17 Aprile, Referendum Trivelle: come voterete?

[Dav. c. G.]

Naturalmente mi asterrò. Sono ambientalista convinto e non ho neanche mai preso la patente per amore dell'ambiente. Ancora di più quindi non sopporto le ipocrisie di chi vorrebbe che il petrolio venisse estratto solo nei mari degli altri ( a spese nostre); non sopporto le ipocrisie di chi pensa con questo referendum (inutile e dannoso) di pulirsi la coscienza, visto che 80.000 persone ogni anno muoiono in Italia per via dell'inquinamento delle città dovuto anche alle auto e alla combustione di altri fossili.

[Alepk]

Sono molto indeciso. Propendo leggermente per il NO. Temo però che vincerà la pigrizia.

[vota dc]

È da votare sì. Lo dicono tutti i dirigenti regionali che puntano all'elettorato, gli stessi che a livello nazionale dicono l'opposto per parare il sedere agli sprechi in nome del patriottismo.

[amaryllide]

Astensione. Referendum inutile e dannoso, condito come al solito da propaganda da quattro soldi.

l'abbiamo già sentita, Bettino...

[amaryllide]

Naturalmente mi asterrò. Sono ambientalista convinto e non ho neanche mai preso la patente per amore dell'ambiente. Ancora di più quindi non sopporto le ipocrisie di chi vorrebbe che il petrolio venisse estratto solo nei mari degli altri ( a spese nostre); non sopporto le ipocrisie di chi pensa con questo referendum (inutile e dannoso) di pulirsi la coscienza, visto che 80.000 persone ogni anno muoiono in Italia per via dell'inquinamento delle città dovuto anche alle auto e alla combustione di altri fossili.

questo è benaltrismo. Il referendum riguarda le trivelle, non tutte le cause dell'inquinamento.

[Gdem88]

Anche chi minaccia ricadute immediate sull'occupazione e sull'autonomia energetica nazionale non è meno ipocrita...è risaputo infatti che le concessioni, anche qualora passasse il SI, avranno dai 5 ai 20 anni ( a seconda della concessione) di attività davanti, in ogni caso. In secondo luogo, nelle piattaforme entro 12 miglia dalla costa italiana ( perché di quelle stiamo parlando, non di tutte) si estrae solo il 10% della produzione italiana ( già minima rispetto al totale), quindi una percentuale veramente trascurabile del consumo nazionale.



Se vince il Sì, le piattaforme chiuderanno immediatamente e saranno a rischio migliaia di posti di lavoro?


No > perché le concessioni saranno valide fino alla loro scadenza, come era già previsto fino al 31 dicembre 2015, prima che entrasse in vigore la norma della legge di stabilità che ha prorogato le licenze fino all’esaurimento dei giacimento. Di tali concessioni, una scade fra due anni, altre cinque fra 5 anni, tutte le altre scadranno tra 10-20 anni. Questo vuol dire che prima di quelle date non si perderà un solo posto di lavoro per effetto del referendum. Inoltre, 9 piattaforme non sono interessate dal referendum perché la richiesta di proroga è stata fatta prima dell’entrata in vigore della legge di stabilità e, verosimilmente, verranno concesse anche in caso di vittoria del referendum.




Se vince il Sì mettiamo a rischio la nostra autosufficienza energetica?

No > perché le quantità di gas e petrolio estratte entro le 12 miglia non sono così significative da comportare scenari da crisi energetica per il nostro paese.basandosi sui dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico, se il referendum passasse rinunceremmo al 17,6% della produzione nazionale di gas (pari al 2,1% dei consumi nel 2014) e al 9,1% della produzione nazionale di petrolio (pari allo 0,8% dei consumi nel 2014). In questo calcolo sono state prese in considerazione solo le piattaforme eroganti, cioè funzionanti. Facendo riferimento anche ai pozzi marini senza piattaforme, o alle piattaforme che raccolgono la produzione di pozzi a terra, la percentuale di gas estratto cui rinunceremmo sarebbe maggiore di tre punti percentuali.

Ricorda di citare la fonte: Referendum Trivelle: le ragioni del Sì, le ragioni del No. Votare informati ? Valigia Blu
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[Gdem88]

Se è vero che la normativa italiana è già restrittiva, il referendum può solo fissare con maggior solidità la regola delle 12 miglia marine, anche per il futuro qualora qualcuno volesse allargare le maglie delle tutele ambientali.

Oltre a questo, aggiungerei, il referendum può essere un'ottima occasione per aprire una discussione nazionale, partecipata, sul tema della Strategia Energetica Nazionale (SEN), regalino lasciatoci da Clini e Passera durante il Governo Monti.

Non è neanche vero che le regioni stanno sprecando denaro volendo per forza fare una forzatura, dato che hanno provato in più occasioni ad avere un dialogo col governo...che ha rifiutato un'interlocuzione, costringendo così le regioni a promuovere i referendum. Solo così, per sterilizzare i 6 quesiti iniziali, il governo si è convinto a fare le modifiche apportate in legge di stabilità. Diverse cose, dopo la prova di forza, sono migliorate...ma un quesito è rimasto in piedi, ed eccoci qui.


Se il governo avesse intavolato una discussione seria con le regioni, il referendum ( il PRIMO referendum della storia repubblicana promosso dai consigli regionali) si sarebbe potuto evitare. Figuriamoci se le regioni non avrebbero preferito esiti diversi e più concertati. La strategia di indebolire e/o ignorare costantemente i corpi intermedi prima o poi ti si ritorce contro.

Molte regioni peraltro, manco a dirlo, sono governate dal PD...e quindi di certo non pregiudizialmente contrarie al governo. Anche in questo caso, un premier-segretario avrebbe potuto fare di meglio, a mio avviso, che creare una faglia tanto grande tra enti locali del proprio partito e il proprio governo.

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[Baboden]

Me ne starò a casa e non voterò per questa pagliacciata,se andate a votare non mettete scheda bianco perchè tanto vale starsene a casa questo punto.

[Ted]

già dobbiamo pagare una salatissima bolletta energetica, in più si vuole rinunciare a quote di produzione nazionale entro le 12 miglia che genererebbero investimenti, lavoro e un impatto diretto alla crescita del pil (meno import, componente estera positiva).

con questa impostazione ideologica e anti industriale non si va da nessuna parte.

[vota dc]

Se vince il Sì, le piattaforme chiuderanno immediatamente e saranno a rischio migliaia di posti di lavoro?

Ma anche se fosse chissenefrega, altrimenti con queste argomentazioni si terrebbero un sacco di barbonate dannose o antieconomiche.