranza, ma, come è noto, è rispetto delle minoranze».
12 marzo 2016 (modifica il 12 marzo 2016 |
Renzi e la minoranza Pd allo scontro sull’Ulivo, l’Italicum e le primarie - Corriere.it
si stanno accoltellando alla schiena tra loro esattamente come i democristiani della defunta DC.
sono esattamente uguali.
e questo sarebbe il Partito che ci governa?