Recoaro, il ramo d’ulivo e l’Alberto da Giussano nel simbolo del candidato
Pd e Lega (alleati alle elezioni comunali) coniano lo strano logo.
Giaretta e Gobbo approvano: «Avevano lo stesso programma»
Il logo dela «strana» coppia
RECOARO TERME — Il diavolo e l’acqua*santa. E con la benedizione di chi siede in alto. Succede a Recoaro Terme, dove in que*sti giorni di campagna eletto*rale di maggio campeggia un manifesto (accompagnato da un sito internet) più av*vincente della locandina di un film d’azione con risvolti sentimental-gossippari: il protagonista, il candidato sindaco Franco Perlotto, do*mina sulla destra voltato al*l’indietro con bocca aperta intento a proferire chissà quale monito; sullo sfondo le amate montagne di quelle parti e, sulla sinistra, un sim*bolo creato ad hoc per l’occa*sione che riesce a far convi*vere dentro un arancione di compromesso (tutti gli altri colori erano già stati appalta*ti dalla lunga storia politica nazional-popolare) il dise*gno di un sottile ramoscello d’ulivo con un Alberto da Giussano formato mignon.
Oltre il simbolo Tradotto: lassù sulle Mon*tagne, Lega Nord e Partito Democratico hanno trovato l’accordo per correre insie*me alle amministrative. Sto*rici avversari uniti non solo dal progetto ma addirittura nei simboli, la spada del guerriero e il rmoscello di pace. Un paradosso? Mac*ché. Non c’è alcun imbaraz*zo da parte dei vertici regio*nali che, al contrario, difen*dono la scelta e stigmatizza*no ogni possibile polemica. «Non c’è nulla di cui stupir*si e nemmeno contraddizio*ni su cui interrogarsi – esor*disce Paolo Giaretta, segreta*rio regionale del Pd - . Il Co*mune di Recoaro va alle am*ministrative e questo gene*re di elezioni va completa*mente slegato dalle politi*che e dalle logiche che gui*dano le alleanze e le divisio*ni nazionali. In questo paese del Vicentino la Lega e il Pd si sono seduti ad un tavolo e hanno semplicemente con*statato la piena convergen*za dei rispettivi programmi. Anche qui non c’è alcuna sorpresa perché si sarà senz’altro pensato ai proble*mi e alle necessità del Comu*ne in questione, un pro*gramma non certo legato ad ideologie che invece caratte*rizzano i partiti sul piano po*litico. Si ragiona sul piano dei fatti».
Roma lontana Insomma, mentre a Roma (ma nei singoli capoluoghi, a pochi passi da Recoaro) si litiga per «sbarchi di immi*grati sì e sbarchi di immigra*ti no» e tante altre cose, e mentre si fanno spallucce al*l’Udc che in più di qualche Comune ha dovuto subire il «veto assoluto» della Lega Nord con la cacciata imme*diata dalla casa del centrode*stra. «Per noi le uniche cose di riferimento alle comunali sono la validità dei program*mi e la credibilità del candi*dato che si appoggia – prose*gue Giaretta - . E comunque di alleanze non in sintonia con la linea nazionale non mancano anche da altre par*ti. Polemiche sul simbolo? E perché mai? Anche quello non ha nulla a che fare con i nostri partiti. E’ una scelta in libertà che prendono i di*rigenti locali». Medesima «benedizione», con sorriso annesso, arriva anche dai vertici del C
Recoaro
arroccio: «Il ra*metto d’ulivo? Simboleggia la pace e la Pasqua, che ma*le c’è ad averlo – ironizza Gian Paolo Gobbo - . Io non parlerei di caso-Recoaro: lì è successo semplicemente che si è trovata una situazio*ne di compatibilità caratte*riale fra Pd e Lega. Io ribadi*sco non solo che le ammini**strative non seguono i paral*lelismi delle logiche nazio*nali della politica, ma anche che sono proprio fuori dalla politica più in generale... Sulle situazioni locali ci si confronta sulle cose concre*te ed è lì che si trova l’accor*do o la divisione».
Le polemiche Eppure, la «strana cop*pia » elettorale di Recoaro (che corre anche con i socia*listi) è già rimbalzata sulla stampa nazionale. «Il Pd è double-face, accusa la Lega Nord di razzismo e poi ci fa l’accordo – tuona Pino Sgo*bio, esponente del Pdci, do*po aver letto dell’accordo elettorale rosso-verde su «Liberazione» a cui due gior*ni fa è stata dedicata la co*pertina - . La schizofrenia del Pd non ha confini. A quando un’alleanza organi*ca con il Pdl?».
Silvia Maria Dubois
15 maggio 2009
http://forum.politicainrete.net/newt...newthread&f=33
Ma con il razzismo, l'apharteid, le ronde brucuanegri e paccottiglia antirazzista varia, come la mettiamo? :mmm: